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Contributi per il Nuovo Ospedale di Carpi


In questa pagina vengono presentati i contributi inviati per il percorso partecipato per il Nuovo Ospedale di Carpi, inviati alla mail partecipaospedalecarpi@ausl.mo.it.

Da Patrizia e Lorella



Di seguito il contributo di due cittadine di Carpi che hanno lavorato come operatrici sanitarie.

 



 

Da Stefano



Riprendendo la mail del Sig. Giovanni, mi permetto di suggerire, anziché il parco CRC l’area diametralmente opposta, ossia quella occupata dalla oramai chiusa fabbrica di prefabbricati della CMB. Ha tutti i vantaggi logistici del parco senza consumare area verde.
Stefano


 

Da Silvia


Mi permetto di segnalare due errori clamorosi fatti nella progettazione di ospedali fuori regione che, spero, non vengano ripetuti a Carpi:
- Il laboratorio per le citologie va posizionato vicino alle sale operatorie per permettere un citologico rapido durante la sessione operatoria, senza lunghi tempi di spostamento e con attese inutili del paziente sedato;
- Prevedere che ci sono macchine diagnostiche ingombranti che vanno spostate, e le sale che le ospiteranno devono avere un percorso con aperture e passaggi abbastanza ampi da farli passare.
Silvia




 

Da Stefano


Personalmente credo che, oggi, ci siano tutte le possibilità “tecniche” di ricostruire il nuovo ospedale laddove è presente l’attuale, senza dover consumare altro terreno “vergine”, in una città che ne ha consumato davvero troppo, negli ultimi decenni, più che raddoppiando la cementificazione, non certo giustificata da un aumento della popolazione che è stato piuttosto modesto.

 Una alternativa potrebbe essere costituita dalla sua costruzione nella zona industriale, al posto di capannoni sottoutilizzati, sfruttando un’area già urbanizzata che potrebbe essere “rivitalizzata” dalla costruzione del nuovo ospedale.
Stefano


 

Da Giovanni


Gentilissimi ,
Mi chiamo Giovanni e vorrei farvi pervenire la mia opinione sull'ubicazione del nuovo ospedale della città di Carpi.
Scopro con gradevole piacere che l'AUSL di Modena da la possibiltà a noi carpiginai di poter inviare le opinioni personali sul come e dove costruire il nuovo Ospedale Ramazzini.
Da carpigiano vorrei indicare l'area di proprietà della fondazione CRC Carpi di S.Croce ,attualmente destinata a parco pubblico ,come il luogo che reputo migliore per la costrzione del nuovo nosocomio.
Ecco quello che reputo importanti punti di forza:
La vicinanza strategica con i comuni di Correggio (RE) e Soliera (MO) Campogalliano (MO)
La vicinanza alla S.S. Romana sud che collega Modena e quindi l'ospedale nuovo di Baggiova ed il vecchio Policlinico di Mo
La vicinanza con il casello del BRENNERO
La futura bretella Sassuolo/Campogalliano
L'eventuale recupero e riconversione green dell'area "LAMIZ" (area privata quindi non so se opzione percorribile)
L'urbanizzazione digitale delli frazioni di Gargallo e S.Croce (eventuali pose ed allacci di acqua, gas, ADSL ,servizi vari)
L'allacciamento con la futura pista ciclabile europea di Carpi
La rotta aereonautica diretta con gli eliporti di MODENA, PAVULLO, SASSUOLO, BOLOGNA.
Questi sono solo alcuni aspetti che a mio parere vedo come molto favorevoli in contrapposizione con il luogo scelto attualmente a Nord della città poco congruo in quanto ubicato in vicinanza a zone industriali e ad alta percorrenza di veicoli oltre che ad una nuova cementificazione dei terreni.
Vi ringrazio della opportunità e speriamo di vedere presto prendere forma al progetto indipendentemente dal luogo che verrà scelto la città ne ha veramente bisogno fate presto ! ! !
grazie per tutto quello che state facendo.
Giovanni

 

