Alcol, quando l’abuso diventa dipendenza

Circa due terzi dei 900 pazienti seguiti ogni anno dal Sert soffre di patologie quali cirrosi epatica e gastrite. I segnali per capire se l’abuso di alcol diventa dipendenza spiegati da Massimo Bigarelli, referente del progetto alcologico dell’Azienda USL di Modena

Cirrosi
epatica, pancreatite cronica, gastrite. Sono solo alcune delle patologie
correlate all’abuso di alcol, come evidenziano i dati forniti dal servizio
Dipendenze patologiche dell’Azienda USL di Modena che ha dedicato tutto il mese
di aprile alla prevenzione alcologica.

Circa due terzi dei 900 pazienti seguiti
in media ogni anno in tutta la provincia di Modena per abuso e dipendenza da
alcol a lungo termine presentano una serie di patologie e condizioni
cliniche che possono avere effetti anche molto gravi e addirittura, in alcuni
casi, mortali. L’abuso di alcol può anche portare a carenze nutrizionali,
disfunzioni sessuali e, secondo le statistiche dell’Istituto Superiore di
Sanità un numero compreso tra 35mila e 40mila italiani muore ogni anno di
patologie alcol correlate.

Quali sono i segnali per accorgersi che l’abuso di alcol è diventato dipendenza?  “La vita dell’etilista –spiega il dottor Massimo Bigarelli, medico farmacologo e responsabile del programma alcologico dell’Azienda USL di Modena – è focalizzata sull’alcol, fin dalla mattina sente la necessità di bere e quando smette di bere sviluppa dopo alcune ore una sindrome chiamata delirium tremens, per cui l’organismo è talmente intossicato da reagire con tremori”.

 

Da
sottolineare inoltre la pericolosità dell’assunzione di alcol per le donne in
gravidanza, soprattutto nel primo trimestre (embriogenesi) quando può
determinarsi la sindrome fetale-alcolica con malformazioni a carico di vari
organi e apparati del neonato. L’assunzione di alcol deve essere inoltre molto
controllata da parte di chi assume farmaci e da parte di chi soffre di patologie,
come ad esempio patologie del metabolismo, diabete, malattie legate al
colesterolo, epilessia. “L’alcol – chiarisce
Bigarelli – interferisce con i farmaci
che correggono queste patologie e quindi occorre interrompere o ridurre
notevolmente il consumo di alcol”.

 

I servizi alcologici dell’Azienda Usl di Modena propongono ogni anno corsi di riabilitazione e informazione per le persone che hanno violato il codice della strada e devono rinnovare la patente e vengono inoltre organizzati trattamenti individuali per ottenere nuovamente la capacità psicofisica di guidare. Prima della pandemia di Covid-19 erano circa 150-200 all’anno i cittadini che, in base a caratteristiche individuate da un preciso protocollo di rischiosità, venivano inviati al servizio alcologico di Ausl Modena dalla Commissione medica locale patenti dopo aver violato il codice della strada per guida in stato di ebbrezza. A causa della pandemia nel 2020 i corsi sono stati sospesi ma riprenderanno entro l’anno in modalità on line o in presenza, se possibile.

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