Ospedale di Vignola, attivata la nuova TAC

La strumentazione all’avanguardia da 128 strati del valore di 600mila euro permette di ridurre, rispetto a strumenti di precedente generazione, la dose di radiazioni ionizzanti somministrata ai pazienti. È stata acquistata grazie alle donazioni Covid di privati e aziende del territorio, tra cui Ferrari Spa

Una nuova strumentazione per assistere in maniera ancora più performante i pazienti. È stata inaugurata oggi all’Ospedale di Vignola la nuova TAC di ultima generazione a disposizione del Servizio di Radiologia diretto dalla dottoressa Rita Cella, che va ad arricchire e migliorare l’offerta di tecnologia diagnostica del Distretto vignolese.

 

La nuova TAC a 128 strati, del valore di 600mila euro, è entrata in funzione dopo l’adeguamento dei locali e degli impianti, l’installazione, il collaudo e la necessaria formazione del personale sanitario. L’acquisto dell’apparecchiatura è stato possibile grazie ai fondi delle donazioni Covid, giunti da diversi privati, associazioni e aziende del territorio, tra cui Ferrari Spa. Alla presentazione della TAC erano presenti il sindaco di Vignola Emilia Muratori; il Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena Antonio Brambilla; la Direttrice del Distretto e Responsabile della Direzione Sanitaria dell’Ospedale di Vignola Federica Casoni; il Direttore dell’Unità di Radiologia Rita Cella; il Capo Dipartimento di Radiologia per Immagini Pietro Torricelli; e Piero Ferrari, figlio di Enzo e vicepresidente del Gruppo Ferrari in rappresentanza dell’azienda.

Nel 2021, malgrado l’emergenza Covid, l’Unità Operativa di Radiologia dell’Ospedale di Vignola ha effettuato circa 8mila prestazioni (mille in più del 2020) garantite da una TAC provvisoria che ha assicurato gli stessi percorsi assistenziali ai pazienti.

20220209 110308 1000

 

La nuova strumentazione è dotata di 128 strati di acquisizione ed algoritmi che permettono di ridurre la dose di radiazioni ionizzanti somministrata al paziente rispetto alle strumentazioni di precedente generazione.

La TAC vanta software di elaborazione per le indagini radiologiche total body, ma anche per quelle neuroradiologiche, oltre all’aumentata portata del lettino la rende idonea anche per il trattamento dei grandi obesi.

“Siamo molto soddisfatti che l’Ospedale di Vignola, e quindi tutti i cittadini del Distretto, possano avere a disposizione una strumentazione diagnostica così all’avanguardia – afferma il sindaco di Vignola, Emilia Muratori –. Se qualcosa ci ha insegnato questa pandemia, infatti, è l’importanza della sanità pubblica e dei servizi di prossimità. Rinnovare le apparecchiature diagnostiche significa continuare a investire sull’Ospedale di Vignola, punto di riferimento per un’ampia comunità di cittadini che può continuare a contare su servizi tecnologicamente rinnovati e personale preparato vicini al loro domicilio”

“Questa nuova acquisizione – sottolinea Antonio Brambilla, Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena – si inserisce nel piano di ammodernamento e potenziamento delle tecnologie diagnostiche della nostra provincia, per migliorare l’offerta di prestazioni sia verso chi viene ricoverato, sia verso i cittadini che necessitano di esami radiologici. Un ringraziamento anche al personale, che è il vero motore del reparto di Radiologia, così come di tutto l’Ospedale. Finalmente possiamo tornare a parlare di come potenziare la nostra rete sanitaria, nella speranza di poter costruire la nuova assistenza post covid, mantenendo un alto livello di qualità nell’offerta di prestazioni”

“L’attivazione della nuova TAC è motivo di grande soddisfazione per tutti gli operatori sanitari dell’Ospedale che ora possono garantire prestazioni ancora più performanti – dichiara il Direttore dell’Unità di Radiologia, Rita Cella -. È doveroso un ringraziamento a tutti i donatori; alla Direzione Aziendale; al Capo Dipartimento di Diagnostica per Immagini professor Pietro Torricelli; al Direttore dell’Ospedale Federica Casoni; all’Ingegneria Clinica; ai professionisti della Fisica Medica; all’ufficio della radioprotezione e a tutti i servizi dell’attività tecnica, nonché al personale del reparto di Radiologia, che si sono prodigati per la piena riuscita, nei tempi previsti, dell’avvio dell’apparecchiatura. Nell’ultimo anno il numero di prestazioni effettuate dal servizio è ulteriormente aumentato e questo è frutto di un grande lavoro di squadra, che migliorerà ulteriormente con la nuova Tac”.

20220209 104955 1000

 

[9 febbraio 2022]

Questa pagina ti è stata utile? Hai trovato le informazioni che cercavi?

Grazie per il feedback!

feedback
Seleziona un'opzione
Commento
Compila questo campo