Aprile mese della prevenzione alcologica

Aprile mese della prevenzione alcologica

Bigarelli, responsabile progetto alcologico Ausl: “Anche in questo periodo di emergenza è necessario mantenere stili di vita corretti: l’uso di alcol va limitato anche a casa”

 

“L’emergenza legata all’epidemia coronavirus genera ansia e stress nella popolazione, spesso anche noia a causa della permanenza forzata nelle case: non rifugiamoci nell’alcol, pensando che possa darci momenti di svago e distrazione; l’abuso di alcol non è mai la risposta giusta”.
Il monito arriva da Massimo Bigarelli, responsabile del progetto alcologico dell’Azienda USL di Modena, in occasione dell’apertura del mese della prevenzione dell’abuso di alcol. Aprile è infatti il mese individuato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per sensibilizzare i cittadini sui rischi correlati a comportamenti scorretti nell’assunzione di sostanze alcoliche. Una campagna realizzata ad hoc sarà attiva anche sui social network con un breve video che riassume i rischi dell’assunzione di alcol, anche in piccole quantità.

L’emergenza coronavirus ha stravolto i calendari, costringendo ad annullare le iniziative programmate, ma non gli obiettivi della campagna: “Anche oggi che dobbiamo stare tutti a casa – sottolinea il dottor Bigarelli – è importante non cedere all’abuso di alcol. In una situazione come quella che stiamo vivendo attualmente, l’alcol può acuire i conflitti all’interno della famiglia e provocare comportamenti pericolosi o violenti. L’indicazione è di rispettare le linee guida dell’OMS, ovvero di non superare le due unità alcoliche per gli uomini (sotto i 65 anni) e una per le donne”. Per unità alcolica si intende una lattina di birra (330 ml) o un bicchiere di vino (125 ml) o un bicchierino di liquore (40 ml).

I dati PASSI

Nonostante il consumo di bevande alcoliche sia molto diffuso nel nostro paese, i rischi spesso vengono sottovalutati. A confermarlo sono i dati del sistema di sorveglianza PASSI che monitora la salute della popolazione adulta: in provincia di Modena il 71% delle persone con 18-69 anni consuma alcol, anche occasionalmente, e il 24% risulta essere un consumatore di alcol potenzialmente a maggior rischio per la salute, pari a circa 110mila persone in questa fascia d’età. Tra le modalità di consumo di alcol a rischio spicca il cosiddetto binge drinking, cioè l’assunzione smodata di bevande alcoliche in un’unica occasione. Un comportamento riferito dal 15% degli intervistati, ma che risulta maggiore tra i 18-24enni: in questa fascia d’età è pari al 39% negli uomini e 12% nelle donne.

L’attenzione degli operatori sanitari

Importante l’opera di prevenzione e di informazione svolta dagli operatori sanitari: in provincia di Modena il 16% degli intervistati di 18-69 anni ha riferito che un operatore sanitario si è informato sul loro consumo di alcol, valore leggermente superiore a quello regionale (14%) e a quello nazionale (13%).

I partner

La campagna, promossa dall’Ausl di Modena e sostenuta dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, è realizzata insieme ai Medici di Medicina Generale e ai Pediatri di Libera Scelta e alle associazioni:
> Al-ANON – Familiari di Alcolisti; 
> AA – Alcolisti Anonimi; 
> CAT – Club Alcologici Territoriali.
Collabora A.I.O.P. (Associazione Italiana Ospedalità Privata) Emilia-Romagna.

 

I Centri Alcologici dell’Ausl di Modena

La persona che presenta comportamenti di abuso o dipendenza da bevande alcoliche può rivolgersi ai Centri alcologici dell’Azienda USL di Modena che operano, con equipe di professionisti (medico, psicologo, assistente sociale, infermiere, educatore), nel campo della prevenzione, diagnosi e cura dei disturbi legati al consumo e all’abuso di alcol.
La presa in carico valorizza la centralità della persona attuando, nella fase iniziale, un percorso di osservazione-diagnosi utile per proporre e attuare trattamenti terapeutico-riabilitativi personalizzati e flessibili, secondo le linee guida e i protocolli aziendali, sottoposti a periodica verifica.
Ogni situazione viene valutata singolarmente dall’equipe di professionisti per individuare e proporre trattamenti adeguati a contrastare la dipendenza e prevenirne le ricadute, e offrendo supporto psicologico.
I trattamenti di cura e riabilitazione possono prevedere in base alle necessità cliniche una gamma di possibili interventi tra cui trattamenti disassuefanti e di diagnosi e cura delle patologie correlate, interventi socio-educativi, psicoterapie individuali o familiari, inserimento in gruppi di auto-aiuto, percorsi in strutture diurne o residenziali, ricoveri ospedalieri in reparti dedicati per terapie intense, inserimenti ergoterapici, ecc…

 

Contatti utili

Centri Alcologici dell’Azienda USL di Modena: consulta l’elenco delle sedi, i contatti e le informazioni utili
Associazione Club Alcolisti in Trattamento (A.C.A.T.) Modena, Castelfranco Emilia, Vignola:  Tel. 338 6066996
Associazione Club Alcolisti in Trattamento (A.C.A.T.) Sassuolo, Pavullo: Tel. 338 7761454
Associazione Club Alcolisti in Trattamento (A.C.A.T.) Carpi, Mirandola – Ttel. 338 4860298 – 338 1148325
Alcolisti Anonimi provincia di Modena (A.A.) – Tel. 333 4208029
Associazione Familiari di Alcolisti Nazionale (Al-Anon) – Tel. 02 58018230

 

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