Il Virus Zika fu isolato per la prima volta nel 1947 da una scimmia, in Uganda nella Foresta di Zika (da cui il nome Zika Virus).
E' un Flavivirus ossia è un virus molto simile al virus della Febbre Gialla, dell'Encefalite Giapponese, dell'Encefalite del Nilo Occidentale e della Dengue.
L'infezione umana da Virus Zika decorre nell'80% dei casi in maniera asintomatica.
I sintomi, quando si manifestano, sono simili a quelli di una influenza: febbre, dolori articolari soprattutto a mani e piedi, dolori muscolari, mal di testa, congiuntiviti, eruzioni cutanee.
Possono comparire dai 3 ai 12 giorni dalla puntura della zanzara e durano in media dai 2 ai 7 giorni per scomparire spontaneamente.
Attualmente non esistono vaccini o cure specifiche: come per l'influenza la terapia è sintomatica, tendente, cioè a ridurre i disturbi.
La trasmissione del Virus Zika all'uomo avviene tramite la puntura di zanzare infette del genere Aedes.
Si conoscono due tipi di zanzare Aedes: l'Aedes Aegypti, che rappresenta il vettore principale, responsabile anche della trasmissione del virus della Febbre Gialla, presente nelle regioni tropicali e subtropicali in quanto, per sopravvivere, ha bisogno di climi caldi, e l'Aedes Albopictus (più conosciuta come Zanzara Tigre) che sopravvive anche in regioni più fredde, per cui è presente, anche in Italia soprattutto in estate, ed è responsabile anche della trasmissione dei virus della Chikungunya e della Dengue.
Vengono segnalati anche rari casi di trasmissione per via sessuale e tramite sangue infetto ed è verosimilmente possibile un contagio materno-fetale soprattutto nel primo trimestre di gravidanza, anche se per queste ultime modalità di trasmissione sono ancora in corso ulteriori verifiche ed approfondimenti.
In seguito all'incremento della diffusione del Virus Zika riportati in Brasile e nella Regione delle Americhe e alla sua potenziale associazione ai casi di microencefalia e ad altri disordini neurologici, il Comitato di Emergenza del Regolamento Sanitario Internazionale (International Health Regulations, IHR) dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato tale situazione un'Emergenza di Sanità Pubblica di Rilevanza Internazionale, (ESPRI) ossia un evento straordinario e una minaccia per la salute anche in altre zone del mondo.
Sebbene l'OMS, al momento, non raccomandi l'applicazione di restrizioni di viaggi e movimenti internazionali verso le aree interessate da trasmissione di Virus Zika , si ritiene che, sulla base di un principio di estrema precauzione, sia opportuno:
- consigliare ai viaggiatori verso le aree interessate di adottare tutte le misure di protezione individuale per prevenire la puntura di zanzare;
- consigliare alle donne in gravidanza e a quelle che stanno cercando una gravidanza, il differimento di viaggi non essenziali verso tali aree;
- consigliare ai soggetti affetti da malattie del sistema immunitario o da gravi patologie croniche, il differimento dei viaggi o, quantomeno, una attenta valutazione con il proprio medico curante, prima di intraprendere il viaggio verso tali aree;
- raccomandare ai donatori di sangue, che abbiano soggiornato nelle aree dove si sono registrati casi autoctoni di infezione da Virus Zika, di attenersi al criterio di sospensione temporanea delle donazioni per 28 giorni dal ritorno da tali aree (come da indicazioni del Centro Nazionale Sangue).
Per quanto riguarda il rischio di trasmissione sessuale è bene che i patner di donne in gravidanza e le coppie che hanno fatto viaggi nei Paesi dove è in atto la trasmissione di Virus Zika adottino specifiche precauzioni.
Pertanto ai viaggiatori verso tali Paesi si raccomanda di acquisire consigli sui potenziali rischi e le misure appropriate per ridurre la possibilità di esposizione a punture di zanzara.
Ai viaggiatori verso tali Paesi consiglia di acquisire consigli sui potenziali rischi e le misure appropriate per ridurre la possibilità di esposizione a punture di zanzara.
