Progetto OBI Vignola

L'iniziativa per l'ampliamento della zona dedicata alla “Osservazione Breve Intensiva” dell’Ospedale di Vignola: il Progetto e come sostenerlo

 
OBI Vignola - dallo stato attuale al Nuovo Progetto
 

PREMESSA

Le Unità di Osservazione Breve (OB) all’interno dei Dipartimenti di Emergenza-Urgenza e Accettazione (DEA) sono state introdotte nei paesi anglosassoni a partire dagli anni '60 e si diffondono parallelamente all’evoluzione organizzativa dei DEA. Gli studi di settore condotti per la valutazione dell’efficienza organizzativa del sistema hanno da subito dimostrato un indubbio beneficio delle unità di Osservazione Breve in relazione al miglioramento della qualità delle cure, al sovraffollamento dei pazienti e all’appropriatezza dei ricoveri (ACEP 2003).

In Italia, la normativa nazionale dall’inizio degli anni ’90 ha previsto la presenza di posti letto di Osservazione Breve (OB) all’interno dei Pronto Soccorso (PS) e dei DEA. Il DPR 27 marzo 1992 ed il successivo Atto di Intesa tra Stato e Regioni dell’11 aprile 1996 hanno, infatti, previsto che nei PS e nei DEA di I e di II livello fossero attivate le funzioni di Osservazione e breve degenza. Tale esigenza si ritrova altresì nello schema di Piano Sanitario Nazionale 2011-2013, in cui si esprime la necessità di attivare l’Osservazione Breve (OB) quale strumento ritenuto indispensabile per ridurre ricoveri impropri e favorire la sicurezza delle dimissioni da Pronto Soccorso.

Nel tempo, si è determinata anche l’esigenza di affiancare alla terminologia di Osservazione Breve il termine “Intensiva” per indicare un criterio temporale limitato e l’intensità diagnostica e assistenziale (OBI).
Le funzioni dell’OBI si realizzano in:

  • osservazione clinica;
  • terapia a breve termine di patologie a complessità moderata;
  • possibilità di approfondimento diagnostico - terapeutico finalizzato al ricovero appropriato o alla dimissione. 
 

Le conseguenze attese sono rappresentate dal miglioramento dell’appropriatezza dei ricoveri e da una maggiore sicurezza nelle dimissioni da P.S.  L’area di OBI è attivata in locali dedicati ed abitualmente è collocata in posizione adiacente o comunque nelle immediate vicinanze del Pronto Soccorso. Il locale dedicato all’OBI, organizzato in strutture open-space e/o a box singoli, è opportunamente attrezzato per garantire la tutela della privacy e il comfort del paziente e deve rispondere ai requisiti organizzativi proposti nel presente Ministero della Salute LINEE DI INDIRIZZO NAZIONALI SULL’OSSERVAZIONE BREVE INTENSIVA - OBI 6 documento e rispettare la normativa regionale di riferimento in tema di autorizzazione all’esercizio e di accreditamento. La postazione è l'unità dedicata al paziente ove si realizzano le attività di assistenza, diagnosi e cura, nel rispetto della privacy e del comfort. La dotazione delle postazioni dedicate all’OBI è individuata mediante il criterio di 1 postazione ogni 5.000 accessi al Pronto Soccorso.

 

L’OSSERVAZIONE BREVE INTENSIVA DEL PRONTO SOCCORSO DELL’OSPEDALE DI VIGNOLA

Il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vignola in epoca pre-covid registrava quasi 25.000 accessi di cui 1700-1750 pazienti gestiti in OBI, con tempo medio di permanenza 16 ore circa. Durante l’emergenza sanitaria si è osservato un calo degli accessi in tutti i Pronto Soccorsi degli Ospedali della rete provinciale in particolare nel corso del 2020, in progressiva risalita durante il 2021. Il grafico 1 mostra l’andamento degli accessi nel primo semestre degli anni 2019-2020-2021, come si può osservare durante il 2021 si sta progressivamente tornando al numero di accessi del 2019. L’attività dell’OBI si è mantenuta in percentuale sugli accessi stabile durante i semestri analizzati.

