Protocollo d’intesa che rafforza la collaborazione tra i due soggetti
Mercoledì 6 novembre il Prefetto di Modena Maria Patrizia Paba e il Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena Antonio Brambilla hanno rinnovato il Protocollo d’intesa nell’ambito del procedimento nei confronti delle persone segnalate per detenzione di sostanze stupefacenti.
Il protocollo, sulla scia della precedente intesa sottoscritta nell’ottobre 2016, è finalizzato a reciproche collaborazioni sul fronte del contrasto alla tossicodipendenza. Nell’ultimo triennio, infatti, l’accordo ha consentito di effettuare presso la Prefettura in tempi più rapidi rispetto al passato i colloqui previsti dalla legge. Allo stesso modo sono state più rapide le segnalazioni per detenzione di sostanze stupefacenti: la stragrande maggioranza delle segnalazioni, secondo i dati della Prefettura, riguarda l’uso di cannabinoidi, mentre sono presenti in minore entità le segnalazioni per cocaina, eroina, metanfetamine, ketamine, ecc…; quelle a carico di minori sono state nel 2019 circa il 12-13% rispetto al totale delle segnalazioni.
L’intesa prevede modalità operative condivise finalizzate al raggiungimento di diversi obiettivi: oltre a ridurre ulteriormente i tempi che intercorrono tra la segnalazione delle Forze dell’Ordine alla Prefettura e l’espletamento del colloquio – così da scongiurare l’innescarsi di pericolosi meccanismi di dipendenza -, l’idea è di consentire un approccio precoce con i Servizi Tossicodipendenze dell’Azienda USL da parte del soggetto segnalato, consentendogli di entrare in contatto diretto con gli operatori e di instaurare una relazione all’interno della quale trovare uno spazio di riflessione e crescita personale. In virtù della possibilità, nel corso del colloquio, di indirizzare la persona ad un percorso di recupero da concordare presso il Ser.T, sarà inoltre obiettivo del gruppo quello di approfondire le modalità con cui si manifesta il consumo di stupefacenti, aumentare le percezioni del rischio nei giovani consumatori, fornire una informazione dettagliata sugli effetti delle sostanze e sulle leggi di riferimento. Saranno infine potenziati, in collaborazione l’Epidemiologia dell’Azienda USL di Modena, i progetti volti ad approfondire comportamenti e stili di vita a rischio nelle fasce più giovani e ad orientare iniziative nel campo della promozione della salute.
Il protocollo firmato riporta anche il riferimento alla positiva esperienza maturata con il progetto “Cannabis e salute: rischi per la salute ed aspetti legali” che fin dal 2010 è attivo grazie alla collaborazione tra Prefettura e Azienda USL di Modena. Il progetto rivolto ai giovani tra i 18 e i 25 anni, segnalati per la prima volta dalle Forze dell’Ordine alla Prefettura per uso di cannabis, prevede la loro partecipazione ad un corso info-educativo per fornire loro alcune informazioni sugli aspetti medici, psicologici e legali dell’uso di tale sostanza stupefacente. Un’esperienza, quella del corso, che ha consentito da un lato di ridurre i tempi di contatto con i giovani consumatori rispetto alla data della segnalazione e, dall’altro, di qualificare maggiormente il contatto con gli operatori dei servizi, proponendo un percorso educativo, informativo e di crescita che possa accompagnare a una presa di coscienza ed assunzione di responsabilità rispetto al proprio stile di vita.
Un’esperienza unica in Italia, che ha previsto anche un analogo percorso, sperimentale, che estende l’esperienza anche ai giovani minorenni, accompagnati, naturalmente, dai propri genitori. I dati mostrano un positivo aumento dei partecipanti: nel 2018 si sono tenuti 5 incontri per un totale di 159 partecipanti, di cui 120 adulti e 39 minori, mentre nel corso di questo 2019 si sono già tenuti 6 incontri per un totale di 197 partecipanti, di cui 174 adulti e 23 minori. Sono in programmazione nel mese di dicembre ulteriori due incontri di cui uno destinato a 40 adulti e uno destinato a 14 minori accompagnati dai genitori.
[7 novembre 2019]