Gli stili di vita non idonei rappresentano un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari e per l'insorgenza di tumori. In particolare l'eccessiva sedentarietà e l'alimentazione scorretta comportano un progressiva tendenza al sovrappeso e all'obesità.
Nel quadriennio 2010-2012 in provincia di Modena riferisce di essere completamente sedentario il 22% delle persone tra i 18 e 69 anni e solo il 26% dichiara di aderire alle raccomandazioni sull'attività fisica. Lo stile di vita sedentario si associa spesso ad altre condizioni di rischio: lo è il 25% degli ipertesi, il 24% delle persone con eccesso ponderale, il 27% dei fumatori e il 29% di chi riferisce sintomi di depressione.
Dall'indagine OKkio 2012 emerge che, secondo i loro genitori, circa il 34% dei bambini di otto anni fanno un'ora di attività fisica per 2 giorni la settimana, il 7% neanche un giorno e solo il 17% da 5 a 7 giorni. Inoltre nella mattina dell'indagine il 71% ha riferito di essere andato a scuola in automobile, il 5% ha utilizzato un mezzo di trasporto pubblico e il 21% dei bambini si è recato a piedi o in bicicletta.
Il 46% dei residenti intervistati riferisce un eccesso ponderale, mentre i veri e propri obesi sono il 12% della popolazione. L'eccesso ponderale è più frequente col crescere dell'età (61% tra i 50 ed i 69 anni), nel sesso maschile (56%) e nelle persone con livelli più bassi di istruzione. Il peso eccessivo si associa anche a una non corretta percezione del proprio stato nutrizionale: solo il 57% delle persone in sovrappeso e il 93% delle persone con obesità ne è consapevole.
Il consumo di frutta e verdura risulta abbastanza diffuso: il 34% ne mangia 3-4 porzioni al giorno, ma solo il 9% aderisce alle raccomandazioni internazionali delle cinque porzioni al giorno; in modo particolare il rispetto di questa indicazione è scarso negli uomini (8%) e nei giovani (7%).
Secondo l'indagine OKkio alla Salute 2012, i bambini di otto anni risultano normopesi nel 71%, in eccesso ponderale nel 29% dei casi (22% sovrappeso, 7% obesi), valori simili agli analoghi regionali.
I valori dello stato nutrizionale, pur rimanendo preoccupanti, suggeriscono che nella nostra provincia e in regione, si sia interrotta la tendenza all'aumento della percentuale di bambini con obesità, trend che invece continua ad interessare diversi paesi occidentali.
Il 30% dei residenti in provincia di Modena tra 18 e 69 anni si dichiara fumatore; fumano maggiormente gli uomini (35%), quelli con una bassa scolarità e quelli con molte difficoltà economiche riferite. Fumano meno le persone oltre i 50 anni (23% tra 50 e 69 anni). Il consumo medio è di 13 sigarette al giorno, ma circa il 7% ne fuma più di un pacchetto. Al 51% dei fumatori è stato consigliato di smettere di fumare da parte di un operatore sanitario.
Il rispetto della normativa antifumo è in media coi valori regionali: il 74% degli intervistati dalla sorveglianza PASSI riferisce che il divieto di fumare nei locali pubblici viene rispettato sempre mentre il 18% quasi sempre; il 76% dichiara sempre rispettato tale divieto sui luoghi di lavoro mentre il 13% quasi sempre; il 76% dichiara inoltre che nelle proprie abitazioni non è permesso fumare in alcun locale.
Tra la popolazione modenese 18-69enne, il 71% della consuma alcol, anche occasionalmente, e il 22% in modo potenzialmente a rischio per la salute in quanto consuma alcol: prevalentemente o solo fuori pasto (10%), smodatamente (11%), seppure in modo saltuario (binge drinking, secondo la definizione anglosassone), oppure abitualmente in grandi quantità (7) che a lungo termine possono risultare nocive.
In particolare, il binge drinking è diffuso tra gli uomini (16%) e tra i più giovani (20% tra i 18 e i 24 anni).
Per quanto riguarda la prevenzione cardiovascolare, il 90% delle persone con 35-69 anni ha misurato la pressione negli ultimi due anni. Globalmente il 22% delle persone tra 18 e 69 anni riferisce ipertensione, con valori crescenti all'aumentare dell'età (15% tra 35 e 49 anni e 42% tra i 50-69enni). L'ipertensione riferita è più alta nelle persone con livello di istruzione molto basso e in quelle in eccesso ponderale.
La rilevazione della colesterolemia è stata effettuata negli ultimi due anni dall'83% dei residenti in provincia di Modena di età 35-69 anni. Riferisce ipercolesterolemia circa il 32% della popolazione tra 18 e 69 anni, percentuale che aumenta al crescere dell'età (27% tra 35 e 49 anni e 48% tra i 50-69enni) ed è maggiore nelle persone con basso livello di istruzione e in quelle con eccesso ponderale.