Newsletter epidemiologica
Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena
N.3 - Novembre 2011
Sommario:
In provincia di Modena si stima che 325 mila persone di 18-69 anni consumino alcol, pari al 69% della popolazione.
Circa un quarto (24%) della popolazione adulta può essere classificato come consumatore di alcol a rischio1.
Il consumo di alcol a rischio è più diffuso tra gli uomini, nelle fasce di età più giovani (50% tra i 18 e i 24 anni), nelle persone con alto livello di istruzione e in quelle con molte difficoltà economiche.
L'indagine HBSC5 del 2010 riporta che a livello regionale già dagli 11 anni i ragazzi hanno un rapporto alterato con l'alcol: il 5% degli undicenni, l'8% dei tredicenni e il 25% dei quindicenni ha riferito di aver bevuto tanto da ubriacarsi almeno una volta; inoltre il 6% dei 15enni dichiara di assumere alcolici quotidianamente.
In particolare il consumo di alcol in maniera smodata (binge drinking4) riguarda l'8% degli intervistati PASSI e si associa alla giovane età (si passa dal 18% dei 18-24enni al 4% dei 50-69enni) e al sesso maschile (13% contro il 3% delle donne); non si rileva un particolare gradiente legato al livello d'istruzione e allo status socio-economico.
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1 Forti consumatori di alcol e/o consumatori di alcol fuori pasto e/o consumatori binge
2 Uomo che beve in media 3 o più unità alcoliche al giorno oppure donna che ne consuma 2 o più
3 Chi beve prevalentemente o solo fuori dai pasti
4 dal 2007 al 2009 chi beve 6 o più unità alcoliche in un'unica occasione, dal 2010 uomo che beve 5 o più unità in un'unica occasione o donna che ne beve 4 o più
5 HBSC (Health Behaviour in School-aged Children) è un'indagine multicentrica internazionale che indaga i comportamenti di salute degli adolescenti di 11, 13 e 15 anni. In Emilia-Romagna è stata svolta nel 2010 con un campione rappresentativo a livello regionale e ha coinvolto 3.619 ragazzi di 214 classi
La famiglia è un elemento essenziale nel favorire un corretto rapporto dei ragazzi con l'alcol.
I dati PASSI indicano che gli intervistati che vivono con minori di 14 anni, indipendentemente dal grado di parentela, hanno un rapporto più corretto con l'alcol: il 19% consuma alcol in modo rischioso per la propria salute rispetto al 26% di chi non ha ragazzi in famiglia; sono più gli uomini delle donne (25% contro 13% rispettivamente) ad essere consumatori di alcol a rischio pur avendo ragazzi in famiglia.
Da questi dati si stima quindi che 89 mila persone tra i 18 e i 69 anni assumono alcol in modo rischioso per la propria salute pur avendo in casa un bambino o un ragazzo.
La famiglia è un elemento essenziale nel favorire un corretto rapporto dei ragazzi con l'alcol.
I dati PASSI indicano che gli intervistati che vivono con minori di 14 anni, indipendentemente dal grado di parentela, hanno un rapporto più corretto con l'alcol: il 19% consuma alcol in modo rischioso per la propria salute rispetto al 26% di chi non ha ragazzi in famiglia; sono più gli uomini delle donne (25% contro 13% rispettivamente) ad essere consumatori di alcol a rischio pur avendo ragazzi in famiglia.
Da questi dati si stima quindi che 89 mila persone tra i 18 e i 69 anni assumono alcol in modo rischioso per la propria salute pur avendo in casa un bambino o un ragazzo.
Il consumo di alcol a rischio in provincia di Modena è uguale al valore regionale (entrambi 24%) e superiore a quello del pool nazionale (19%). Per la modalità binge invece il dato modenese (8%) è simile sia al valore regionale e nazionale (rispettivamente 8% e 7%).
A livello delle aree provinciali il consumo di alcol a rischio mostra un gradiente Nord-Sud ed è più elevato nei comuni di montagna dove raggiunge il 33%. La percentuale di chi riferisce bingedrinking invece è territorialmente più omogenea.
In provincia di Modena il 18% degli intervistati di 18-69 anni ha riferito che un operatore sanitario si è informato sul suo rapporto con l'alcol, valore leggermente superiore a quello della media regionale (15%). Questa attenzione sembra essere più elevata nell'area distrettuale sud e nei comuni di montagna, coerentemente con il maggiore consumo riferito di alcol in queste aree.
Il 3% ha dichiarato di aver avuto il consiglio sanitario di bere meno, questa percentuale sale al 6% se si considerano solo i consumatori di alcol a rischio e al 9% per quelli binge.