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Casa della Salute “Regina Margherita”

Ospedale di Comunità di Castelfranco Emillia: spazi rinnovati per un’assistenza sempre più di qualità

Taglio del nastro per gli ambienti ristrutturati: comfort migliorato, più posti letto, nuove aree dedicate al servizio e al soggiorno. Oltre 200 i ricoveri in OsCo nel 2019: per la metà dei pazienti un miglioramento significativo delle autonomie, a vantaggio della qualità di vita

L’Ospedale di Comunità (OsCo) della Casa della Salute “Regina Margherita” di Castelfranco Emilia interamente ristrutturato, con nuovi spazi, moderni, confortevoli e realizzati nel rispetto delle normative su sicurezza, risparmio energetico e qualità alberghiera.

 

Oggi, venerdì 17 gennaio, a conclusione dei lavori che ne hanno migliorato la struttura (anche dal punto di vista sismico) e gli ambienti, è stato presentato nella sua nuova veste ai rappresentanti delle istituzioni e del volontariato, insieme ai professionisti della Casa della Salute, ai Medici di medicina generale e al Comitato Consultivo Misto di Castelfranco Emilia. Nel pomeriggio, invece, in un Open Day, l’OsCo ha aperto le porte ai cittadini del territorio.

Attivo presso la Casa della Salute da ottobre 2015, l’OsCo ospita pazienti dimessi dagli ospedali o provenienti dal domicilio (inviati dal Medico di medicina generale) che necessitano di un periodo di assistenza e cure difficilmente gestibile a casa propria: all’interno della struttura sono seguiti costantemente da un team multidisciplinare, formato da medici di medicina generale, infermieri, operatori socio sanitari e fisioterapisti. 

Con la ristrutturazione dell’OsCo di Castelfranco Emilia l’Azienda USL di Modena prosegue nella politica di sviluppo delle cure intermedie, con una forte componente di integrazione tra ospedale e territorio.

 

Il restyling

L’intervento ha riguardato una superficie di complessivi 785 mq, per un impegno di spesa di circa 960mila euro, e ha consentito di incrementare da 16 a 20 i posti letto, ampliando così l’offerta in risposta ai bisogni dei cittadini del distretto. Il nuovo OsCo può così contare su undici stanze (nove doppie e due singole), tutte dotate di servizi igienici esclusivi. Oltre agli ambienti dedicati alla degenza è stata realizzata un'area con ambulatorio, ufficio coordinatrice e sala riunioni. Particolare cura è stata inoltre dedicata alla realizzazione degli spazi di attesa e del soggiorno, posti in prossimità dell'ingresso della nuova struttura. Alla ristrutturazione edilizia si è affiancato un rinnovamento della comunicazione rivolta agli utenti dell’OsCo, con la realizzazione della nuova “Carta dell’accoglienza” con le informazioni più utili per i pazienti e i loro famigliari.

 

L’investimento sulla Casa della Salute

La ristrutturazione dell’OsCo è parte di un investimento più ampio sulla Casa della Salute di Castelfranco Emilia, che ha riguardato anche la realizzazione della nuova piattaforma chirurgica e dell’Hospice, inaugurati rispettivamente a marzo e a ottobre 2019. L'appalto complessivo ha interessato una superficie di circa 2.300 mq (oltre il 20% dell’intera struttura) per un importo totale di 3 milioni e 405 mila euro, finanziato con fondi statali, regionali e dell’Azienda USL di Modena.

 

I numeri dell’Ospedale di Comunità

Nel 2019 i ricoveri presso l’Ospedale di Comunità di Castelfranco Emilia sono stati 214, con un’età media di 81,7 anni. Di questi, 186 erano stati dimessi da un ospedale, mentre 28 provenivano dal domicilio. Particolarmente positivi i dati sul rientro a domicilio (avvenuto nell’80% dei casi, dopo un periodo in OsCo in media di circa 20 giorni), e sulla riacquisizione delle autonomie: per un paziente su due, a conclusione del ricovero in OsCo, si è riscontrato un miglioramento significativo nelle autonomie della vita quotidiana, come ad esempio gli spostamenti all’interno della casa o altre azioni quotidiane che le malattie croniche rendono più difficili da compiere. La quasi totalità dei pazienti ricoverati risiede all’interno del Distretto di Castelfranco Emilia.

 

Lina e Adelmo, percorsi simili e unici allo stesso tempo

Lina ha 86 anni, vive con la figlia al secondo piano senza ascensore. È stata ricoverata in Ospedale per una caduta e ha bisogno di una riabilitazione. Adelmo, 78 anni, vive con la moglie in campagna. Ha diversi problemi di salute, ma è ancora autosufficiente. Durante l’inverno una brutta influenza ha peggiorato la sua condizione. Per entrambi si aprono le porte dell’Ospedale di Comunità, per un periodo utile a recuperare le forze, tranquillizzando loro e i famigliari. Due esempi modello, raffigurati dall’AUSL attraverso delle cartoline, spiegano a chi si rivolge l’OsCo e qual è la sua funzione; due percorsi simili ma allo stesso tempo unici, perché organizzati e realizzati secondo un Piano di Assistenziale Individuale che nasce dalla collaborazione tra professionisti sanitari con diverse competenze, a servizio di ciascun paziente.

 
L’Ospedale
di Comunità


È una struttura che offre un livello di assistenza intermedia tra l’assistenza in ospedale e al domicilio. Accoglie prevalentemente pazienti che non presentano patologie acute, che hanno bisogno di cure difficilmente gestibili a domicilio o hanno malattie croniche che richiedono controlli periodici e terapie particolari.
 

[17 gennaio 2020]

Ultimo aggiornamento: 17 Gennaio 2020