Parrucche per le pazienti oncologiche, online il modulo di richiesta del contributo

Il contributo per l’acquisto, fino a un massimo di 400 euro, è a carico del Servizio sanitario regionale

È disponibile online, alla pagina dedicata del portale dell’Azienda USL di Modena, il modulo di richiesta del contributo per l’acquisto di una parrucca a favore delle pazienti oncologiche. Il contributo, fino a 400 euro (una tantum), è riconosciuto dal Servizio sanitario regionale e può essere erogato a ogni paziente oncologica che, dall’1 settembre 2019 in poi, abbia acquistato o acquisterà una parrucca. Il modulo, debitamente compilato, può essere presentato di persona presso la sede dell’Assistenza protesica e integrativa del distretto sanitario di residenza (qui l’elenco delle sedi) o inviato per posta elettronica ordinaria o certificata, all’indirizzo sportelloonline@pec.ausl.mo.it.

L’erogazione del contributo è stata disposta dalla Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, che ha deciso così di essere a fianco delle donne che attraversano questa difficile fase della loro vita: perdere i capelli durante le cure antitumorali significa aggiungere sofferenza a un dolore già immenso e accrescere la propria fragilità, l’emotività, il disagio nel rapporto con gli altri. Del contributo possono beneficiare le donne in cura residenti in Emilia-Romagna dove, quest’anno, sono circa 3.400 le pazienti oncologiche con possibile alopecia (perdita di capelli) da chemio o radioterapia.

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“Avevamo preso un impegno un paio di mesi fa e lo abbiamo mantenuto, condividendo una richiesta che non aveva bisogno di tante spiegazioni visto l’obiettivo: mantenere un’identità propria e non obbligata dallo stato di salute”, ha sottolineato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ricordando l’incontro, lo scorso 31 maggio, nel quale gli venne consegnato l’appello sostenuto da 3mila firme con la richiesta di contributi per l’acquisto delle parrucche da parte di pazienti oncologiche. Incontro, negli uffici della Giunta, che ebbe direttamente con Odette Piola, promotrice della petizione. “Questo – ha aggiunto il presidente – vuole essere un segno di attenzione e di sensibilità, un aiuto per migliorare la qualità della vita delle pazienti. Per accompagnarle in un percorso che ovviamente auspichiamo sia di superamento della malattia”.
“La qualità delle cure, a cui noi teniamo moltissimo, passa anche attraverso misure come queste – ha ricordato Sergio Venturi, assessore regionale alle Politiche per la salute -. Non stiamo parlando di una questione puramente estetica, anzi: è noto a tutti come l’alopecia, che si verifica in seguito a trattamenti di radio o chemioterapia, rappresenti un elemento di fragilità, un aggravio non solo nell’elaborazione personale della malattia ma soprattutto nei suoi aspetti interpersonali e relazionali”.

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Il contributo: come funziona

Il contributo, totalmente a carico del Servizio sanitario regionale, è assegnato una tantum, fino a un massimo di 400 euro, indipendentemente dall’Isee e dalla situazione reddituale della paziente. Le richieste devono essere indirizzate all’Azienda Usl di residenza, attraverso il modulo disponibile. Nella domanda occorre semplicemente allegare, oltre alla fotocopia della tessera sanitaria e del documento di identità, il certificato che attesti la patologia neoplastica e l’alopecia verificatasi in seguito a trattamenti radioterapici o chemioterapici, la ricevuta di avvenuto pagamento per l’acquisto della parrucca (fattura o scontrino recante il codice fiscale della paziente che presenta la domanda), purché avvenuto dal primo settembre in poi. È l’Azienda Usl, una volta verificata la regolarità della documentazione presentata, ad accogliere le domande e a concedere il contributo richiesto, rendicontando alla Direzione generale dell’assessorato.

 

[3 ottobre 2019]

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