Dall’Appennino alla pianura, I gruppi di cammino sono sempre più diffusi

Sono quasi 50 i gruppi di cammino in provincia secondo il censimento condotto da Ausl Modena e pubblicato sul sito regionale Mappa della Salute. La Medicina dello Sport offre ai gruppi consulenza e corsi di formazione per diventare walking leader

Dalla ‘Marmotta Fuxia’ di Fanano al gruppo Nordic Walking di Finale Emilia il concetto è sempre lo stesso: camminare in compagnia e all’aria aperta. I gruppi di cammino sono una realtà sempre più diffusa nella provincia di Modena e se ne contano ad oggi quasi 50. Realtà nate spontaneamente da singoli individui o associazioni e accomunate dalla voglia di camminare per restare in salute ma anche per socializzare con altre persone. Ogni gruppo può contare sul supporto e l’assistenza del Servizio di Medicina dello Sport dell’Azienda Usl di Modena per tutto ciò che riguarda informazioni, visite, consulenze specialistiche e formazione di walking leader’, le figure di riferimento del gruppo.

Perché fa bene camminare? Lo spiega il dottor Gustavo Savino direttore della Medicina dello Sport: 
“Camminare mette in movimento una serie di muscoli, non solo quelli degli arti inferiori ma anche tutti quelli responsabili dell’equilibrio e del mantenimento di una stazione eretta adeguata al movimento.

 

Quando camminiamo procuriamo benessere al nostro organismo”. 
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità i soggetti adulti dovrebbero camminare per almeno trenta minuti al giorno per cinque giorni a settimana, considerando questo un livello utile per la propria salute.

Come bisogna camminare per avere benefici sulla propria salute?
“Camminare ad una andatura abbastanza sostenuta, non passeggiare guardando le vetrine – sottolinea il dottor Savino – la passeggiata ottimale è quella ci consente di parlare con un nostro interlocutore ma non di cantare. Quindi una camminata che ci impegni a sufficienza dal punto di vista respiratorio e cardiaco, che metta in moto una serie di funzioni a livello biochimico e vari organi e apparati che ci consentano di procurare salute al nostro organismo”. 

logo auslmo quadrato

 

Chi ha voglia di camminare in compagnia può rivolgersi ai gruppi di cammino diffusi in tutta la provincia di Modena: ogni anno la Medicina dello Sport fa un censimento dei gruppi presenti e fornisce i dati alla Regione che li inserisce nel sito Mappa della Salute, il link è pubblicato sulla pagina www.ausl.mo.it/gruppi-di-cammino .
Nel sito, nella sezione dedicata ai gruppi di cammino, si possono trovare tutti i riferimenti da contattare. 
La Medicina dello Sport offre consulenza in primo luogo a chi vuole partecipare ai gruppi e soffre di patologie ma propone anche corsi di formazione per diventare walking leader dei gruppi:
“Il walking leader è una figura che ha il compito di tenere viva l’attenzione del gruppo e mantenere la coesione oltre a verificare che tutto si svolga nella maniera corretta e in sicurezza – spiega il dottor Savino – l’Azienda Usl di Modena con il contributo degli esperti di Medicina dello Sport e di operatori esterni organizza corsi per diventare walking leader rilasciando un attestato a fine corso. La formazione viene svolta da operatori quali laureati in scienze motorie, psicologi, dietologi e operatori di primo soccorso che insegnano le manovre di rianimazione cardiopolmonari”.

 

I dati sull’attività fisica in provincia di Modena

BAMBINI 8-9 ANNI

L’indagine ‘Okkio alla Salute’, sistema di sorveglianza nazionale a cui partecipano le aziende sanitarie, monitora lo stato ponderale, abitudini alimentari e l’attività fisica dei bambini di terza elementare. Per quanto riguarda l’attività fisica, lo studio consiglia che i bambini facciano attività fisica moderata o intensa ogni giorno per almeno 1 ora: nel 2019, al termine dell’ultima indagine nel territorio dell’Azienda Usl Modena, gli esperti hanno concluso che i bambini fanno poca attività fisica.  
Si stima infatti che quasi 2 bambini su 10 siano fisicamente inattivi, senza distinzioni rilevanti tra maschi e femmine. Il 17% dei bambini ha dichiarato di non aver svolto attività fisica nel giorno precedente l’indagine e il 18% ha dichiarato di non svolgere mai attività fisica strutturata durante la settimana. Per quanto riguarda il tempo dedicato ai giochi di movimento, nel territorio di Ausl Modena circa 2 bambini su 10 fanno almeno un’ora di attività per 2 giorni la settimana. Circa il 70% dei bambini percorre il tragitto casa-scuola utilizzando la macchina o il motorino (metodo di indagine, vedi nota*). 

