In questa pagina sono raccolte diverse informazioni per gli operatori sanitari, Medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta della provincia di Modena relative al Coronavirus (Covid-2019)
Le informazioni sono elencate per data di emissione
La pagina di approfondimento sul nuovo Coronavirus Covid-19 (SARS-CoV-2) curata dalla Biblioteca aziendale
Secondo le disposizioni del DPCM 9 marzo 2020, si può uscire per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato.
Badge aziendale e carta di identità servono per recarsi al lavoro e comprovare le esigenze lavorative come già sottolineato a seguito del DPCM 8 marzo 2020. E' ovviamente prevista la possibilità di rientrare al domicilio
Decreto Legge n. 14 del 9 marzo 2020, art. 7, Sorveglianza Sanitaria
1. La disposizione di cui all'articolo 1, comma 2, lettera h), del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, non si applica agli operatori sanitari e a quelli dei servizi pubblici essenziali che vengono sottoposti a sorveglianza. I medesimi operatori sospendono l'attivita' nel caso di sintomatologia respiratoria o esito positivo per COVID-19.
Secondo le disposizioni del DPCM 9 marzo 2020, si può uscire per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato.
Badge aziendale e carta di identità servono per recarsi al lavoro e comprovare le esigenze lavorative come già sottolineato a seguito del DPCM 8 marzo 2020. E' ovviamente prevista la possibilità di rientrare al domicilio.
Nota superata da quella del 11.02.2020
Si sottolinea che in presenza di un paziente con malattia respiratoria acuta febbrile occorre verificare l'eventuale esposizione al contagio nelle ultime due settimane e precisamente:
- storia di viaggi o permanenza in aree a rischio della Cina
- contatto stretto con un caso probabile o confermato di coronavirus.
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