L’acalasia esofagea è una malattia, nella maggior parte dei casi, senza una causa nota che determina un
mancato rilasciamento dello sfintere esofageo inferiore. Ciò determina una barriera al passaggio di alimenti
solidi e liquidi nello stomaco con conseguente difficoltà alla deglutizione, dolore toracico, rigurgiti. Il
trattamento endoscopico dell’acalasia esofagea può essere di due tipi:
1) iniezione della tossina botulinica, attraverso un ago, a livello dello sfintere esofageo inferiore che
paralizza temporaneamente tale zona rilasciandola. Questo trattamento allevia i sintomi nel 65-
90% dei casi nel breve termine ( da tre mesi a un anno) e quindi possono essere necessari ulteriori
ritrattamenti.
2) dilatazione pneumatica: attraverso un pallone che viene gonfiato a livello dell’esofago, lo sfintere
si rilascia progressivamente (sono necessarie solitamente più sessioni per alleviare i sintomi)
La colangiopancreatoscopia endoscopica è un esame che permette la visualizzazione diretta delle
vie biliari extra ed intraepatiche di maggior calibro nonché del dotto pancreatico principale.
L'esame viene eseguito in sedazione con il sistema monouso SpyGlass DS che prevede l'di introdurre un catetere con fibra ottica al direttamente in corso di ERCP all’interno delle vie biliari o pancreatiche; il catetere è
dotato a sua volta di un canale interno attraverso il quale si possono introdurre pinze per biopsia o sonde
specifiche per il trattamento laser di calcoli o altri accessori.
La colonscopia è un esame endoscopico, eseguito in sedazione, che permette di esaminare direttamente l’interno del
colon (grosso intestino) e, se necessario, dell’ultimo tratto del piccolo intestino (ileo).
La corretta preparazione intestinale, da parte del paziente, è una condizione indispensabile per ottenere dei
risultati di qualità. Ulteriori informazioni sulle corrette modalità di preparazione sono disponibili alla pagina dedicata
La dilatazione di stenosi è una procedura endoscopica per il trattamento di restringimenti del tratto
gastrointestinale che causano ostruzione al passaggio degli alimenti o delle feci. Sono necessarie solitamente più sessioni terapeutiche per alleviare i sintomi.
Per ogni sessione terapeutica, tutte eseguite in sedazione, è necessario un digiuno di almeno 12 ore prima della sua esecuzione.
La dissezione sottomucosa è una procedura sviluppata per asportare in blocco lesioni neoplastiche superficiali
del tratto gastrointestinale (principalmente stomaco e colon) per via endoscopica.
La procedura, eseguita in sedazione, prevede un digiuno di almeno 12 ore prima della sua esecuzione.
Il trattamento endoscopico del diverticolo di Zenker (estroflessione che si forma nell’ipofaringe in seguito ad alterazioni anatomiche
e funzionali di tale tratto) ha lo scopo di alleviare i sintomi
associati (difficoltà alla deglutizione, etc..) praticando un piccolo taglio a livello del setto tra il diverticolo e
l’esofago. In questo modo i cibi solidi e liquidi possono defluire nell’esofago senza accumularsi nel
diverticolo.
La procedura, eseguita in sedazione, prevede un digiuno di almeno 12 ore prima della sua esecuzione.
L’esofago-gastroduodenoscopia, eseguito in sedazione, permette di esaminare direttamente la parte superiore dell’apparato digerente (esofago, stomaco, duodeno). Viene comunemente richiesto per sintomi come dolore addominale, bruciore, vomito, inappetenza, difficoltà digestiva, dimagramento anemia. Questo esame consente la diagnosi di patologie infiammatorie (esofagite, gastrite, ulcere) e neoplastiche e, laddove necessario, è possibile ottenere un prelievo di tessuto per migliorare l’accuratezza della diagnosi (presenza di Helicobacter Pylori, caratterizzazione istologica di gastrite, ulcere e neoplasie).
L'ecoendoscopia è un esame diagnostico che viene effettuato mediante l’utilizzo di uno strumento
dedicato, l’ecoendoscopio, un tubo flessibile del diametro di circa 1.5 cm con una punta munita di
telecamera e sonda ecografica. Tale strumento consente di effettuare un’ ecografia direttamente
all'interno dell’esofago, dello stomaco e del duodeno oppure del colon, consentendo la diagnosi e lo studio
di eventuali patologie di pertinenza gastroenterologica e non solo. L’ecoendoscopia consente di esaminare
in profondità lo spessore della parete dei visceri (alterazioni della parete di esofago, stomaco duodeno e
retto) e gli organi circostanti (fegato, pancreas, vie biliari, mediastino e polmoni).