In particolare ai viaggiatori diretti in Paesi che hanno riportato la trasmissione locale del virus Zika, dovrebbero essere preventivamente informati del focolaio in corso.
L'elenco delle zone colpite nel corso degli ultimi nove mesi è consultabile alla pagina web dedicata.
I viaggiatori che visitano questi Paesi dovrebbero avvalersi di misure di prevenzione individuale contro le punture di zanzara al chiuso e all'aperto, soprattutto dall'alba al tramonto. Si consiglia pertanto di:
I viaggiatori con disturbi del sistema immunitario, con gravi malattie croniche, in stato di gravidanza o accompagnati da bambini piccoli devono consultare il proprio medico prima della partenza, al fine di ottenere raccomandazioni sull'uso di repellenti e altre misure preventive.
I viaggiatori che presentano sintomi compatibili con la malattia da Zika virus entro le tre settimane dal ritorno da aree in cui è stata riportata trasmissione locale del virus, sono invitati a contattare il proprio medico avendo cura di riferire del loro recente viaggio.
Le donne in stato interessante che hanno viaggiato in aree in cui è stata riportata trasmissione locale del virus Zika, devono dar notizia del loro viaggio durante le visite prenatali al fine di essere valutate e monitorate in modo appropriato.
E' importante quindi che i viaggiatori internazionali diretti verso le zone a rischio si rivolgano agli ambulatori di consulenza per i viaggi internazionali del Servizio Igiene Pubblica per ricevere informazioni puntuali sulla situazione epidemiologica nei Paesi in cui si recheranno e sui corretti comportamenti da adottare per minimizzare i rischi per la propria salute.
Paesi e territori |
Colpiti negli ultimi 9 mesi |
Colpiti negli ultimi 2 mesi |
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American Samoa |
Aumento o trasmissione diffusa |
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Barbados |
Aumento o trasmissione diffusa |
|
Bolivia |
Trasmissione sporadica seguente recente introduzione |
|
Brasile |
Aumento o trasmissione diffusa |
|
Capo Verde |
Aumento o trasmissione diffusa |
|
Colombia |
Aumento o trasmissione diffusa |
|
Costa Rica |
Trasmissione sporadica seguente recente introduzione |
|
Repubblica Dominicana |
Aumento o trasmissione diffusa |
|
Ecuador |
Aumento o trasmissione diffusa |
|
El salvador |
Aumento o trasmissione diffusa |
|
Fiji |
No |
|
Guiana Francese |
Aumento o trasmissione diffusa |
|
Guadeloupe |
Aumento o trasmissione diffusa |
|
Guatemala |
Aumento o trasmissione diffusa |
|
Guyana |
Trasmissione sporadica seguente recente introduzione |
|
Haiti |
Aumento o trasmissione diffusa |
|
Honduras |
Aumento o trasmissione diffusa |
|
Jamaica |
Trasmissione sporadica seguente recente introduzione |
|
Maldive |
No |
|
Martinica |
Aumento o trasmissione diffusa |
|
Mexico |
Aumento o trasmissione diffusa |
|
Nuova Caledonia (France) |
No |
|
Nicaragua |
Aumento o trasmissione diffusa |
|
Panama |
Aumento o trasmissione diffusa |
|
Paraguay |
Aumento o trasmissione diffusa |
|
Porto Rico |
Aumento o trasmissione diffusa |
|
San Martin |
Trasmissione sporadica seguente recente introduzione |
|
Samoa |
Trasmissione sporadica seguente recente introduzione |
|
Isole Salomone |
No |
|
Suriname |
Aumento o trasmissione diffusa |
|
Thailandia |
Trasmissione sporadica seguente recente introduzione |
|
Tonga |
Aumento o trasmissione diffusa |
|
Venezuela |
Aumento o trasmissione diffusa |
|
Vanuatu |
No |
|
Isole Vergini Americane |
Trasmissione sporadica seguente recente introduzione |
La classificazione dei Paesi sopra elencati si basa su:
1) il numero di casi confermati autoctoni segnalati;
2) il numero di zone colpite del paese;
3) durata della circolazione.
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