La sorveglianza PASSI in provincia di Modena: fattori comportamentali nelle persone di età compresa tra i 18 e i 69 anni

PASSI è un sistema di monitoraggio nazionale dei fattori comportamentali di rischio per la salute (fumo, alcol, sedentarietà, dieta, ecc.) e della diffusione degli interventi di prevenzione messi in campo dalle Aziende Sanitarie, a cui partecipa anche l’AUSL di Modena insieme a quasi tutte le altre ASL italiane. Questo sistema è indispensabile quindi per pianificare e valutare gli interventi e le azioni a tutela della salute dei cittadini.

La sorveglianza PASSI avviene tramite interviste telefoniche, della durata di circa 20 minuti, fatte alle persone dai 18 ai 69 anni estratti in modo casuale dall’anagrafe sanitaria. Le interviste vengono effettuate tutti mesi dell’anno utilizzando un questionario standardizzato messo a punto dal CNESPS (Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute) dell’Istituto Superiore di Sanità.

La tutela della privacy è un elemento fondamentale di PASSI: i dati tratti dalle interviste vengono trasferiti in un archivio centralizzato senza gli identificativi (cognome, nome, codice fiscale) e sono analizzati aggregandoli a quelli di tutti gli altri intervistati.

Le persone selezionate per l’intervista vengono preventivamente avvisati dall’Ausl che invia loro una lettera informativa, così come i loro Medici di Medicina Generale. Inoltre, ai Sindaci di tutti i comuni della provincia e all’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi sono state comunicate finalità e modi di effettuazione dell’indagine.

In provincia di Modena il campione intervistato ogni anno permette di ottenere informazioni affidabili a livello dell’intero territorio provinciale, di tre aree geografiche (nord, centro e sud) e dei Distretti di Mirandola e Castelfranco Emilia, che sono stati oggetto di due sovracampionamenti rispettivamente per i periodi 2007-2010 e 2010-2013.

Il cambiamento culturale che sta alla base di PASSI è quello di affiancare ai sistemi che misurano la quantità e la qualità delle prestazioni sanitarie  un sistema che ascolta i bisogni di salute direttamente dalla gente.

Il valore della sorveglianza continua quindi è quella di descrivere i fenomeni in un arco temporale cogliendo quindi le modifiche dei fattori di rischio o delle azioni preventive. PASSI ha diverse sezioni di indagine, che possono essere nazionali o regionali; le prime fanno parte del questionario comune (core), le seconde sono moduli opzionali adottati dalle singole regioni.
Le aree monitorate dalla sorveglianza PASSI sono: – stato di salute e qualità della vita percepita
– attività fisica compresa la mobilità attiva
– abitudine al fumo
– alimentazione
– consumo di alcol
– sicurezza stradale
– sicurezza domestica
– rischio cardiovascolare
– diabete
– screening oncologici
– vaccinazioni in età adulta
– aspetti socio-demografici
– fertilità

In sostanza se gli studi trasversali scattano una “fotografia” di un fenomeno di salute le sorveglianze restituiscono un “filmato”.

Le informazioni raccolte sono indispensabili per la programmazione e la valutazione di azioni mirate alla prevenzione di importanti malattie croniche (es. tumori, malattie cardiovascolari, obesità) e alla promozione di uno stile di vita sano, in coerenza con tutta la pianificazione della salute: da quella nazionale, come il Piano Sanitario Nazionale e il Piano Nazionale della Prevenzione, a quella regionale come i Piani Regionali di Prevenzione e i Piani di zona per la salute e il benessere sociale.
In particolare, il Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012 dell’Emilia-Romagna e la sua proroga al 31/12/2013 assegnavano alle sorveglianze di popolazione un fondamentale ruolo di supporto alle azioni del Piano stesso.
Anche il successivo Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018 inserisce le sorveglianze tra le azioni di supporto ai programmi di Sanità Pubblica, prevendendo un consolidamento di PASSI e vincolandola strettamente alla programmazione regionale e aziendale per monitorare i principali fattori di rischio comportamentali e la diffusione delle misure di prevenzione nella popolazione adulta.
PASSI inoltre è in sintonia le azioni del Programma nazionale Guadagnare Salute e localmente con il Programma Promozione Salute.

PASSI ha preso avvio nel 2007 su richiesta del Ministero della salute e delle Regioni ed è coordinato, a livello centrale, dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e, nella Regione Emilia-Romagna, dalla Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali, Servizio Sanità Pubblica. E’ stato il capostipite di una famiglia di sorveglianze di salute che comprende: PASSI d’Argento (65 anni e oltre), OKkio alla salute (8 anni) e HBSC (11, 13 e 15 anni).

A PASSI aderiscono tutte le regioni e la quasi totalità delle ASL italiane. In Emilia-Romagna tutte le AUSL partecipano al sistema di monitoraggio fin dalle indagini trasversali del 2005 e 2006 che hanno preceduto la messa a regime della sorveglianza.

Approfondimenti

Link utili

  1. PassiER – Area PASSI della Regione Emilia-Romagna
  2. Epicentro
  3. Passidati (portale per gli operatori ad accesso riservato)
  4. Behavioral Risk Factor Surveillance System (BRFSS)
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