5 maggio: Giornata mondiale dell’Igiene delle mani

L’Organizzazione mondiale della sanità riconosce la corretta igiene delle mani quale misura più efficace per la prevenzione delle Infezioni

Il 5 maggio ricorre la Giornata mondiale dell’Igiene delle mani sancita dall’Organizzazione mondiale della sanità che riconosce la corretta igiene delle mani quale misura più efficace per la prevenzione delle Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) in tutti i contesti sanitari e sociosanitari.

 

A partire da questa settimana, in concomitanza con la Giornata mondiale dell’Igiene delle mani, inizierà la diffusione negli ospedali dell’Azienda Usl Modena di una brochure informativa per i pazienti ricoverati, i loro familiari e caregiver, con le indicazioni su quando e come effettuare una corretta igiene delle mani.

“Il tema ICA (Infezioni correlate all’assistenza) è centrale nella sicurezza delle cure e riguarda, oltre agli assistiti, anche gli operatori, i caregiver e i visitatori – sottolinea Stefano Giordani responsabile della struttura semplice controllo Infezioni Correlate all’Assistenza dell’Azienda Usl Modena – tutti i professionisti  nei diversi ruoli di decisori, operatori sanitari e sociosanitari,  hanno il dovere e la responsabilità di sostenere la pratica dell’igiene delle mani per garantire la qualità e la sicurezza delle cure”

L’’ultimo studio di prevalenza sulle ICA e sull’uso di antibiotici in Italia proposto da ECDC (European Centre for disease prevention and control) e condotto nel 2016 su un campione di 56 ospedali per acuti ha rilevato una prevalenza di Infezioni pari all’8%. Nel 2017 un analogo studio di prevalenza sulle ICA ha rilevato una prevalenza di ICA pari a 3,9%  in 418 Case Residenza per Anziani italiane (CRA). Inoltre, nella maggior parte dei casi, le ICA sono causate da microrganismi resistenti a diversi antimicrobici e, pertanto, sono più difficili da trattare.

Ogni anno le ICA e, in particolare, quelle sostenute da microrganismi multiresistenti, causano morte e disabilità. In Italia si stimano circa 200.000 ICA con circa 10.000 morti l’anno (Fonte: Attributable deaths and disability-adjusted life-years caused by infections with antibiotic-resistant bacteria in the EU and the European Economic Area in 2015: a population-level modelling analysis. The Lancet, novembre 2018). I dati descritti collocano l’Italia al primo posto in Europa per numero di ICA e di decessi ad esse dovuti.

L’igiene delle mani, insieme al distanziamento fisico e all’igiene respiratoria (coprirsi naso e bocca in caso di starnuti o colpi di tosse) rappresenta una delle principali misure per prevenire le ICA e per prevenire l’infezione da SARS-CoV-2. In questo periodo in cui molta attenzione è giustamente rivolta all’utilizzo dei dispositivi di protezione (con particolare attenzione alla mascherina) occorre ricordare che indossare e utilizzare correttamente una mascherina non è sufficiente a fornire un livello adeguato di protezione per sè e per gli altri; sia che si utilizzi o che non si utilizzi la mascherina, è necessaria la massima attenzione all’igiene delle mani oltre al distanziamento fisico. Nel rispetto di queste buone pratiche è necessario il coinvolgimento e l’alleanza dei caregiver, dei familiari e dei pazienti stessi.

Igienemani

 

[5 maggio 2021]

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