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Case della comunità (ex Case della salute)

Le Case della comunità (ex Case della salute) sono un punto di riferimento per la salute dei cittadini, pensate come luoghi ai quali rivolgersi in ogni momento della giornata per avere una risposta competente ai diversi bisogni di assistenza che non richiedono il ricorso all'ospedale. Sono strutture sanitarie e socio-sanitarie, dove i servizi di assistenza primaria si integrano con quelli specialistici, ospedalieri, della sanità pubblica, della salute mentale e con i servizi sociali e del volontariato.

La Casa della comunità (ex Casa della salute) non è solo un luogo fisico, ma un nuovo modo di lavorare. All'interno di queste strutture lavorano in modo integrato diversi professionisti: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti, infermieri, ostetriche e assistenti sociali. La Casa della comunità (ex Casa della salute) diventa così il punto di riferimento per i cittadini sul territorio per quanto riguarda "la salute" in senso ampio, dalla promozione della salute tramite lo sviluppo di sani stili di vita, alla presa in carico integrata di patologie croniche e della non autosufficienza, fino alla gestione dell'emergenza-urgenza.
 
Tra i principali vantaggi che la nuova organizzazione offre c'è sicuramente  quello di avere un unico luogo, ben identificabile e vicino a dove vivono i cittadini, nel quale trovare tutte le risposte ai bisogni di salute che possono essere fornite fuori dall'ospedale. Tra queste, l'attivazione di programmi di prevenzione e promozione della salute e lo sviluppo di percorsi di cura per le patologie croniche, quali diabete e scompenso cardiaco, prese in carico in modo coordinato e congiunto da tutti i professionisti.

Grazie alla 'Casa della comunità' si realizzano altri due importanti obiettivi: da una parte l'integrazione con l'ospedale, soprattutto in relazione alle "dimissioni protette" del paziente, dall'altra la promozione di una medicina "di iniziativa", basata sull'offerta attiva di servizi a particolari categorie di cittadini  e sulla  partecipazione dell'utente alle scelte di cura e assistenza.

  1. Casa della comunità "Manuela Lorenzetti" - Novi di Modena
  2. Casa della comunità - Rovereto di Novi
  3. Casa della comunità Regina Margherita - Castelfranco Emilia
  4. Casa della comunità del Sorbara - Bomporto
  5. Casa della comunità Antonio Delfini - Cavezzo
  6. Casa della comunità - Concordia
  7. Casa della comunità primo stralcio - Finale Emilia
  8. Casa della comunità Cimone - Fanano
  9. Casa della comunità Alto Frignano - Pievepelago
  10. Casa della comunità Valli Dolo, Dragone e Secchia - Montefiorino
  11. Casa della comunità Orizzonte di Salute - Sassuolo
  12. Casa della comunità La Carrucola - Guiglia
  13. Casa della comunità Nicolaus Machella - Spilamberto
  14. Casa della comunità G.P. Vecchi - Modena
  15. Casa della comunità Villa Bianchi - Casinalbo di Formigine
  16. Casa della comunità - Formigine
  17. Casa della comunità - Carpi

News e approfondimenti

  1. 02 Marzo 2023
    Casa della Comunità di Rovereto di Novi, al via da oggi un Punto Informativo per accogliere e orientare i cittadini
    Gestito dai volontari del Centro Solidarietà Anziani Rovereto (CSAR) supportati da personale sanitario, fornirà informazioni sui servizi e i percorsi presenti nella struttura. Stefania Ascari, Direttrice del Distretto di Carpi: “Grata al volontariato, la risorsa più preziosa di un territorio; favorire la conoscenza diffusa dell’offerta sanitaria significa migliorarne l’accessibilità e la fruibilità”
  2. 25 Febbraio 2023
    Formigine: la generosità fa tappa a Villa Bianchi
    Il dispositivo è stato consegnato dall’Associazione ‘Amici per sempre di Andrea Gilioli’ che da anni è impegnata nella sensibilizzazione sulle malattie del cuore
  3. 02 Dicembre 2022
    Modena: la Casa della Comunità si prende cura dei caregiver
    Il servizio attivato presso la Casa della Comunità ‘G.P.Vecchi’ di Modena si occupa  di orientare i familiari-caregiver che si prendono cura di un parente anziano o disabile. Lo spazio è frutto di una collaborazione tra Ausl e Servizi Sociali del Comune di Modena e coinvolge il mondo del volontariato, risorsa preziosa accanto ai nuclei più fragili