Bambini in vacanza, ecco le regole dell’Ausl per proteggere i più piccoli al mare o in montagna

La pediatra di libera scelta Silvia Cattani, referente nella provincia di Modena della Federazione Italiana Medici Pediatri, fornisce alcune indicazioni utili ai genitori e ricorda che la tutela della salute dei bambini inizia prima del viaggio

Quali rischi possono correre i bambini durante i periodi di vacanza al mare o in montagna? Quali sono i farmaci indispensabili da portare in viaggio? A ridosso dell’esodo estivo l’Azienda USL di Modena, attraverso la pediatra di libera scelta Silvia Cattani, referente per la provincia di Modena della Federazione Italiana Medici Pediatri, fornisce alcuni importanti consigli ai genitori per trascorrere in sicurezza le vacanze ed essere più preparati ad intervenire nel caso di malori improvvisi che possano colpire i più piccoli.

 

La tutela della salute dei bambini in vacanza inizia prima del viaggio. È necessario, innanzitutto, controllare il libretto vaccinale e preparare una copia del certificato da portare con sé oppure assicurarsi di poterlo facilmente consultare sul Fascicolo Sanitario Elettronico del minore (se il genitore ha attivato la delega): se si deve ricorrere a cure o medicazioni nelle strutture sanitarie nel luogo di villeggiatura è importante poter fornire agli operatori tutte le informazioni sulla salute del bambino. Ricordiamo che il certificato può essere richiesto al Servizio Vaccinale della Pediatria di comunità del proprio Distretto e viene consegnato ogni qualvolta si effettua una vaccinazione.

(Nella foto: Silvia Cattani, pediatra di libera scelta e referente della Federazione Italiana Medici Pediatri per la provincia di Modena)

E’ invece importante sul fronte della prevenzione, in particolare quando ci si reca in un Paese extra-europeo, verificare quali vaccinazioni sono necessarie e quali raccomandate (questa precauzione è importante sia per i bambini sia per gli adulti), informandosi nell’Ufficio vaccinazioni del proprio Distretto. “Il vaccino contro l’Epatite A, ad esempio, è molto consigliato anche per i bambini” spiega Cattani.

Oltre ai documenti, non può mancare in valigia un piccolo kit di farmaci, ne bastano pochi ma efficaci per curare i malesseri tipici da vacanza: oltra al termometro, un antipiretico (tachipirina o ibuprofene), un buon disinfettante (anche in salviette), cerotti, garze e una crema antibiotica. “Spesso d’estate i bambini si procurano escoriazioni della pelle giocando e correndo, una crema antibiotica è importante per evitare che anche un semplice graffio o spellatura possa degenerare in infezione che poi si estende” sottolinea la pediatra. Non dimenticare anche i sali minerali da bere, sciolti nell’acqua, per reidratare in caso di dissenteria, i prodotti anti-zanzara, in spray o stick adatti ai più piccoli e, naturalmente, i farmaci che il bambino assume abitualmente.

E quando si arriva nel luogo di vacanza, come comportarsi? Che sia mare o montagna, sottolinea Cattani, il bambino non va esposto al sole nelle ore più calde e va sempre usata una crema protettiva con filtro solare da 50+. Fondamentale l’utilizzo del cappellino, “il capo non va esposto direttamente al sole”.

Ecco ora alcuni distinguo tra mare e montagna. In montagna, “è bene scegliere un luogo in cui dormire che non sia superiore a 1000-1500 metri d’altitudine perché l’organismo dei bambini va abituato ad una altitudine diversa. Se si parte per un’escursione si può arrivare anche a 2500 metri ma va ricordato che se si arriva troppo rapidamente, ad esempio con la funivia, il bambino può avere fastidio all’orecchio. La cosa migliore sarebbe salire a piedi o in macchina ma in modo graduale, se è necessario prendere una funivia si può far succhiare al bambino un biberon, o il seno della mamma o il ciuccio, oppure, per i bambini più grandi, una bottiglietta d’acqua con il beccuccio: il succhiare compensa il fastidio all’orecchio dovuto all’altitudine (come nelle fasi di decollo e atterraggio dell’aereo)”

Al mare, invece, il dubbio che spesso assilla i genitori è se il bambino può fare il bagno dopo aver mangiato. “L’elemento che fa la differenza, a cui prestare molta attenzione, è il tipo di pasto – spiega la dottoressa Cattani – se il bambino ha mangiato cibi ricchi di grassi, tra cui anche il solo gelato, può avere una digestione lenta e quindi è meglio aspettare due ore prima di immergersi. Se invece il pasto è stato leggero, ad esempio pane o pasta e frutta o verdura e l’acqua non è troppo fredda, il bagno immediato non è sconsigliato tenendo però presente che il rischio di congestione aumenta se l’acqua è molto fredda. Nel dubbio, dunque, aspettare un paio d’ore è sempre la soluzione migliore”.

A proposito di alimentazione, la regola ‘aurea’ per tutti i bambini, al mare o in montagna, è quella di bere molta acqua, limitare le bevande zuccherate e gasate e preferire estratti di frutta o verdura o bevande con sali minerali e consumare cibi leggeri, con pochi grassi.

182 Pediatra Silvia Cattani mod 1000

 

[5 agosto 2023]

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