Registro di mortalità della provincia di Modena: codifica cause di morte

Le regole di codifica sono dettate dalla Classificazione Internazionale delle Malattie e delle Cause di Morte “ICD” (pubblicazione OMS e traduzione Istat). Tali regole unitamente alle tavole di decisione Acme del National Center for Health Statistics (USA) supportano il codificatore nell’atto di trasfomare la descrizione delle circostanze della morte compiuta dal medico curante in un codice “causa iniziale di morte” che ne permetta l’analisi statistica

La classificazione ICD dal suo 1° anno di istituzione – 1893 – ha subito svariate revisioni ed aggiornamenti: in regione Emilia-Romagna dal 1981 al 2008 si è utilizzata la 9° revisione (ICD-9), mentre nel 2009 si è passati alla 10° (ICD-10).
Tale passaggio, a causa dei mutamenti provocati dall’ ICD-10  sui codici e sulle regole di codifica, ha comportato per alcune patologie lievi alterazioni nel dato di mortalità nell’anno di passaggio rispetto ai precedenti.
Nell’atto di confrontare decessi di anni precedenti il passaggio ad ICD-10 con decessi dell’anno di passaggio (2009) e seguenti, per riuscire ad individuare il peso del cambiamento dato dalla nuova classificazione è opportuno applicare per alcune patologie un fattore di correzione detto “coefficiente di raccordo” al numero dei decessi  e ai tassi degli anni precedenti il 2009.

Il coefficiente di raccordo si ottiene da analisi dette di Bridge-Coding (codifica a ponte) per le quali occorre codificare in doppio (sia in ICD-9 sia in ICD-10) le schede di morte. Il Registro Aziendale di Modena nel ruolo di capo-fila dei registri regionali ha provveduto ad effettuare l’analisi di Bridge-Coding per la regione Emilia-Romagna su tutte le schede Istat codificate in regione nel 2008.

Il coefficiente di raccordo è dato dal rapporto tra il numero di decessi attribuiti ad una certa causa X con ICD-10 ed il numero di decessi attribuiti alla stessa causa X con ICD-9.
Tale coefficiente si può utilizzare per l’interpretazione dei trend che comprendono l’anno di passaggio alla 10° revisione come fattore di aggiustamento al fine di eliminare l’effetto del cambio di classificazione sui numeri e sui i tassi annuali.
Per costruire un trend o semplicemente confrontare il dato relativo al 2009 per una determinata patologia con quello di anni precedenti, occorre moltiplicare il coefficiente di raccordo ottenuto dal Bridge-Coding per quella patologia ai numeri o ai tassi degli anni precedenti il 2009.

Tab.1. Alcuni risultati del Bridge-Coding regionale:Gruppi di cause ICD10-ICD9, n° decessi attribuiti con ICD10,  n° decessi attribuiti con ICD9, n° decessi attribuiti con entrambe, coefficiente di raccordo e relativo intervallo di confidenza

RisultatiBridge CodingRer

L’ICD-10 è una classificazione  che si aggiorna periodicamente con aggiornamenti minori annuali e maggiori triennali, parallelamente all’ICD-10 si aggiornano anche le tavole di decisione Acme. Questa continua evoluzione di ICD-10 comporta da parte degli operatori della codifica un continuo ed attento aggiornamento.

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