Da AISM - Associazione Italiana Sclerosi Multipla


Sicuramente sarebbe bello avere a disposizione più parcheggi per i diversamente abili e anche la possibilità di avere uno spazio proprio per noi che facciamo parte dell’associazione senza dover arrivare a Modena per svolgere gli incontri, sarebbe davvero bello.
TERESA
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un’area di circolazione auto e parcheggio con indicazioni inequivocabilmente chiare
-          tra queste, chiara indicazione del percorso auto per raggiungere l’ingresso principale dell’ospedale, e del percorso pedonale, se distinto dal primo
-          in caso di parcheggi a pagamento, colonnine decisamente numerose per il ticket
-          area di sosta temporanea per le auto davanti all’ingresso dell’ospedale, per permettere operazioni di carico e scarico di passeggeri e/o bagagli
-          immediatamente dopo la soglia di ingresso dell’ospedale, area che preveda toilette pubbliche ampie, con più wc e lavabo; punto informativo facilmente visibile; area sedili, con qualche tavolino basso; indicazioni ben visibili e individuabili di tutte queste zone
-          ascensori in prossimità dell’ingresso
VALENTINA
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per ospedale nuovo io penso: sicuramente il parcheggio e anche in parte coperto, più spazio per i reparti, uno spazio per tutte le associazioni perché ci si possa trovare per affrontare argomenti vari per es. quando ci si organizza per le manifestazioni raccolta fondi....e perché no pensare a locali per i famigliari che affrontano giornate per stare vicino a parenti ricoverati con gravi patologie....ristori meglio più di uno non intendo macchinette ma Bar come quello bene organizzato che già frequentiamo.
FRANCA
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Considerando che nel progetto sia tenuto conto di tutto e visto l'ospedale di Baggiovara sono a proporre l'idea di un pedonale coperto per accompagnare i disabili.Quando Piove o si bagna il disabile o l'accompagnatore come succede a Baggiovara > Buona l'idea di chiedere consiglio ai cittadini.
AMERIGO
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Un pronto soccorso specifico per i diversi reparti, area ristoro più grande e altre aree ristoro servite (non a macchinetta), non solo una per tutto l'osepdale. Manterrei lo stesso fornitore perché si mangia molto bene. Scivoli di ingresso ripararti dalla pioggia e più aree di carico e scarico temporaneo di passeggeri dall’auto.
Parcheggio coperto anche per gpl, aree verdi sia per i degenti che per i visitatori. Un ufficio informazioni su ogni piano, non solo all’entrata.
Stanze con al max 2 pazienti con la possibilità di pannelli divisori (per quando arrivano i parenti), colori vivaci e ambienti luminosi. Cercare di separare i degenti giovani dagli anziani.
BENEDETTA



 

Da dipendente

Da dipendente con disabilità motorie, mi piacerebbe che il progetto del nuovo ospedale contemplasse una particolare attenzione alle difficoltà motorie e all'eliminazione di barriere architettoniche non solo pensando a chi si muove in sedia a rotelle ma a tutte le limitazioni motorie, con tanti ascensori, sedute in abbondanza nelle aree di attesa e brevi distanze da percorrere a piedi (quindi con uno sviluppo in altezza piuttosto che in larghezza) e soprattutto con una mensa interna e facilmente raggiungibile E vorrei che l'aspetto di efficienza energetica (pannelli solari, limitazione della dispersione termica) nella climatizzazione invernale/estiva fosse considerato.


 

Da Matteo

Il nuovo ospedale di Carpi me lo immagino di forma circolare, con al centro un piccolo giardino. Sarebbe rispettoso dell'ambiente se fosse costruito su terreno già utilizzato, così da non dover costruire su terreno coltivabile, e che possa essere raggiunto da una pista ciclabile.

 Matteo


 

Da Centro Italiano Femminile e Unione Donne in Italia

Il C.I.F.(Centro Italiano Femminile)el’U.D.I.(Unione Donne in Italia) , facenti parte, sin dal marzo2018, del Comitato Consultivo Misto del Distretto n.1 Azienda USL di Modena, sono intervenute nel dibattito del 26 giugno 2019) ed invitate poi dallo stesso Direttore Generale, Dott. Antonio Brambilla,ad esprimere per iscritto, suggerimenti , idee, valutazioni inerenti al progetto di un nuovo Ospedale in territorio carpigiano . A tale scopo le due associazioni hanno incontrato negli ultimi mesi alcuni testimoni significativi della realtà sanitaria locale(sia in ambito ospedaliero che distrettuale).