L'esame, eseguito in sedazione, prevede un digiuno di almeno 12 ore prima della sua esecuzione.
L’ FTRD system ) è un dispositivo endoscopico ideato per asportare a tutto spessore lesioni preneoplastiche o neoplastiche, localizzate a livello dello stomaco, duodeno, colon e retto.
La procedura di resezione, eseguita in sedazione, prevede un digiuno di almeno 6 ore prima della sua esecuzione.
La colangiopancreatografia retrograda endoscopica (ERCP) è una procedura che utilizza un particolare endoscopio dedicato al raggiungimento del sistema bilio-pancreatico che viene poi visualizzato attraverso l’uso delle radiazioni ionizzanti e di un mezzo di contrasto. Attraverso questo esame è possibile rimuovere calcoli nei dotti biliari o nel dotto pancreatico, dilatare restringimenti di questi piccoli canalini ed eventualmente posizionare protesi di plastica o metalliche per mantenere il deflusso dei succhi biliari e pancreatici. La procedura, eseguita in sedazione, prevede un digiuno di almeno 12 ore prima della sua esecuzione.
Il Lumen apposing metal stent (LAMS) è un dispositivo progettato per consentire di accedere, dal tratto gastrointestinale, al dotto biliare, alla colecisti, o alle raccolte addominali di fluidi, e permettere il posizionamento di uno stent che consenta il drenaggio biliare o della raccolta per via endoscopica. La procedura, eseguita in sedazione, prevede un digiuno di almeno 12 ore prima dell'esecuzione.
La legatura delle varici esofagee è una procedura endoscopica terapeutica, eseguita in sedazione, per l’obliterazione dei cordoni venosi che possono svilupparsi nell’esofago in seguito a malattie di fegato o altre condizioni di ipertensione portale. Solitamente sono necessarie più sessioni (generalmente da 3 a 5 effettuate ogni 2-4 settimane) di legatura delle varici per ottenere una completa obliterazione delle stesse.
La mucosectomia esofagea è una tecnica, eseguita in sedazione, sviluppata per asportare lesioni neoplastiche superficiali
dell’esofago per via endoscopica.
E’ necessario il digiuno da almeno 12 ore prima dell'esecuzione dell'esame.
La gastrostomia percutanea endoscopica (PEG) è una tecnica che consente la nutrizione enterale,
necessaria nei pazienti che non sono in grado di nutrirsi autonomamente per bocca in seguito a disturbi
neurologici e/o del tratto digestivo superiore.
La procedura, eseguita in sedazione, consiste nel posizionamento per via endoscopica di un
tubicino (del diametro variabile tra 5 e 10 mm) che viene fatto passare dalla cute dell’addome fino allo
stomaco per l’alimentazione.
E’ necessario il digiuno da almeno 12 ore prima dell'esecuzione della procedura.
Il posizionamento di protesi nel tratto gastrointestinali è una procedura endoscopica che trova indicazione
nel trattamento delle stenosi (restringimenti del calibro del viscere) benigne e maligne. Consiste
nell’inserire in corrispondenza del tratto ristretto una protesi metallica auto espandibile (un tubicino di
rete metallica composto da nichel e titanio) che consente di tenere pervio il segmento patologico.
E’ necessario il digiuno da almeno 12 ore prima dell'esecuzione della procedura.
La rimozione di un corpo estraneo dal tratto gastrointestinale (principalmente esofago e stomaco) è una procedura endoscopica urgente che consente di evitare l’impattamento ed eventauli danni agli organi da parte del corpo estraneo se questo non transita naturalmente attraverso il tubo gastroenterico.
La video capsula endoscopica è un dispositivo che permette la visualizzazione del tratto gastrointestinale
trasmettendo le immagini dalla capsula ingerita ad un registratore di dati indossato dal paziente stesso.
Questo esame è particolarmente utile per diagnosticare malattie del piccolo intestino che è un tratto del
nostro tubo digerente difficilmente esplorabile con altre metodiche.
E’ necessario il digiuno
da almeno 12 ore prima dell'esecuzione dell'esame e, qualche giorno prima dello stesso, viene fornita al paziente una lista delle indicazioni complete da seguire prima e dopo l’ingestione della video capsula.