Nonantola nella rete delle Città amiche delle persone con demenza, l’assessore regionale Donini: “Fondamentale fare rete”

Oggi pomeriggio l’incontro pubblico dedicato al percorso di inclusione delle persone affette dalla malattia e le loro famiglie

Anche Nonantola è “Comunità Amica delle persone con Demenza” e si aggiunge così agli altri Comuni della provincia che sono già entrati nella rete dell’iniziativa sociale: Formigine (il primo nel 2019), Mirandola, Maranello, San Prospero, Modena e San Felice. Del progetto si è parlato oggi pomeriggio, giovedì 2 marzo, nel corso dell’incontro “Dallo spazio privato a quello pubblico: verso un paese inclusivo”, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, dell’Assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini.

 

La città amica delle persone con demenza è una comunità che sa includere le persone con declino cognitivo per conoscerle, accoglierle e sostenerle. Nascono da questa adesione una serie di progettualità sul territorio che coinvolgeranno nei prossimi mesi e anni, anche a Nonantola, gli enti locali in stretta sinergia con l’azienda sanitaria e la popolazione. L’obiettivo, come ricordato nel corso dell’appuntamento odierno dai vari relatori, è avviare un processo di cambiamento sociale che renda la città – con i suoi spazi, le sue iniziative le sue relazioni sociali – pienamente fruibile anche dalle persone con demenza evitando esclusione e isolamento, aiutandole inoltre a mantenere le autonomie residue.

Nel 2022 nel Distretto di Castelfranco (di cui fa parte Nonantola) sono seguite oltre 1000 persone con demenza. I nuovi casi segnalati nel 2022 sono stati 281, in aumento rispetto al 2021. Aderendo al progetto di “Comunità Amica delle persone con Demenza”, Nonantola ha costituito nei mesi scorsi un tavolo promotore composto da rappresentanti del Comune, dell’Azienda USL di Modena, dei Medici di medicina generale e dell’associazione dei familiari e dei pazienti ‘GP Vecchi’.

sala 1000

 

Tra i temi affrontati nell’incontro di oggi pomeriggio, oltre a una riflessione sui servizi di presa in carico del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze dell’Azienda USL di Modena e di come Nonantola si sta preparando a trasformarsi in una città ancora più inclusiva, vi è la riorganizzazione degli spazi domestici per accogliere i familiari affetti dalla malattia. L’argomento0 è al centro del libro ‘Una casa su misura’ di Devis Trioschi, Terapista Occupazionale presso il Centro per i Disturbi Cognitivi e Demenze di Castelfranco Emilia. Il volume fornisce una cultura di base sulle possibilità di intervento domestico (strategie, soluzioni strutturali e ausili) per incrementare l’autonomia e migliorare l’assistenza delle persone con disabilità, sia con problematiche motorie che cognitive.

gruppo relatori 1000

 

“L’iniziativa del comune di Nonantola ci ricorda ancora una volta quanto sia fondamentale fare rete per supportare le persone con demenza – afferma Raffaele Donini, Assessore regionale alle Politiche per la Salute -. Ed è una rete che, come regione, continuiamo a supportare attraverso i centri per i disturbi cognitivi e le demenze, i nuclei residenziali nelle CRA per l’assistenza temporanea alle persone con demenza e i Centri diurni Alzheimer, stanziando circa 1,7 milioni l’anno per la formazione dei familiari, per i gruppi di sostegno, per la promozione dei Caffè Alzheimer e per il supporto ai Centri di incontro.

E’ centrale, come sappiamo, la figura dei caregiver, per i quali – data la delicatezza e il grande impegno che il loro ruolo richiede – assicuriamo quasi 9mila interventi psicologici di sostegno ogni anno. Le associazioni dei familiari, in rete con le istituzioni, hanno continuato a svolgere attività di sostegno da remoto e a domicilio per le persone con demenza e i loro familiari anche durante il Covid. Su questo la Regione si è impegnata a sostenerle non solo utilizzando i finanziamenti del Fondo regionale per la non autosufficienza (Frna), ma anche e soprattutto quelli destinati a progetti sul caregiver.

“La comunità di Nonantola si è distinta anche in passato per la propria capacità di accoglienza e cura nei confronti dei soggetti più deboli e bisognosi di aiuto – afferma Federica Nannetti, sindaca di Nonantola -. Forti di questa nostra storia, oggi ci apprestiamo con la stessa convinzione ed impegno ad  nuova sfida: sensibilizzare, formare e coinvolgere singoli cittadini,  servizi pubblici, associazioni, attività commerciali, forze  dell’ordine affinché, con nuove conoscenze, strategie relazionali,  piccoli progetti possiamo costruire un paese sempre più inclusivo e sicuro per le persone affette da demenza ed i loro familiari”.

“Diventare Comunità Amica della Demenza significa prima di tutto sostenere le famiglie e rendere consapevoli tutti che l’Alzheimer non è un tabù, ma una situazione con la quale si può e si deve convivere per il bene delle persone colpite e dei loro cari – aggiunge Anna Maria Petrini, Direttrice Generale dell’Azienda USL di Modena -. Creare uno spazio urbano in cui attività e persone con demenza convivono serenamente è un segnale di comprensione e amore a cui va ad aggiungersi il prezioso lavoro dell’azienda sanitaria e dei suoi servizi di presa in carico, da sempre un supporto quotidiano per le famiglie”.

Assessore Raffaele Donini 1000

 

[2 marzo 2023]

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