Le indagini di laboratorio rettificano la tipologia di infezione contratta all’estero dall’uomo e trasmessa dalla zanzara tigre; nulla cambia per quanto riguarda gli interventi adulticidi, che proseguiranno per due notti nell’area individuata. Dal 1° maggio inoltre è operativo il Piano Regionale di Sorveglianza e Controllo delle arbovirosi: importante l’impegno di tutti per contenere la proliferazione delle zanzare
Non si tratta di Dengue ma Chikungunya: è questo il risultato delle indagini di laboratorio in merito al caso segnalato al Servizio di Igiene Pubblica dell’Azienda USL di Modena, relativo a un cittadino carpigiano che ha contratto l’infezione durante un viaggio all’estero.
Nulla cambia per quanto riguarda gli interventi di disinfestazione adulticidi, previsti dal protocollo sanitario in questi casi, che si protrarranno per altre due notti nell’area individuata.
I trattamenti adulticidi devono essere considerati azioni straordinarie ad esclusiva valenza sanitaria: vengono infatti effettuati dai comuni, secondo azioni programmate dal Servizio Igiene Pubblica, come nel caso in questione, in seguito alla segnalazione di casi anche solo sospetti di infezione trasmesse dalla zanzara tigre attorno al domicilio ed eventualmente al luogo di lavoro (la zanzara tigre è attiva nelle ore di luce).
Gli interventi adulticidi vengono effettuati da ditte specializzate con l’utilizzo di prodotti certificati: le uniche indicazioni alla popolazione residente nell’area interessata riguardano semplici azioni, tra cui evitare di stazionare all’aperto nelle ore in cui viene effettuata la disinfestazione e tenere chiuse porte e finestre.
La lotta alle arbovirosi, ovvero le patologie trasmesse dagli insetti, come appunto le zanzare, passa dall’impegno di tutti: il Piano regionale per la prevenzione delle arbovirosi, operativo dal 1° maggio, vede in prima linea, come ogni anno, anche l’Azienda USL di Modena, specialmente per tutte le attività di sensibilizzazione verso la cittadinanza e le azioni concrete di contrasto. In particolare, in questo periodo dell’anno, con la frequente alternanza di pioggia e sole, si crea il clima ideale per la proliferazione della zanzara tigre, potenziale vettore di malattie infettive come appunto la febbre di Chikungunya, la febbre di Dengue, le infezioni da Zika Virus e della zanzara comune, vettore del virus West Nile. Diventa fondamentale mettere in atto anche da parte dei privati cittadini, interventi e azioni di prevenzione per ridurre il più possibile la proliferazione e moltiplicazione delle zanzare. È risaputo che nei contesti urbanizzati, area di grande proliferazione di questi insetti, più della metà delle superfici verdi (orti, giardini, parchi) sono di proprietà privata: il contributo e la collaborazione di ognuno nella corretta gestione di queste aree sono quindi indispensabili per proteggere la comunità da questo tipo di rischio sanitario. Ecco le indicazioni principali. È importante non lasciare all’aperto qualsiasi tipo di contenitore in cui possa raccogliersi l’acqua piovana, procedendo il prima possibile allo svuotamento dei ristagni nel terreno; effettuare con puntualità i periodici gli interventi larvicidi in tombini, caditoie, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, anche quelli presenti negli scantinati e nei parcheggi sotterranei; tenere puliti i cortili e le aree all’aperto da erbacce, sterpi, e rifiuti di ogni genere; svuotare le fontane e le piscine non utilizzate o eseguire gli adeguati trattamenti larvicidi. Tra le azioni da effettuare regolarmente almeno fino a settembre, anche quella di evitare che si formino raccolte d’acqua in aree di scavo, bidoni, pneumatici, e altri contenitori, che devono essere dotati di copertura ermetica o di reti a maglie fitte.
[5 maggio 2025]