L’educazione tra pari (peer education) è una strategia educativa capace di attivare un processo naturale di passaggio di conoscenze, emozioni ed esperienze da parte di alcuni componenti di un gruppo ad altri membri di pari status.
Consente di attivare un proficuo processo di comunicazione tra i ragazzi, contraddistinto da un’intensa esperienza di condivisione.
Con tale metodologia, gli studenti oltre ad essere destinatari, diventano soggetti attivi della formazione, attraverso un percorso di sostegno e collaborazione degli adulti (insegnanti/operatori).
I professionisti dell'Azienda USL di Modena collaborano e supportano il personale docente per tutta la durata del progetto.
Il progetto prevede due fasi:
1) un percorso formativo destinato ad un gruppo di studenti della scuola (peer educator) individuati nelle classi terze e quarte il cui obiettivo è quello di renderli capaci di: stimolare discussioni, informare e favorire un confronto su comportamenti, atteggiamenti ed opinioni dei coetanei sui temi proposti;
2) un intervento da parte degli studenti formati rivolto alle classi seconde, con il coinvolgimento dei relativi docenti ed eventualmente degli operatori sanitari dello Spazio Giovani.
Il progetto nello specifico è articolato come segue:
• individuazione di un gruppo di studenti (peer) in ogni istituto scolastico, tramite autocandidatura e criteri da concordare con gli insegnanti;
• 4 incontri di formazione dei peer (2-3 ore ciascuno) condotti da una psicologa/o dedicato con l'intervento dei professionisti dello Spazio Giovani del Consultorio familiare (ostetrica, ginecologo, psicologo).
La consulenza prevede:
1) una breve progettazione congiunta tra docenti e professionisti di riferimento;
2) il sostegno ai docenti basato su incontri di confronto e verifica per facilitare la comunicazione tra adolescenti e insegnanti sulle tematiche/problematiche affrontate;
3) utilizzo di materiali dedicati sia in formato cartaceo che in formato digitale.
La verifica verrà realizzata attraverso:
• l’osservazione del livello di gradimento e coinvolgimento dei docenti aderenti al progetto;
• la somministrazione di un questionario di gradimento per operatori, docenti e studenti;
• un incontro di 2 ore, in orario scolastico, tenuto dai peer educator affiancati dal personale dello Spazio Giovani durante il quale i ragazzi possono proporre ai coetanei: attività sperimentali, materiale informativo utilizzato durante la formazione, elaborati creativi da loro ideati e prodotti (video – interviste – test ecc.);
• un incontro di confronto tra i peer, gli operatori ed i docenti sulle attività svolte, con l'obiettivo di comprendere sia la ricaduta formativa nel gruppo dei peer, sia quella sulla classe, individuando punti di forza e punti di debolezza dell'esperienza. Tale incontro è finalizzato anche a conoscere gli argomenti che hanno suscitato nei ragazzi maggiore interesse ed a raccogliere perplessità e dubbi ancora non chiariti sui temi trattati. Se necessario potrà essere organizzato un incontro supplementare per colmare ed approfondire gli argomenti risultati lacunosi.
La struttura del progetto potrà variare in funzione delle esigenze e delle caratteristiche specifiche di ciascuna scuola.
Il progetto si svolgerà in presenza. Solo per eventuali esigenze specifiche delle scuole si potrà valutare
l’opportunità di realizzarlo on-line o "mista".
Note
1) La metodologia peer rappresenta un patrimonio prezioso che la scuola può “spendere” su altri versanti (es. progetti su altre tematiche, progetti di accoglienza ai nuovi iscritti, ecc...) e gli studenti che partecipano alla formazione possono candidarsi per ulteriori progetti presenti nella scuola che prevedano il coinvolgimento di peer educators.
2) La formazione e l’attività svolte dai peer educators possono essere riconosciute loro in termini di crediti formativi.
Referente del progetto
Daniela Spettoli, Consultorio familiare dell'Azienda USL di Modena