In Brasile, da dicembre 2016 è in corso un focolaio di febbre gialla che, come riportato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), ha coinvolto inizialmente 5 Stati: Minas Gerais, Espirito Santo, San Paolo, Bahia e Tocantins. Il 9 febbraio anche lo Stato di Rio Grande do Norte ha riportato il suo primo caso sospetto.
Al 22 febbraio 2017, sono stati segnalati in totale 1336 casi di infezione da febbre gialla (292 confermati, 920 sospetti, e 124 scartati). Il tasso di mortalità stimato è del 35% fra i casi confermati e del 12% fra i casi sospetti. Attualmente, la maggioranza (86%) dei casi confermati sono di sesso maschile, circa l'81% dei quali di età compresa fra 21 e 60 anni.
Tra il 1 dicembre 2016 e il 22 febbraio 2017, sono stati segnalati anche 883 casi in primati non umani, 341 dei quali sono stati confermati per febbre gialla.
Il ministero della Salute del Brasile ha organizzato una campagna di vaccinazione di massa ed ha potenziato le attività di controllo delle zanzare vettori nelle municipalità colpite, incluse misure di igiene ambientale per eliminare i siti dove si riproduce la zanzara Aedes aegypti e l'applicazione spaziale di insetticidi.
Il virus della febbre gialla viene trasmesso alle persone tramite la puntura di zanzare, principalmente Aedes aegypti, che in Brasile è maggiormente attiva da dicembre a luglio.
Un certo numero di infezioni sono inapparenti, mentre la malattia clinicamente manifesta può avere gravità variabile: da forme con sintomatologia molto lieve e non specifica, a forme gravi emorragiche, con elevata letalità.
L'incubazione è di 3-6 giorni, l'esordio è improvviso con febbre accompagnata da brividi, dolori muscolari diffusi, cefalea, senso di prostrazione, nausea e vomito.
Nella maggioranza dei casi dopo 4-5 giorni la malattia evolve spontaneamente verso la guarigione, in alcuni casi, invece, dopo una breve fase di miglioramento, compaiono o si accentuano le manifestazioni emorragiche a carico delle gengive, dell'apparato gastrointestinale (con sangue nelle feci o nel vomito) accompagnate da un ittero grave (per un danno importante del fegato) e da compromissione della funzione renale.
Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), i viaggiatori che intendono recarsi nelle aree a rischio di trasmissione della febbre gialla devono effettuare la vaccinazione almeno 10 giorni prima della partenza. Il vaccino può essere somministrato a partire dai 9 mesi di età e conferisce una protezione valida per tutta la vita.
In presenza di alcune condizioni, come deficit immunitari o altre condizioni debilitanti, fra cui un'età molto avanzata, il vaccino può essere controindicato (valutazione medica)
Attualmente, in Brasile, la vaccinazione contro la febbre gialla è raccomandata ai viaggiatori che intendono recarsi a:
Acre, Amapá, Amazonas, Distrito Federal (incluso la capitale Brasília), Goiás, Maranhão, Mato, Grosso, Mato Grosso do Sul, Minas Gerais, Pará, Rondônia, Roraima e Tocantins, e in aree specifiche dei seguenti stati:Bahia, Paraná, Piauí, Rio Grande do Sul, Santa Catarina e São Paulo
cascate di Iguazu e nelle aree rurali dello stato di Espírito Santo.
Indispensabile, inoltre, applicare le misure di protezione personale per evitare le punture di zanzara:
L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) consiglia inoltre di fare attenzione ai sintomi e i segni causati dalla febbre gialla e, se necessario, richiedere assistenza sanitaria durante il viaggio e al ritorno dalle aree a rischio.
Al momento l'Oms non raccomanda restrizioni a viaggi o a rotte commerciali.
Il Servizio Igiene Pubblica fornisce informazioni personalizzate sui rischi sanitari legati ai viaggi internazionali e sulle misure per evitarli nelle sedi riportate in tabella.
La consulenza è gratuita e si effettua su prenotazione telefonando direttamente ai seguenti numeri:
Ci scusiamo per il disagio
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