Dal 18 al 26 ottobre oltre 80 incontri, approfondimenti, spettacoli ed eventi a Modena e nei Comuni della provincia per affrontare il tema: Màt – Settimana della salute mentale – è la più grande manifestazione corale in Italia dedicata a un aspetto spesso dimenticato. Focus di questa quindicesima edizione di Màt sono tre parole che legano gli incontri: pace, accoglienza e ambiente, con la consapevolezza che senza di loro non c’è salute mentale e senza salute mentale non c’è futuro. Tutti gli eventi sono gratuiti
Il 77% degli italiani ritiene che salute mentale e fisica abbiano la stessa importanza, ma solo il 32% ritiene che siano trattate allo stesso modo dal sistema sanitario; il 46% sostiene che il sistema sanitario si concentri principalmente sulla salute fisica. Lo stress colpisce soprattutto le donne e le generazioni più giovani, con il 40% delle donne della Generazione Z che afferma di essersi sentita depressa al punto da provare tristezza o disperazione quasi ogni giorno per un paio di settimane o più, diverse volte. Il 54% della Generazione Z e il 47% dei Millennials affermano di essersi sentiti stressati al punto da non poter andare a lavorare durante l’ultimo anno (dati del World Mental Health Day Report 2024 di Ipsos).
Le cause principali di questo disagio sembrano essere principalmente legate a fattori esterni come il lavoro, la pressione sociale e scolastica, ma anche l’incertezza economica e le difficoltà relazionali.
Restringendo il campo su Modena e provincia, sono oltre 12mila (12.644) le persone adulte residenti che nel 2024 sono state trattate presso i Centri di Salute Mentale del territorio: si tratta del 2,1% della popolazione maggiorenne. Per lo 0,3% è stato il primo contatto con questi servizi: significa che 1.854 cittadini hanno avvertito un bisogno di cura associato a problemi emotivi e comportamentali e hanno scelto di rivolgersi ai servizi di sanità pubblica territoriali.
Per accendere i riflettori sull’importanza di garantire il diritto alla salute mentale, a pochi giorni di distanza dalla Giornata Mondiale della Salute Mentale del 10 ottobre, torna Màt, la Settimana della Salute Mentale, a Modena dal 18 al 26 ottobre (www.matmodena.it): nove giorni per raccontare l’universo della salute mentale attraverso un ricco ed eterogeneo programma di dibattiti, conferenze, eventi artistici e culturali che si svilupperanno su tutti i distretti della provincia di Modena. Sono più di 80 gli appuntamenti su tutto il territorio provinciale: l’obiettivo è quello di “occupare” spazi fisici e ideali delle nostre comunità per riflettere su quanto la salute mentale sia una questione collettiva.

Una foto della scorsa edizione di Màt
Pace, accoglienza e ambiente sono le parole chiave di questa quindicesima edizione, attualmente sotto la guida della dott.ssa Donatella Marrama, direttrice del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Azienza Usl di Modena: si tratta di parole scelte in considerazione della criticità del periodo che stiamo vivendo, con la consapevolezza che senza di loro non c’è salute mentale e senza salute mentale non c’è futuro.
Il filo rosso degli eventi di quest’anno è appunto quello dell’accoglienza, concetto che accompagna da sempre la storia dell’umanità e, mai come ora, i servizi sanitari e la salute mentale; per questo è stato anche il tema ufficiale della Giornata Mondiale della Salute Mentale del 10 ottobre: “l’Accesso ai servizi – La salute mentale nelle catastrofi e nelle emergenze”.
Quest’anno Màt vuole esprimere anche da un punto di vista organizzativo il concetto di “accoglienza”: maggiore integrazione possibile con i temi che ci avvicinano ai bisogni della popolazione, maggiore integrazione della Salute Mentale con le altre componenti sanitarie per un’operazione che ci permetta di riconoscere che il bisogno di salute mentale è un obiettivo di tutta la sanità, maggiore integrazione con i Comuni con una loro partecipazione diretta, particolare attenzione ad una partecipazione diretta dei giovani.
