Per "sorveglianza di popolazione" sulla salute si intende una raccolta continua e sistematica di dati finalizzata a progettare, realizzare e valutare interventi di salute pubblica. Punto centrale è la diffusione delle informazioni raccolte non solo ai decisori ma anche a tutta la cittadinanza.
Il cambiamento culturale che sta alla base di PASSI è quello di affiancare ai sistemi che misurano la quantità e la qualità delle prestazioni sanitarie un sistema che ascolta i bisogni di salute direttamente dalla gente.
Il valore della sorveglianza continua quindi è quella di descrivere i fenomeni in un arco temporale cogliendo quindi le modifiche dei fattori di rischio o delle azioni preventive. In sostanza se gli studi trasversali scattano una "fotografia" di un fenomeno di salute le sorveglianze restituiscono un "filmato".
Le informazioni raccolte sono indispensabili per la programmazione e la valutazione di azioni mirate alla prevenzione di importanti malattie croniche (es. tumori, malattie cardiovascolari, obesità) e alla promozione di uno stile di vita sano, in coerenza con tutta la pianificazione della salute: da quella nazionale, come il Piano Sanitario Nazionale e il Piano Nazionale della Prevenzione, a quella regionale come i Piani Regionali di Prevenzione e i Piani di zona per la salute e il benessere sociale.
In particolare, il Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012 dell'Emilia-Romagna e la sua proroga al 31/12/2013 assegnavano alle sorveglianze di popolazione un fondamentale ruolo di supporto alle azioni del Piano stesso.
Anche il successivo Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018 inserisce le sorveglianze tra le azioni di supporto ai programmi di Sanità Pubblica, prevendendo un consolidamento di PASSI e vincolandola strettamente alla programmazione regionale e aziendale per monitorare i principali fattori di rischio comportamentali e la diffusione delle misure di prevenzione nella popolazione adulta.
PASSI inoltre è in sintonia le azioni del Programma nazionale Guadagnare Salute e localmente con il Programma Promozione Salute.
PASSI ha preso avvio nel 2007 su richiesta del Ministero della Salute e delle Regioni ed è coordinato, a livello centrale, dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e, nella Regione Emilia-Romagna, dalla Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali, Servizio Sanità Pubblica. E' stato il capostipite di una famiglia di sorveglianze di salute che comprende: PASSI d'Argento (65 anni e oltre), OKkio alla salute (8 anni) e HBSC (11, 13 e 15 anni).
A PASSI aderiscono tutte le regioni e la quasi totalità delle ASL italiane. In Emilia-Romagna tutte le AUSL partecipano al sistema di monitoraggio fin dalle indagini trasversali del 2005 e 2006 che hanno preceduto la messa a regime della sorveglianza.
In provincia di Modena il campione intervistato ogni anno permette di ottenere informazioni affidabili a livello dell'intero territorio provinciale, di tre aree geografiche (nord, centro e sud) e dei Distretti di Mirandola e Castelfranco Emilia, che sono stati oggetto di due sovracampionamenti rispettivamente per i periodi 2007-2010 e 2010-2013. Attualmente è in corso un ulteriore approfondimento sul Distretto di Pavullo nel Frignano iniziato nel 2012.
La tutela della privacy è un elemento fondamentale di PASSI: i dati tratti dalle interviste vengono trasferiti in un archivio centralizzato senza gli identificativi (cognome, nome, codice fiscale) e sono analizzati aggregandoli a quelli di tutti gli altri intervistati.
I cittadini selezionati vengono preventivamente avvisati dall'Azienda USL Modena tramite una lettera personale informativa, così come i loro Medici di Medicina Generale. Inoltre, ai Sindaci di tutti i comuni della provincia e all'Ordine provinciale dei Medici Chirurghi sono state comunicate finalità e modi di effettuazione dell'indagine.