I tre Medici, interpellati dalle due associazioni, hanno ribadito l’importanzadi difendere la riforma sanitaria , approvata il 23 dicembre 1978, chesuo tempo è stata unavera e propria rivoluzione.. Non si dimentichi che l’art.32 della Costituzione ribadisceil diritto alla tutela della salute, in quanto fondamentale e sostenitore del rispetto dei diritti umani. A fronte di tali diritti riscontriamo aspetti demografici ed epidemiologici che ci pongono al cospetto di una “persona” che sarà sempre più anziana e frange di giovani in condizioni di disagio. É’ stata questa una premessa (più o meno esplicitata) che i Medici contattati hanno espresso in occasione dell’incontro.

Concordi associazioni femminili e Medici, su un Ospedale che svolga “ruoli cruciali” nell’articolazione del nostro sistema sanitario, mirando a realizzare l’universalità, l’efficienza la centralità del paziente nel processo di cura.La collocazione dell’Ospedale non dovrebbe diventare il tema più dibattuto, a favore del rinnovo degli elementi organizzativi e strutturali. L’Ospedale futuro andrebbe visto come un nodo della rete.

Per arrivare a tutto ciò si dovranno realizzare studi epidemiologici e rendere operative strutture ambulatoriali primarie dedicate alla bassa  cura e alla continuità delle cure. Sarà importante procedere poi (prima dell’ospedale) ad una forte riorganizzazione della sanità territoriale con l’obiettivo di una trasformazione strutturale della Medicina di Gruppo (Medici di Medicina Generale) per la sua integrazione con gli altri livelli del comparto. Dalla prevenzione si andrà alla diagnosi e cura degli acuti, fino alla continuità assistenzialeper i pazienti con malattie cronicheo non autosufficienti.

Importante sarà anche aumentare le funzioni delle farmacie e dei presidi sanitari ed assistenziali. Devono anche essere valutate le eccellenze, a carattere provinciale, già esistenti nell’Ospedale di Carpi (radioterapia oncologica ed altre), elementi che rafforzano il concetto di mantenere l’attuale struttura ospedaliera, a salvaguardia di un ambiente sostenibile. Emerge la necessità di una strumentazione sempre più all’avanguardia e di un organico adeguatamente formato e consapevole delle diversificate responsabilità cliniche, gestionali, logistiche ed etiche. Prevedere per la maggiore fruibilità della struttura, indicazioni e percorsi chiari all’accesso. Prestare particolare attenzione, in sede di progettazione strutturale, agli spostamenti dei pazienti all’interno dell’Ospedale, per superare il disagio provocato dal trasporto in barella dei pazienti, nei corridoi frequentati dal pubblico. Si chiede di prevedere camere dedicate al fine vita,affinchè sia salvaguardato il rispetto della persona e dei suoi familiari.

E’ importante anche orientarsi con una segnaletica chiara, espressa nelle diverse lingue, con una portineria dotata di Personale efficiente e formato.Ritenendo fondamentaleil ruolo della “ Casa della Salute”chiediamo:
  1) di conoscere i tempi di realizzazione;
  2) di rivedere quali servizi saranno accolti e quali gli spazi ad essi dedicati (ad.es. Centro per le Famiglie situato accanto al Consultorio);
  3) di dedicare al Consultorio adeguato spazio, considerate le sue finalità di carattere preventivo.

Disponibili ad un incontro per confrontarci e discutere le proposte sopracitate nell’ottica della costruzione partecipata, porgiamo distinti saluti.

p. C.I.F.(Centro Italiano Femminile)  La Presidente Comunale  Gabriella Contini
p. U.D.I (Unione Donne in Italia) La Presidente Comunale  Odette De Caroli


 



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