Màt è un progetto dell’Azienda USL di Modena con l’organizzazione di Arci Modena e il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Modena, Comune di Modena, Unimore; la manifestazione è realizzata grazie al sostegno di Fondazione di Modena, BPER Banca, Centri di Salute Mentale dei Comuni della Provincia di Modena, decine di associazioni di volontariato, di promozione sociale e dei famigliari degli utenti.
Il programma: alcune anticipazioni degli 87 eventi in programma
Come da tradizione, la settimana inizia la mattina di sabato 18 ottobre alle 10 con la marcia di Màt che attraversa il centro della città per concludersi alla Tenda con i saluti delle autorità e lo spettacolo dedicato a Màt dal gruppo “8mani Teatro”. Una marcia colorata, rumorosa e intervallata da interventi e performance spettacolari e teatrali per coinvolgere la cittadinanza e promuovere il protagonismo delle tante associazioni che hanno partecipato, con il loro fondamentale contributo, alla realizzazione del programma di questa edizione; musica e accoglienza sono affidate alla Banda cittadina e a Mattabanda.
Domenica 19 ottobre due eventi in contemporanea molto diversi tra loro: Modena un reading e dibattito con la poetessa, premio Strega, Vivian Lamarque. A 38 anni l’autrice, dopo decenni di vita difficoltosa, intraprende un trattamento psicoterapeutico. Ha così inizio il viaggio più lungo della sua vita, che lei immortala nella piccola trilogia dedicata al dottor B. M. (‟Il signore d’oro”, ‟Il signore degli spaventati”, ‟Poesie dando del lei”). Versi d’analisi, d’amore transferale, che le hanno permesso, grazie alla poesia, di uscire dalla ‟stanza”, di riscoprire e rileggere la realtà (domenica 19 ottobre alle 17.00 presso Spazio Nuovo, Via IV Novembre 40/B, Modena).
A Castelfranco “Accordi fuori dal coro: Wandrè e l’arte del pensare diverso” racconta la storia di Wandrè Pioli, il liutaio più rivoluzionario del XX secolo, che mise la fantasia alla guida di una fabbrica, superando il modello Olivetti e dimostrando che è proprio nel contrario e nel diverso che più spesso si nascondono le intuizioni geniali. Al Talk & Play partecipano Marco Ballestri e artisti e musicisti (domenica 19 ottobre alle 17 e 30 al Teatro Dadà, Piazza Curiel 26, Castelfranco Emilia MO).
Lunedì 20 ottobre: la conferenza a cura di Ausl Modena “SOS Adolescenza: quando il cambiamento fa rumore”: l’appuntamento, rivolto a operatori e addetti ai lavori, approfondisce le caratteristiche dello sviluppo psichico in adolescenza, le emergenze e urgenze nella fascia di età 14-18 e la psicofarmacologia dell’adolescenza (alle 8 e 45 presso La Tenda, Viale Monte Kosica, Modena).
Martedì 21 ottobre: ”Voci silenziose” proposta teatrale partecipativa, offerta dai giovani che hanno partecipato alla organizzazione di Màt, che mira a dare voce alle esperienze vissute dagli adolescenti che affrontano fragilità psicologiche, relazionali o sociali. Il progetto prevede la raccolta anonima di testimonianze giovanili reali, che vengono poi messe in scena da attori e attrici professionisti: i racconti prendono vita nella figura dell’attrice Damiana Guerra e le voci, prima “silenziose”, diventano “assordanti” con le parole del monologo di Luisa Cardone. Dopo ogni rappresentazione i giovani protagonisti hanno la possibilità di confrontarsi direttamente con un’equipe di esperti (psicologi, psichiatri, educatori, operatori sanitari) ponendo domande pratiche e ricevendo strumenti utili per affrontare situazioni simili (alle 18 presso La Tenda, Viale Monte Kosica, Modena).
