Pediculosi: i pidocchi dei capelli

La pediculosi è un’infestazione molto frequente, diffusa in tutto il mondo, che interessa soprattutto i bambini, ma può colpire anche gli adulti.
Colpisce persone di qualsiasi strato sociale e non è segno di cattiva igiene, infatti il lavaggio frequente della testa, pur essendo una buona norma di igiene personale, non evita il contagio.
La causa è il pidocchio del capo, un piccolissimo parassita che vive esclusivamente sulla testa dell’uomo nutrendosi di sangue. Il pidocchio non trasmette malattie, ha un colore grigio-bruno, e ha un ciclo vitale di circa 1 mese. La femmina deposita sui capelli dalle 100 alle 300 uova, dette lendini.
Dopo 8-10 giorni, dalla lendine nasce una larva che raggiunge lo stato di pidocchio adulto. A questo punto la femmina inizia a deporre le uova e il ciclo ricomincia. Il pidocchio è dotato di zampette che terminano con uncini che gli permettono di rimanere attaccato al capello. Lontano dalla testa muore entro 1-3 giorni, poiché ha bisogno di calore e di cibo per sopravvivere.

Come si trasmettono

Il pidocchio non vola e non salta, ma ha una elevata mobilità. La trasmissione avviene per contatto diretto, passando facilmente dalla testa di una persona a quella di un’altra.
È questo il motivo per cui la pediculosi colpisce soprattutto i bambini di età tra i 3 e i 13 anni e si diffonde facilmente all’interno della famiglia. La trasmissione avviene direttamente da un bambino all’altro, in particolare nei luoghi di maggiore aggregazione: scuole, palestre, cinema, feste di bambini, mezzi di trasporto ecc.
È anche possibile, ma molto meno frequente, anche il contagio attraverso pettini, cappelli, cuscini o altri oggetti.

Come si manifestano

I pidocchi possono annidarsi in qualsiasi zona della testa. Tuttavia le lendini si trovano più facilmente nella zona della nuca, delle tempie e dietro le orecchie. Il sintomo caratteristico è il prurito al capo che, tuttavia, non sempre è presente oppure può comparire dopo giorni o settimane dall’inizio dell’infestazione.

Come si prevengono

Non esistono precauzioni sicuramente efficaci per prevenire la pediculosi. Quindi è indispensabile che i genitori controllino almeno due volte a settimana i capelli dei figli – anche quando non frequentano la scuola -, per  scoprire l’infestazione sin dal suo inizio ed eliminarla velocemente.
Non è di nessuna utilità accorciare i capelli. Gli shampoo e i diversi prodotti “antipidocchi” non servono a impedire il contagio e non vanno usati a scopo preventivo.

Come si controllano i capelli

I pidocchi essendo di colore grigio-bruno si vedono con difficoltà perché solitamente si confondono con il colore dei capelli. È più facile invece vedere le uova (lendini).

Occorre sollevare molto lentamente i capelli facendoli scorrere contro pelo. Se i capelli sono lunghi vanno controllati dividendoli in piccole ciocche.

come si eliminano

Osservando attentamente si vedono le lendini che sono lunghe circa un millimetro, di forma ovoidale, di colore bianco translucido. Toccando con le dita un uovo di pidocchio si avverte la consistenza di un granello di sabbia che rimane strettamente attaccato al fusto del capello.
Per asportare l’uovo di pidocchio è necessaria una decisa azione manuale, invece la forfora non ha consistenza al tatto e si stacca facilmente anche solo soffiando sul capello.

Come si eliminano

Usare solo uno shampoo antiparassitario non dà garanzie di sicura efficacia, perché il tempo di contatto con il cuoio capelluto è troppo breve e il principio attivo è diluito dall’acqua.
Quando si riscontra la presenza di pidocchi o lendini, è necessario procedere all’applicazione sui capelli di un prodotto antipidocchio in vendita in farmacia: schiuma o gel o lozioni od oli, seguendone le istruzioni per l’uso.
Il prodotto va lasciato in posa per il periodo indicato dalle istruzioni per l’uso, dopo di ché si lavano i capelli.
Dopo il trattamento è opportuno ricercare e sfilare tutte le lendini rimaste ad una ad una, oppure asportarle tagliando i singoli capelli colpiti.

pidocchio 2

Trascorsi 7-10 giorni tale operazione deve essere ripetuta, per eliminare i parassiti eventualmente nati dalle uova che possono avere resistito al 1° trattamento.
Per maggiore sicurezza i pettini e le spazzole vanno lavati lasciandoli a bagno per un’ora in una bacinella con acqua calda e shampoo.
La biancheria (federe, lenzuola, asciugamani, fasce per capelli, ecc.) venuta a contatto con i parassiti o le loro uova, può essere lavata in lavatrice a 60°.
Non è necessario provvedere alla disinfestazione degli ambienti, ma sono sufficienti le abituali pulizie quotidiane.

Il proprio pediatra di libera scelta e il Servizio di Pediatria di comunità dell’Ausl sono a disposizione per chiarimenti, consigli ed informazioni.

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