RAGAZZI 11-15 ANNI

I dati vengono raccolti dall’indagine HBSC (Health, Behaviour in School-aged Children)  e si riferiscono al contesto di regione Emilia-Romagna (al momento non viene analizzato un campione provinciale). Secondo l’ultima rilevazione disponibile (2018), in Emilia-Romagna solo il 9% dei ragazzi tra 11 e 15 anni svolge attività fisica ogni giorno per almeno 60 minuti, come raccomandato dalle linee guida internazionali mentre poco più della metà (56%) svolge attività fisica per 2-4 giorni a settimana. Anche se non rilevati, i dati della provincia di Modena sulla popolazione tra 11 e 15 anni sono in linea con i dati regionali, sottolinea Giuliano Carrozzi, direttore del servizio Epidemiologia di Ausl Modena e coordinatore dell’indagine PASSI. 

 

ADULTI 18-69 ANNI

Secondo il sistema di sorveglianza nazionale PASSI** (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) riferito al periodo 2016-2019, in provincia di Modena poco più del 50% degli adulti tra 18 e 69 anni ha uno stile di vita attivo: di questi, il 44% pratica attività fisica nel tempo libero ai livelli raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e il 10% svolge un’attività lavorativa pesante dal punto di vista fisico. L’OMS raccomanda attività aerobica moderata di almeno 150 minuti o intensa di almeno 75 minuti alla settimana, le attività moderate e intense possono essere combinate ed entrambe devono durare almeno 10 minuti. Complessivamente, la percentuale di persone attive nella provincia di Modena è leggermente inferiore alla media regionale (55%) e simile a quella nazionale (48%). 
Analizzando le differenze per genere e collocazione geografica, la percentuale di attivi in provincia di Modena (considerando sia l’attività nel tempo libero sia quella effettuata al lavoro) è più alta nei 18-34enni, tra gli uomini, le persone senza difficoltà economiche e quelle con cittadinanza italiana. A livello territoriale la quota di attivi risulta più elevata nell’area sovradistrettuale Sud (52%) e Centro (50%) rispetto all’area Nord (45%) e tra i comuni di montagna (58%) rispetto ai comuni di pianura/collina (48%) e al comune capoluogo (48%). 

 

ADULTI
OVER 65 ANNI

 

Oltre
i 69 anni l’indagine (PASSI D’ARGENTO)
rivela che il 30% della popolazione
modenese risulta essere poco attivo in quanto presenta un PASE*** score inferiore al 40° percentile della distribuzione
nazionale.  mentre il 43% è
sufficientemente attivo dal punto di vista fisico. Il restante 27% è non
deambulante oppure non eleggibile al PASE score perché non è in grado di
sostenere l’intervista direttamente anche se deambula. I valori provinciali
sono in linea con quelli regionali e nazionali.

 

 

Note: 
*L’indagine Okkio alla Salute si svolge attraverso 4 questionari: uno da somministrare ai bambini in aula, uno per i genitori da compilare a casa e due destinati rispettivamente agli insegnanti e ai dirigenti scolastici.
** Il sistema di sorveglianza PASSI è un sistema nazionale di monitoraggio della salute della popolazione adulta. Tutte le 21 Regioni o Province autonome partecipano al progetto, personale delle Ausl (specificamente formato) effettua interviste telefoniche con un questionario standardizzato e i dati vengono registrati in forma anonima in un unico archivio nazionale. Nel quadriennio 2016-2019 in provincia di Modena sono state realizzate circa 2.100 interviste (in Emilia-Romagna oltre 12.100). Per info: www.ausl.mo.it/dsp/passi
***PASE:  “Physical Activity Scale for elderly”. Il Pase è uno strumento validato a livello internazionale, e specifico della popolazione anziana, che consente di “quantificare” i livelli di attività fisica raggiunta dagli ultra 65enni considerando le attività comunemente svolte da persone di questa età (come passeggiare, fare giardinaggio, curare l’orto, fare attività domestiche o piccole riparazioni e prendersi cura di altre persone) senza enfatizzare le sole attività sportive o ricreative, che pure vengono prese in considerazione.

Questa pagina ti è stata utile? Hai trovato le informazioni che cercavi?

Grazie per il feedback!

feedback
Seleziona un'opzione
Commento
Compila questo campo