Sistema per la segnalazioni condotte illecite (whistleblower)

Il sistema è indirizzato a coloro (c.d. whistleblowers) che intendono segnalare all'Azienda AUSL  comportamenti, atti od omissioni che ledono l'interesse pubblico o l'integrità dell'Azienda stessa, appresi nell'ambito del contesto lavorativo.

Con l'introduzione del Decreto Legislativo n. 24 del 10/03/2023, pubblicato in GU n. 63 del 15/03/2023 e che avrà effetto dal 15 Luglio 2023, possono ricorrere alla procedura di segnalazione i dipendenti e coloro che a vario titolo prestano la propria attività presso l'Azienda USL o a favore della stessa: lavoratori autonomi, titolari di rapporti di collaborazione, lavoratori e collaboratori delle imprese fornitrici di beni o servizi o che realizzano opere in favore di terzi; liberi professionisti e  consulenti,  tirocinanti (retribuiti e non), volontari, etc.

Il sistema (aperto anche ai cittadini che intendono fare una segnalazione) utilizza la tecnologia opensource Globaleaks che è ritenuta dagli esperti fra le più efficaci a livello mondiale in termini di sicurezza e garantisce, tramite il ricorso a strumenti di crittografia, la riservatezza dell'identità della persona segnalante, della persona coinvolta, della persona menzionata nella segnalazione, nonché del contenuto della segnalazione e della relativa documentazione

 
 

Comunichiamo attraverso il "key code"

Registrando la segnalazione sul portale si otterrà un codice identificativo univoco di 16 cifre (key code)
Tale codice dovrà essere utilizzato per dialogare con il Responsabile per la Prevenzione della Corruzione aziendale in modo spersonalizzato attraverso il Canale del whistleblowing e per essere costantemente informati sullo stato di lavorazione della segnalazione inviata. 
Tale codice deve essere conservato con cura in quanto, in caso di smarrimento, non potrà essere recuperato o duplicato in alcun modo.

 

Segnalazione con modalità alternative al canale informatico

Le modalità alternative al canale informatico sono consigliabili in via subordinata alla piattaforma informatizzata. 

Le innovazioni introdotte con il Decreto Legislativo n. 24 del 10/03/2023 prevedono la possibilità di effettuare segnalazione con modalità scritte e orali.

La segnalazione scritta può essere effettuata utilizzando il modello predisposto in conformità all’allegato della delibera A.N.AC. n. 469 del 9/06/2021 disponibile in questa pagina.

Il modulo, debitamente compilato e firmato deve essere trasmesso al Responsabile per la Prevenzione della Corruzione dell'Ausl di Modena scegliendo tra uno dei seguenti canali:
> per posta elettronica certificata, inviandolo a rpct@pec.ausl.mo.it
> per posta ordinaria, indirizzandolo alla Direzione Generale dell'Ausl di Modena, Via San Giovanni del Cantone n.23 - 41121 Modena 
> di persona, consegnandolo direttamente al Responsabile per la Prevenzione della Corruzione;

Se si decide di inviare il modulo per posta ordinaria o di consegnarlo di persona, al fine di garantire la dovuta riservatezza, è necessario che il modulo sia inserito in busta chiusa indirizzata al "Responsabile della prevenzione della corruzione dell’Azienda USL di Modena”.
Inoltre sulla busta è necessario indicare "Riservata personale contiene Segnalazione whistleblower” o altre analoghe.
La stessa dicitura va indicata nell’oggetto quando la segnalazione viene trasmessa per posta elettronica certificata.

A tale riguardo, infatti, va evidenziato che i plichi privi della suddetta locuzione potrebbero essere trattati con modalità che vanificano le tutele previste dalla legge.

La  segnalazione orale avviene tramite linee telefoniche, sistemi di messaggistica  ovvero mediante un incontro diretto fissato entro un termine ragionevole , su richiesta della persona segnalante.
Il sistema è in fase di costruzione e, nella fase transitoria, colui che intende utilizzare tale canale deve fare riferimento diretto al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza  i cui recapiti sono: Tel. 059 435807 - Email: d.nenci@ausl.mo.it - PEC: rpct@pec.ausl.mo.it - indirizzo Direzione Generale dell'Ausl di Modena, Via San Giovanni del Cantone n.23 - 41121 Modena

Anche i canali di segnalazione scritti (diversi dalla piattaforma Whistleblower) o orali garantiscono,  se utilizzati nei termini precisati, la riservatezza dell'identità della persona segnalante, della persona coinvolta, della persona menzionata nella segnalazione, nonché del contenuto della segnalazione e della relativa documentazione.