 
 

La funzione dell’OBI, come già indicato nelle LG Ministeriali è rappresentata dalla possibilità di un monitoraggio clinico e assistenziale prolungato del paziente, con la possibilità di trattamento e osservazione  della fase acuta di alcune patologie (es. crisi asmatiche, reazioni anafilattiche, BPCO riacutizzate, Sindromi coronariche acute in attesa di eseguire accertamenti di II livello, emorragie digestive clinicamente stabili in attesa di eseguire esami endoscopici) in attesa di una dimissione “protetta” o di un ricovero presso un reparto adeguato.
Altra importante funzione che l’OBI permette di svolgere è nell’ambito del sociale, a sostegno di alcune situazioni non altrimenti gestibili, in particolare in determinate fasce orarie o giorni (notti e festivi prevalentemente), quando i servizi territoriali sono momentaneamente non disponibili per una presa in carico rapida, ad esempio in caso di episodi di violenza di genere: in diverse occasioni infatti è stato possibile offrire supporto psicologico e strutturale a donne vittime di violenza che non potevano rientrare al proprio domicilio, in attesa che si attivassero i servizi sociali, analogamente per pazienti anziani, dementi, o situazioni “sociali”, senza indicazione clinica al ricovero, ma in attesa di una valutazione multidisciplinare o da parte del personale del Punto Unico di Accesso Socio Sanitario, per la presa in carico successiva del paziente nelle  strutture del territorio. Tali necessità non strettamente sanitarie sono risultate in incremento durante l’emergenza sanitaria. Nell’ambito della prevenzione alla violenza di genere il personale del pronto soccorso è inserito all’interno della rete distrettuale con un ruolo attivo nella gestione di tali pazienti. L’OBI acquista pertanto una funzione non solo sanitaria ma anche sociale a supporto di categorie fragili e diventa sede di integrazione socio-sanitaria. Attualmente sono disponibili 4 posti letto, pur con una media giornaliera di circa 5-6 pazienti che necessitano di Osservazione breve intensiva, da tale osservazione e rilevazione di bisogni socio-sanitari deriva la necessità di ampliamento dei locali destinati a tale funzione all’interno del Pronto Soccorso.

 

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

L’obiettivo del progetto è l’ampliamento dei locali del Pronto Soccorso destinati ad Osservazione Breve intensiva (OBI) per rispondere ad un incremento degli accessi e come punto di integrazione socio-sanitaria per le persone fragili o vittime di violenza di genere. Il progetto si inserisce nel più ampio piano di implementazione e ristrutturazione del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vignola, iniziato con il posizionamento del Pronto Soccorso COVID esterno tramite la donazione della Fondazione di Vignola e Fondazioni di Modena, che ha permesso la completa definizione dei percorsi dedicati a pazienti sospetti COVID, con conseguente miglioramento della qualità dell’assistenza e della sicurezza sia per gli operatori sanitari sia per i pazienti. E’ in corso l’ampliamento dell’accesso al Pronto Soccorso e dell’area dedicata a triage e sala d’attesa che miglioreranno ulteriormente la gestione dei pazienti all’interno del Pronto Soccorso. E’ stata effettuata una valutazione degli spazi ed elaborato un lay-out del nuovo OBI in collaborazione con il personale del Servizio tecnico aziendale. Nelle figure 1 e 2 sono rappresentati rispettivamente lo stato attuale dell’OBI (figura 1) e il progetto che si vuole realizzare (figura 2).

 
Fig. 1 - Stato attuale dell'OBI

La figura mostra la presenza di 4 postazioni OBI, una centrale di monitoraggio dei pazienti, servizio igienico e attualmente adiacente all’OBI è presente la sala vestizione per il personale prima dell’entrata in PS COVID. Tale stanza verrà ricollocata in altra sede. Il totale della metratura su cui verrà effettuato l’intervento è pari a 73.65 m2.

 
 
Fig. 2 - Progetto Nuovo OBI

La figura 2 mostra l’ipotesi di ampliamento dell’OBI: si passa da 4 a 6 postazioni di monitoraggio di cui 2 isolate. possibili sedi di “ricovero” di pazienti con problematiche prevalentemente socio-sanitarie. E’ presente una postazione di monitoraggio per il personale sanitario e il Servizio igienico per i pazienti.

L’intervento dovrebbe essere realizzato nei prossimi mesi in quanto, per la presenza dell’attuale cantiere di ristrutturazione del PS, l’attività dell’OBI è stata momentaneamente trasferita presso il reparto di Medicina d’Urgenza, con conseguente riduzione dei posti letto della stessa. I locali che sarebbero oggetto di intervento sono pertanto liberi e la contemporaneità con il cantiere del pronto soccorso permetterebbe di ripristinare l’attività dell’OBI in condizioni logistiche migliori sia per l’utenza che per il personale sanitario.

 
 

DONAZIONI A SOSTEGNO DEL PROGETTO OBI VIGNOLA

Per effettuare una donazione a sostegno di questo progetto è possibile utilizzare il modulo per le donazioni, inserendo come causale Progetto OBI Vignola. Nel modulo sono indicate le informazioni sul conto corrente su cui indirizzare la donazione.

 

L'Associazione #iostoconvoi ONLUS è impegnata a raccogliere risorse a sostegno del progetto, agendo nell'ambito di una convenzione con l'Azienda USL di Modena.

Ultimo aggiornamento: 31 Agosto 2022