L’educazione tra pari (peer education) è una strategia educativa capace di attivare un processo naturale di passaggio di conoscenze, emozioni ed esperienze da parte di alcune componenti di un gruppo ad altri membri di pari status. E’ promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) tra le buone pratiche per promuovere tra gli adolescenti la capacità di prendersi cura di sé e della propria salute, di provata efficacia nell’ambito dell’affettività e sessualità.
Con tale metodologia gli studenti, oltre ad essere destinatari dell’intervento, ne diventano anche soggetti attivi, attraverso un percorso di formazione, sostegno e collaborazione con gli adulti di riferimento del progetto (insegnanti ed operatori).
Rivolto a:
- studenti delle 2° classi e ai peer educatore delle 3° e 4° classi delle scuole secondarie di II grado della provincia di Modena, con il coinvolgimento degli insegnanti
Obiettivi:
- far acquisire ai ragazzi conoscenze e competenze sui temi legati alla salute riproduttiva e all’educazione sentimentale e affettiva: il corpo, le emozioni, le relazioni, la relazione di coppia (innamoramento, amore, sessualità), la preservazione della fertilità, i sani stili di vita, la contraccezione e le malattie sessualmente trasmissibili;
- prevenire la violenza di genere: assertività, consenso e approccio positivo alle relazioni affettive e alla sessualità, rispettose di sé e degli altri, dei diritti umani e della parità, libere da discriminazioni e violenza;
- facilitare nei ragazzi la riflessione su tali tematiche all’interno di un confronto di gruppo, per promuovere pensiero critico e scelte consapevoli e responsabili per la promozione della salute e per adottare sani stili di vita;
- potenziare nei peer educator risorse personali ed autostima e sviluppare le loro competenze comunicative e socio-relazionali;
- fornire ai peer educator strumenti e supervisione per facilitare la progettazione e la realizzazione dell’intervento in classe, in integrazione con le attività di educazione alla salute svolte dagli insegnanti;
- promuovere la conoscenza e l’uso dei servizi sanitari dedicati agli adolescenti.
Metodologia di svolgimento:
I professionisti dell’Azienda USL di Modena collaborano e supportano il personale docente per tutta la durata del progetto.
Il progetto prevede due fasi:
1) un percorso formativo destinato ad un gruppo di studenti della scuola (peer educator) individuati nelle classi terze e quarte il cui obiettivo è quello di renderli capaci di: stimolare discussioni, informare e favorire un confronto su comportamenti, atteggiamenti ed opinioni dei coetanei sui temi proposti, raccogliere temi o domande da approfondire eventualmente con gli esperti;
2) un intervento rivolto alle classi seconde, da parte degli studenti formati in collaborazione i docenti e i professionisti dello Spazio giovani.
Il progetto nello specifico è articolato come segue:
- breve progettazione congiunta tra docenti e professionisti di riferimento;
- individuazione di un gruppo di studenti (peer) in ogni istituto scolastico, tramite autocandidatura e criteri da concordare con gli insegnanti;
- 10 o 12 ore di formazione dei peer, suddivise in diversi incontri, condotte da una psicologa o da uno psicologo e con l’intervento dei professionisti dello Spazio giovani (ostetrica, ginecologo, psicologo, andrologo e dietista);
- un incontro di 2 ore, in orario scolastico, tenuto dai peer educator e concordato con i docenti e gli operatori Spazio giovani, durante il quale i ragazzi propongono ai coetanei stimoli di discussione anche attraverso attivazioni, materiale informativo dedicato, elaborati creativi da loro ideati e prodotti e raccolgono domande da approfondire;
- incontro conclusivo per le classi seconde condotto dagli operatori sanitari.
La verifica verrà realizzata attraverso:
- la somministrazione di un questionario di gradimento per operatori, docenti e studenti;
- un incontro di confronto tra i peer, gli operatori ed i docenti sulle attività svolte, con l’obiettivo di comprendere sia la ricaduta formativa nel gruppo dei peer, sia quella sulla classe, individuando punti di forza e punti di debolezza dell’esperienza.
Tale incontro è finalizzato anche a conoscere gli argomenti che hanno suscitato nei ragazzi maggiore interesse ed a raccogliere perplessità e dubbi ancora non chiariti sui temi trattati. Se necessario potrà essere organizzato un incontro supplementare per colmare ed approfondire gli argomenti risultati lacunosi.
Il progetto si svolge in presenza.
Note:
- La struttura del progetto potrà variare in funzione delle esigenze e delle caratteristiche specifiche di ciascuna scuola.
- Insieme ai ragazzi e ai docenti si potranno costruire percorsi di peer education su un focus tematico individuato tra i temi affettivo-sessuali sopra indicati.
- La metodologia peer rappresenta un patrimonio prezioso che la scuola può “spendere” su altri versanti (es. progetti su altre tematiche, progetti di accoglienza ai nuovi iscritti, etc.) e gli studenti che partecipano alla formazione possono candidarsi per ulteriori progetti presenti nella scuola che prevedano il coinvolgimento di peer educator.
- La formazione e l’attività svolte dai peer educator possono essere riconosciute loro in termini di crediti formativi.
Referente del progetto
Daniela Spettoli, Consultorio familiare dell’Azienda USL di Modena