La Poliomielite è una malattia altamente contagiosa causata da un virus che invade il sistema nervoso e può causare una paralisi grave. Il virus viene trasmesso tramite alimenti e bevande contaminati, si moltiplica a livello intestinale e viene eliminato quindi con le feci determinando un inquinamento delle reti fognarie ed ambientale che, in condizioni igienico-sanitarie e socio-economiche scadenti, può favorirne la diffusione.
Maggiormente a rischio di dispersione del virus sono i cosiddetti "portatori sani", ossia persone che non manifestano alcun sintomo di malattia, albergano il virus nel proprio intestino e lo diffondono nell'ambiente con le feci. Maggiormente vulnerabili sono i bambini specie sotto i cinque anni, ma può colpire soggetti di qualsiasi.
Le Mappe sottostanti sono tratte da: http://www.polioeradication.org
Nella newsletter n° 11 del febbraio 2012 si metteva in evidenza come la Global Polio Eradication Iniziative ha consentito di ridurre di oltre il 99% i casi di Poliomielite nel mondo rispetto al 1988.
Ciò ha comportato anche l'assenza di nuovi casi di Poliomielite in India nell'anno 2011.
Due eventi segnalati all'OMS hanno richiamato l'attenzione delle Autorità Sanitarie Mondiali e Nazionali sul rischio di diffusione internazionale della Poliomielite che rappresenta, per le conseguenze paralitiche, un'emergenza di sanità pubblica globale.
Il primo evento è stato segnalato dalle Autorità Sanitarie del Niger il 3 gennaio del 2013 riguardante un caso di poliomielite da poliovirus selvaggio di tipo 1 (WPV1) verificatosi nella regione di Tahona.
Esso rappresenta il primo nuovo caso di poliomielite dal dicembre 2011.
Ciò ha comportato in Niger la messa in atto, già in gennaio e febbraio, di campagne vaccinali dirette ad immunizzare cinque milioni di bambini ed ulteriori campagne di vaccinazioni antipolio sono previste a marzo.
Il sequenziamento genetico ha confermato che il virus è stato importato recentemente in Niger dalla Nigeria ove è documentata la diffusione e circolazione di WPV1 nello Stato di Kaduna confermando così il rischio di trasmissione a livello di internazionale di poliovirus selvaggio dal Nord della Nigeria (ove l'OMS stima alto il rischio di diffusione di tale virus) verso l'Africa Occidentale con la possibilità che tale rischio possa essere aggravato dall'ondata di flussi migratori provenienti dal Mali verso le regioni occidentali dell'Africa.
Per tali motivi sono state programmate campagne di vaccinazioni antipolio supplementari in tutti i Paesi dell'Africa Occidentale nei mesi di Aprile e Maggio 2013.
Pertanto l'OMS raccomanda che tutti i viaggiatori che si recano o provengono dal Niger siano sottoposti ad un adeguato ciclo di vaccinazione antipolio, così come per tutti i viaggiatori che si recano o ritornano da altri Paesi affetti da poliomielite.
Il secondo evento è stato segnalato all'OMS dalle Autorità Sanitarie dell'Egitto riguardante l'isolamento di Poliovirus selvaggio di tipo 1 (WPV1) da campioni effettuati in febbraio sulla rete fognaria di due grandi aree del Cairo, pur in assenza, al momento, di casi di malattie nelle persone.
Anche questi isolamenti, puramente ambientali e in assenza di casi di malattie nelle persone, hanno comportato in Egitto l'esecuzione di campagne di vaccinazione antipolio di rinforzo nelle due aree del Cairo dove sono avvenuti i ritrovamenti sui campioni fognari mentre da Aprile verranno effettuate a livello nazionale campagne di vaccinazioni antipolio di rinforzo con l'obiettivo di vaccinare dodici milioni di bambini.
In Egitto, comunque, non si verificano casi autoctoni di poliomielite dal 2004.
Il sequenziamento del genoma virale ha messo in evidenza come tali ceppi virali isolati dai campioni fognari siano strettamente correlati a quelli isolati in Pakistan, nella parte settentrionale della provincia di Sindh. E' infatti noto che il Pakistan, così come la Nigeria e l'Afganistan, siano Paesi in cui è diffusa la trasmissione autoctona di poliovirus selvaggio.
In seguito a questi due eventi segnalati, l'OMS rinforza le raccomandazioni per ridurre il rischio di infezioni da poliovirus nei viaggiatori internazionali con conseguente rischio di diffusione del virus in altre zone del mondo. E' necessario, pertanto, che tutti i viaggiatori internazionali si rivolgano ai nostri servizi per conoscere se il Paese in cui si recheranno è a rischio per l'infezione poliomielitica nel qual caso eseguire il ciclo vaccinale adeguato o il solo richiamo per proteggere se stessi dall'infezione evitando così di importare la malattia nel nostro Paese.
Si consiglia inoltre di mettere in atto corrette norme igieniche quali:
- lavarsi le mani con acqua e sapone o frizionarsi le mani con prodotti gel a base alcolica, dopo aver usato i servizi igienici, dopo il cambio di pannolini, dopo tosse e starnuti e comunque sempre prima di mangiare, bere o preparare cibi;
- consumare cibi cotti e serviti caldi e prodotti latteo-caseari pastorizzati;
mangiare frutta sbucciata personalmente;
- mangiare verdura lavata con acqua sicuramente potabile e successivamente cotta;
- bere solo acqua imbottigliata (o bollita) evitando acqua del rubinetto, di fontana e ghiaccio fatto con acqua non controllata.
Si riportano in calce indirizzi e numeri telefonici delle sedi presso le quali è possibile rivolgersi per informazioni personalizzate sui rischi sanitari legati ai viaggi e sulle misure per evitarli.
La consulenza è gratuita e si effettua su prenotazione telefonando direttamente ai seguenti numeri:
Ci scusiamo per il disagio
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