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Ospedale di Vignola, potenziata l’area di isolamento per i pazienti in attesa di diagnosi

La riorganizzazione comprende 13 posti letto isolati dedicati e il rafforzamento della protezione dei percorsi con il Punto medico avanzato e altre strutture mobili esterne

Potenziamento dell’area di isolamento per i pazienti in attesa di tampone, un’area con possibilità di monitoraggio per i ricoveri e integrazione delle competenze professionali mediche e infermieristiche tra le diverse équipe.

È il contributo, prezioso, che l’Ospedale di Vignola sta garantendo all’intera rete provinciale impegnata per fronteggiare l’emergenza coronavirus: la riorganizzazione della struttura, in continua evoluzione, prevede l’ampliamento fino a 13 posti letto per l’isolamento di pazienti in attesa di tampone, in un’area presidiata da medici internisti e anestesisti e personale infermieristico afferente a diverse équipe, per un pronto intervento nel caso in cui le condizioni di salute dovessero peggiorare repentinamente. L’area sarà funzionale anche al ricovero dei pazienti covid-19 positivi in attesa di centralizzazione o in osservazione in vista delle dimissioni e il conseguente isolamento domiciliare.

Tra le novità anche il rafforzamento della protezione dei percorsi interni, con l’attivazione, all’esterno dell’ospedale, di strutture mobili che affiancano il lavoro svolto dal Punto medico avanzato, migliorando così l’accoglienza e la gestione dei cittadini che si dovessero auto-presentare con sintomi collegabili al coronavirus.

La riorganizzazione investe anche il personale, con l’integrazione virtuosa delle competenze professionali mediche e infermieristiche tra le diverse équipe dell’Ospedale di Vignola.

“Ringrazio ancora una volta tutto il personale – sottolinea Federica Casoni, direttrice dell’Ospedale di Vignola –, che sta affrontando con professionalità e dedizione una situazione straordinaria. La formazione sul campo, con lo scambio di competenze, va a vantaggio sia degli operatori sanitari sia della gestione e dell’assistenza dei pazienti.

Un sentito ringraziamento anche ad aziende, associazioni e singoli cittadini del territorio che stanno supportando il nostro lavoro donando beni di consumo sanitario o denaro, risorse fondamentali in questo momento per contribuire ad assicurare un’assistenza sempre più di qualità”.

 
 

[24 marzo 2020]

Ultimo aggiornamento: 24 Marzo 2020