Il peso corporeo rappresenta il risultato misurabile del bilancio energetico tra quanta energia introduciamo e quanta ne consumiamo.
L’energia che introduciamo con l’alimentazione viene usata soprattutto per il mantenimento delle funzioni vitali in condizioni di riposo (metabolismo basale), poi per l’attività fisica e in parte minore per la digestione e l’assorbimento dei nutrienti:
- se si introduce più energia di quanto se ne consuma, l’eccesso verrà immagazzinato sotto forma di grasso (soprattutto nel tessuto adiposo) con conseguente aumento di peso. L’eccessivo incremento ponderale (cioè sovrappeso e obesità) favorisce l’insorgere di malattie cardiovascolari, epatiche, respiratorie e osteoarticolari oltre che diabete, ipertensione e alcuni tipi di cancro. Il rischio è tanto maggiore quanto è il grasso in eccesso, specialmente se si tratta di grasso viscerale, ovvero depositato a livello della zona addominale
- se si introduce meno energia di quanta se ne consuma, il corpo utilizzerà le proprie riserve per soddisfare le richieste energetiche. E se queste riserve sono estremamente ridotte, l’organismo intacca muscoli e organi interni per far fronte alle richieste energetiche, portando a diversi squilibri come quello a livello metabolico, endocrino, riproduttivo, osseo, mentale e immunitario

Indice di massa corporea (BMI)
Per avere un buono stato di salute è necessario mantenere il peso nella norma e per capire se il proprio peso rientra nei limiti della normalità, si può calcolare il proprio indice di massa corporea (BMI), cioè il rapporto tra peso in kg e il quadrato dell’altezza, misurata in metri. Il valore ottenuto ci permette di definire lo stato ponderale del soggetto adulto.

Questo indice, però, non tiene in considerazione la composizione corporea individuale, come ad esempio la ripartizione di massa magra e massa grassa, e può classificare in modo scorretto alcune categorie di persone. L’indice BMI deve essere utilizzato con cautela per la valutazione dello stato ponderale nel caso di donne in gravidanza e in allattamento, di anziani, di persone molto alte o molto basse. Perciò, insieme al BMI, viene misurata spesso anche la circonferenza vita, che indica la quantità e la distribuzione del grasso viscerale:
- per gli adulti, valori superiori a 102 cm nei maschi e 88 cm nelle femmine sono fortemente associati alle patologie già sopra citate
- nei bambini e negli adolescenti il BMI si calcola con la stessa formula usata per gli adulti, ma i valori di riferimento variano con l’età e il sesso e devono essere confrontati con apposite curve di crescita ponderale, riferite a peso, altezza e BMI.
E’ fondamentale curare la propria salute a partire dal peso corporeo per evitare il sovrappeso e l’obesità.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito l’incremento esponenziale dei casi di obesità come una “epidemia globale”, che costituisce uno dei principali problemi di salute pubblica mondiale. Seguire una sana alimentazione, mantenere un peso corporeo adeguato e rimanere fisicamente attivi costituiscono una valida soluzione per contrastala.
I benefici dell’attività fisica regolare
- incrementa il dispendio energetico, sia durante l’attività fisica che a riposo, grazie all’aumento delle fibre muscolari che consumano energia
- favorisce il rafforzamento dei sistemi scheletrico, muscolare e immunitario
- aiuta a prevenire malattie cardiovascolari, osteoarticolari, diabete e alcuni tipi di cancro
- favorisce la riduzione di ansia e depressione
Per ottenere tutti questi benefici, basta fare attività fisica non strutturata come ad esempio camminare, andare in bici, portare a spasso il cane e praticare sport (jogging, palestra, nuoto etc.) in maniera costante.
Agli adulti si raccomanda almeno 2 ore e mezza a settimana di esercizio moderato (es. camminata a passo sostenuto) oppure 1 ora e un quarto a settimana di esercizio vigoroso (es. jogging) combinate ad esercizi di rafforzamento muscolare almeno 2 volte a settimana.
Se non si è abituati a fare attività fisica e sport, si può cominciare con passeggiate di 10 minuti per poi aumentare gradualmente il tempo e, successivamente, aggiungere esercizi di forza muscolare.