Mercoledì 22 ottobre: “I Servizi che vorrei”, la Conferenza di Organizzazione dei Servizi per le addiction-2025. Come ogni anno, in occasione di Màt, il Programma Dipendenze Patologiche di Modena fa rete e chiama a raccolta le persone che si curano per una dipendenza, i Servizi pubblici, gli Enti Accreditati e tutta la rete che lavora per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle addiction. In questa giornata, partecipata e collettiva, si svilupperanno incontri, laboratori e lezioni per ritrovarsi, confrontarsi e riflettere sul sistema dei Servizi per come lo abbiamo oggi e per come lo vorremmo domani (ore 9:00 SerDP, Via Nonantolana 1010, Modena).
Al pomeriggio il convegno “Abitare il Territorio come bene comune: comunità, accoglienza e mobilità come radici di benessere” A cura del Percorso Casa – DSMDP, CSM Modena Centro, Aliante Cooperativa Sociale, Gruppo CEIS, Servizi Sociali del Comune di Modena. Si tratta di un evento dedicato alla cittadinanza: parlare di “accoglienza” porta ad un pensiero ampio e lungimirante, perché le molteplici sfaccettature di cui si impregnano i suoi significati portano alla costruzione di uno sguardo sul futuro. Non è possibile, quindi, non interrogarsi su quali città intendiamo costruire ed abitare e quali siano le coordinate in grado di orientarci verso un vivere quotidiano sostenibile. Tra i relatori Andrea Burzacchini, Stefano Zamagni, Giuliana Costa, Gabriele Danesi (ore 14.30 Laboratorio Aperto-Ex Centrale AEM, Viale Buon Pastore 43, Modena)
Alla sera il documentario “Papà ha bruciato i biscotti”, seguito da incontro con il pubblico del regista J. Zani e del Prof. F. Baldoni, sul tema della depressione dei padri nel periodo perinatale. Il Prof. Baldoni studia da molti anni i disturbi affettivi dei padri, tematica spesso trascurata perchè durante il periodo perinatale ci si occupa prevalentemente della salute delle madri e dei figli (ore 20.00 presso il Laboratorio Aperto-Ex Centrale AEM, Viale Buon Pastore 43, Modena).
Giovedì 23 ottobre la quinta edizione della conferenza regionale “Cocaina, le vie della cura” propone interventi formativi qualificati sui temi specifici della stabilizzazione e dell’integrazione delle cure e degli interventi socio-riabilitativi. Gli interventi sono volti a favorire conoscenza, cultura e consapevolezza sulle differenti criticità dei consumi di cocaina, crack e stimolanti, in una cornice di strategie validate, centrate su approcci di Comunità, sulla limitazione dei rischi e la riduzione del danno (dalle 9.00 presso Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza, Via S. Geminiano 3, Modena).
Venerdì 24 ottobre presso l’Istituto superiore Fermo Corni di Modena un incontro rivolto a studenti e insegnanti delle scuole secondarie di secondo grado dal titolo “DSA e ADHD, costruire accoglienza e creare futuro”. Neuropsichiatri ed esperti pongono il focus sugli aspetti evolutivi, comportamentali ed emozionali del disturbo da deficit di attenzione (ADHD) e dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), come dislessia, discalculia, disortografia e disgrafia; attraverso relazioni, video e attività laboratoriali vengono coinvolti gli studenti per riflettere sui temi proposti. Sono coinvolte le associazioni, l’università e rappresentanti del mondo del lavoro (ore 8:30 Aula Magna ITS Fermo Corni – Viale Leonardo Da Vinci 300, Modena).
Sempre venerdì 24 ottobre “Modelli Evidence based di supporto al Lavoro ed esperienze concrete: IPS e prospettive e possibilità per persone con ASD” L’evento si propone di presentare una panoramica degli interventi possibili di supporto al lavoro per le persone con Disturbo dello Spettro Autistico. A partire dall’intervento Evidence Based IPS (Individual Placement and Support) illustrato da Corrado Cappa e Fabio Albano verranno presentate altre esperienze di valenza internazionale, nazionale e locale quali quelle di Auticon, di Coopattiva con Puntilinea e del Digital@b, del Tortellante (ore 14:00 Salone Parrocchia Regina Pacis, Via IX Gennaio 1950 135, Modena).
[15 ottobre 2025]