Bike to Work: la sanità modenese pedala insieme verso salute e sostenibilità ambientale

Grazie a fondi regionali, Azienda USL di Modena, AOU di Modena e Ospedale di Sassuolo SpA premiano la mobilità green dei propri dipendenti, con rimborsi fino a 50 euro al mese per chi sceglie di effettuare gli spostamenti casa-lavoro in bicicletta: già più di 300 gli iscritti alla piattaforma

Comunicato stampa congiunto dell’Azienda Usl di Modena, dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e dell’Ospedale di Sassuolo Spa

Un impegno concreto e congiunto della sanità modenese a favore della sostenibilità ambientale e della promozione di sani stili di vita: le tre Aziende sanitarie della provincia hanno scelto di promuovere il progetto Bike to Work, che incentiva l’uso della bicicletta negli spostamenti quotidiani casa-lavoro.

L’iniziativa, resa possibile grazie a specifici fondi regionali assegnati al Dipartimento di Sanità pubblica dell’Azienda USL di Modena, che ha coinvolto anche l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e l’Ospedale di Sassuolo SpA per un’azione congiunta e sinergica, prevede un incentivo economico per i dipendenti delle tre aziende sanitarie che decidono di recarsi al lavoro in bicicletta, anche a pedalata assistita: è possibile ottenere un rimborso fino a 50 euro al mese. Per certificare i chilometri percorsi e rendere semplice e trasparente la partecipazione, viene utilizzata un’apposita applicazione, WeCity, che i lavoratori interessati dovranno scaricare e attivare durante gli spostamenti.

A oggi sono già più di 300 gli iscritti alla piattaforma dedicata, per un totale di 12.450,45 km percorsi in bici (3.612 i viaggi effettuati), con un beneficio tangibile per l’ambiente quantificato in 1.743,18 kg di CO2 risparmiata.

Con questa adesione, le tre aziende confermano il proprio impegno a favore della salute, della sostenibilità ambientale e della promozione di stili di vita attivi, riconoscendo al tempo stesso il valore dell’impegno dei dipendenti nel contribuire a una mobilità più verde e sicura.

Bike to work 1000

Alcuni professionisti che hanno aderito al progetto: da sinistra, Giuliano Carrozzi, epidemiologo; Mariangela Tufano, Mobility Manager; Stefano Zona, infettivologo; Zaynalabedin Kahfian, Igiene Pubblica; Simona Pedretti, Sorveglianza Sanitaria; Emiliano Franchini, SET 118

Già nel biennio 2020-2022 l’Azienda USL di Modena aveva aderito, insieme al Comune di Modena, al progetto Bike to Work, occupandosi in particolare di monitorare gli esiti dell’adesione dal punto di vista della salute. Lo studio, condotto dai professionisti del Servizio di Epidemiologia e di Medicina dello Sport, ha valutato tramite una molteplicità di approcci i fattori di salute, compreso sia quelli associati a un miglioramento di salute individuale e collettiva che quelli con un impatto negativo come ad esempio incidenti o traumi.

In conclusione, i risultati suggeriscono un potenziale beneficio della partecipazione al progetto e confermano le evidenze che la mobilità attiva ha un effetto positivo sulla salute.

I benefici diretti sulla salute derivano dall’evidenza che l’inattività fisica è uno dei principali fattori di rischio per la salute. Secondo le stime dell’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME), l’insufficiente attività fisica rappresenta la nona causa di morte prematura e disabilità (DALYs). L’attività fisica svolta con regolarità induce, infatti, numerosi benefici per la salute, aumenta il benessere psicologico e previene una morte prematura. In particolare, chi pratica regolarmente attività fisica riduce significativamente il rischio di avere problemi di ipertensione, malattie cardiovascolari, ictus cerebrale, diabete tipo 2, osteoporosi, depressione, traumi da caduta degli anziani e alcuni tipi di cancro. Inoltre il sovrappeso e l’obesità, problemi ovunque in aumento, sono causati essenzialmente dalla combinazione di sedentarietà e cattiva alimentazione.

Secondo i dati dello studio PASSI in provincia di Modena il 16% delle persone tra 18 e 69 anni ha usato la bicicletta per gli spostamenti abituali almeno una volta nell’ultimo mese, dedicando una media di 36 minuti al giorno all’utilizzo delle due ruote.

 

[19 novembre 2025]

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