Imponente stanziamento di mezzi e personale per l’assistenza ai feriti: 13 ambulanze, un mezzo di coordinamento, un’automedica e l’elicottero da Bologna. Allestito dall’AUSL un punto medico avanzato all’Ospedale di Mirandola per la gestione dell’emergenza
La chiamata di soccorso per l’incendio nella palazzina di via Roma a Mirandola è giunta alle 02,50 di oggi, 21 maggio 2019, alla Centrale operativa del 118 Emilia Est di Bologna.
Immediato l’invio dei primi mezzi di soccorso e il contatto con il coordinatore di guardia del Sistema di emergenza territoriale 118 dell’Azienda USL Modena, che ha attivato la procedura di maxi-emergenza. Si tratta di un percorso che viene messo in atto quando occorre prestare assistenza a un grande numero di persone coinvolte e che consente di allertare tutti i Pronto soccorso della provincia di Modena per l’eventuale accoglienza dei feriti. Tramite un messaggio di allerta è stato inoltre avvisato tutto il personale del Sistema di emergenza territoriale del 118 provinciale. È stato subito allertato anche il coordinamento ANPAS (Associazione Nazionale Pubblica Assistenza) e Croce Rossa Italiana per l’attivazione dei mezzi del volontariato a supporto del 118: nelle situazioni di maxi-emergenza, infatti, è fondamentale l’apporto del volontariato per l’assistenza e il trasporto di un grande numero di feriti.
Nel totale, sono state 13 le ambulanze coinvolte nell’operazione, a cui si aggiunge un’automedica dell’Azienda USL, l’elisoccorso inviato da Bologna e il mezzo di coordinamento del 118 dell’AUSL di Modena. Avvisate nella notte anche la Protezione civile e la Prefettura per un primo aggiornamento sull’evento.
Per una gestione ottimale dell’emergenza, l’organizzazione del 118 ha disposto la presenza di un coordinatore operativo sul luogo dell’evento, di uno in Pronto Soccorso a Mirandola, e uno presso la sede del servizio emergenza territoriale 118 a Modena. In Pronto Soccorso a Mirandola per il coordinamento in loco delle operazioni è presente il direttore del Dipartimento interaziendale di emergenza-urgenza, il dottor Stefano Toscani.
Risultano 22 persone coinvolte: tra esse vi sono due decessi.
Tutti i feriti sono stati assistiti in prima istanza all’Ospedale di Mirandola, ad eccezione di un paziente immediatamente trasportato all’Ospedale di Ravenna con l’elisoccorso per la terapia iperbarica; attualmente in gravi condizioni, la prognosi è riservata. Sono stati trasferiti da Mirandola per l’Ospedale di Fidenza per la terapia iperbarica tre pazienti tra cui un minore (accompagnato dalla madre dentro la camera iperbarica); di essi una donna è in condizioni gravi.
In tutto sono sei i minori coinvolti: tre sono stati trasferiti in Pediatria all’Ospedale di Carpi e due sono tuttora in osservazione breve intensiva a Mirandola, nessuno al momento versa in pericolo di vita.
Dei pazienti che sono stati successivamente assistiti al Ps di Mirandola, nessuno è in pericolo di vita e alcuni sono già in dimissione.
Seguiranno aggiornamenti.
[21 maggio 2019]