 

Cosa si può fare

L'attività di vigilanza anticorruzione si svolge ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalla legge n. 190/2012, in un'ottica di prevenzione e non di repressione di singoli illeciti.
Il Responsabile per la Prevenzione della Corruzione aziendale, qualora ritenga la segnalazione fondata nei termini chiariti dalla Delibera A.N.AC. n. 469 del 9 giugno 2021 [Linee guida in materia di tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza in ragione di un rapporto di lavoro, ai sensi dell’art. 54- bis , del d.lgs. 165/2001], in un'ottica di prevenzione della corruzione, può disporre l'invio della segnalazione alle istituzioni competenti, quali ad esempio l'Autorità giudiziaria, l'Ispettorato per la Funzione Pubblica, la Corte dei Conti, la Guardia di Finanza.

 

Cosa non può fare

Il Responsabile per la Prevenzione della Corruzione aziendale:
NON tutela diritti e interessi individuali
Il canale del whistleblower non è una forma alternativa alle modalità previste dalle norme per raccogliere le segnalazioni di violazione di interessi di carattere personale o individuali ovvero che sono riconducibili a "contestazioni, rivendicazioni o richieste [...] a carattere personale del segnalante [...] che attengono esclusivamente ai propri rapporti individuali di lavoro o di impiego pubblico o [...] con le figure gerarchicamente sovraordinate"
e, pertanto,
NON può sostituirsi alle istituzioni competenti per materia
NON svolge attività di accertamento/soluzione di vicende soggettive e personali del segnalante, né può incidere, se non in via indiretta e mediata, sulle medesime
NON fornisce rappresentanza legale o consulenza al segnalante
NON si occupa delle segnalazioni provenienti da enti privati

 

Canale per le SEGNALAZIONI (con tecnologia Globaleaks)

Per una maggiore tutela è possibile usare Tor
A maggior tutela dell'identità del segnalante, l'applicazione è resa disponibile anche tramite rete TOR
Per accedere tramite rete TOR è necessario dotarsi di un apposito browser disponibile al seguente link https://www.torproject.org/projects/torbrowser.html.en 
La rete TOR garantisce, oltre alla tutela del contenuto della trasmissione, anche l'anonimato delle transazioni tra il segnalante e l'applicazione, rendendo impossibile per il destinatario avere traccia dell'indirizzo internet del mittente (per approfondimenti https://www.torproject.org/)

 

Tutela del segnalante

Misure: Obbligo di riservatezza
L'identità della persona segnalante e qualsiasi altra informazione da cui può evincersi, direttamente o indirettamente, tale identità non possono essere rivelate, senza il consenso espresso dello stesso. 
[Nell'ambito del procedimento penale, l'identità del segnalante è coperta dal segreto nei modi e nei limiti previsti dall'articolo 329 del codice di procedura penale.
Nell'ambito del procedimento dinanzi alla Corte dei conti, l'identità del segnalante non può essere rivelata fino alla chiusura della fase istruttoria.

Nell'ambito del procedimento disciplinare, l'identità della persona segnalante non può essere rivelata, ove la contestazione dell'addebito disciplinare sia fondata su accertamenti distinti e ulteriori rispetto alla segnalazione, anche se conseguenti alla stessa. Qualora la contestazione sia fondata, in tutto o in parte, sulla segnalazione e la conoscenza dell'identità della persona segnalante sia indispensabile per la difesa dell'incolpato, la segnalazione sarà utilizzabile ai fini del procedimento disciplinare solo in presenza del consenso espresso della persona segnalante alla rivelazione della propria identità.]
La segnalazione è sottratta al diritto di accesso agli atti previsto dalla legge 241/1990 e ss.mm.ii e di tutte le forme di accesso civico.

Misure: Divieto di ritorsione
Colui che segnala  (nelle modalità precisate in premessa) condotte illecite di cui è venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di lavoro è protetto da ritorsioni
Quindi non può essere demansionato, retrocesso, licenziato, trasferito, discriminato, intimidito o fatto oggetto di ostracismo, o sottoposto a misure disciplinari ad altra misura organizzativa avente effetti negativi, diretti o indiretti, sulle condizioni di lavoro etc. a causa della segnalazione.

Eccezioni
Le tutele citate non sono garantite e alla persona segnalante o denunciante è irrogata una sanzione disciplinare, quando è accertata, anche con sentenza di primo grado, la responsabilità penale della persona segnalante per i reati di diffamazione o di calunnia o comunque per i medesimi reati commessi con la denuncia all'autorità giudiziaria o contabile ovvero la sua responsabilità civile, per lo stesso titolo, nei casi di dolo o colpa grave.

 

Procedura aziendale whistleblowing valida fino al 14 Luglio 2023

 

Per informazioni:
Diego Nenci, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e Trasparenza
d.nenci@ausl.mo.it - 059 435 807

Ultimo aggiornamento: 24 Aprile 2023