Il vaccino contro il morbillo, la rosolia e la parotite (MPR) contiene nella stessa fiala i tre virus vivi e attenuati cioè virus indeboliti ma ugualmente in grado di stimolare le difese contro l’infezione.
Anche il vaccino contro la varicella (MPRV) è costituito da virus vivi e attenuati, incapaci di provocare la malattia, ma in grado di stimolare la produzione di anticorpi efficaci contro l’infezione.
Può essere somministrato da solo o combinato alla trivalente contro morbillo, parotite e rosolia.
In entrambi i casi le vaccinazioni sono gratuite per adulti e bambini.
La vaccinazione contro morbillo (nella formulazione trivalente MPR), eseguita in un soggetto suscettibile, cioè che non ha mai avuto la malattia, non è mai stato vaccinato, o non ha ricevuto un ciclo vaccinale completo di 2 dosi, entro 3 giorni dal contatto con un ammalato di morbillo, può proteggere dal contagio o far ammalare in forma più lieve.
La vaccinazione contro varicella, eseguita in un soggetto suscettibile (cioè che non ha mai avuto la malattia, non è mai stato vaccinato, o non ha ricevuto un ciclo vaccinale completo di 2 dosi) entro 5 giorni dal contatto con un ammalato di varicella, può proteggere dal contagio o far ammalare in forma più lieve.
Le malattie negli adulti, nei bambini e nelle donne in gravidanza: sintomi, trasmissione, complicanze e prevenzione
La rosolia è una malattia infettiva causata da un virus che può colpire sia adulti che bambini. Generalmente si manifesta con sintomi lievi (febbre non alta, ingrossamento delle ghiandole del collo, comparsa di macchioline rosee sulla pelle).
La rosolia nei bambini
Se contratta dopo la nascita, la rosolia, nella maggior parte dei casi è tanto lieve da passare inosservata. A volte si manifesta con febbre modesta, ingrossamento generalizzato delle ghiandole (linfonodi), soprattutto del collo e della nuca, e con la comparsa di macchioline rosee sulla pelle per una breve durata.
La rosolia negli adulti e nelle donne in gravidanza
Negli adulti la rosolia si presenta, in genere, come una malattia lieve con un decorso benigno.
E’ una malattia molto pericolosa se contratta dalla donna in gravidanza poiché il virus è in grado di superare la placenta e raggiungere il feto provocandogli gravi anomalie congenite, come difetti della vista, sordità, malformazioni cardiache, ritardo mentale, danni epatici e splenici.
Il virus può inoltre provocare aborto spontaneo o morte intrauterina.
Il rischio di infezione del feto, così come le possibili conseguenze della malattia, sono strettamente connessi al momento in cui la gestante si infetta: se la rosolia viene contratta durante le prime 10 settimane di gravidanza, il rischio di danni al feto può raggiungere l’85 – 90%.
Per sapere se si ha avuto la rosolia basta eseguire un esame del sangue gratuito, il Rubeo-test, che quantifica gli anticorpi specifici per la rosolia poiché gli stessi sintomi possono essere causati anche da altri virus.
La vaccinazione è controindicata durante la gravidanza. Le donne in età fertile dovrebbero vaccinarsi almeno un mese prima di un eventuale concepimento oppure dovrebbero vaccinarsi solo dopo il parto.
Il morbillo è una malattia virale molto contagiosa, che può colpire sia adulti che bambini, e si trasmette per via aerea attraverso le secrezioni di naso, bocca e gola.
I sintomi sono febbre alta, tosse insistente, secrezioni dal naso, congiuntivite ed esantema, cioè con la comparsa di macchioline rosa sulla pelle.
Per effettuare la diagnosi di morbillo, per il medico/pediatra è generalmente sufficiente effettuare una valutazione delle eruzioni cutanee tipiche della malattia o dei piccoli puntini bianchi presenti all’interno delle guance.
La malattia può avere delle complicanze come diarrea, otite, polmonite, disturbi neurologici tra cui convulsioni, trombocitopenia (cioè una drastica riduzione del numero di piastrine con conseguenti emorragie), cheratite ed encefalite. Quest’ultima, in particolare, può provocare danni permanenti come sordità o ritardo mentale. La morte per morbillo è eccezionale, ma non impossibile. Molto raramente (1-2 casi su 100.000) il morbillo può provocare la PESS (Panencefalite Sclerosante Subacuta), una patologia che a distanza di anni può determinare un grave danno cerebrale irreversibile. Nei Paesi dove è diffusa da tempo la vaccinazione, la PESS è praticamente scomparsa.
Non esistono terapie per il morbillo, ad eccezione di farmaci sintomatici.
Chi non ha mai fatto la vaccinazione contro il morbillo, può sapere se ha avuto la malattia grazie ad un semplice esame del sangue.
La parotite epidemica (o orecchioni) è una malattia infettiva contagiosa, che può colpire adulti e bambini, causata da un virus che colpisce le ghiandole salivari parotidi . Il virus che si trasmette attraverso le goccioline di saliva emesse nell’aria dalla tosse, dagli starnuti e parlando oppure tramite il contatto diretto con oggetti contaminati come ad esempio bere da un bicchiere di una persona contagiata o utilizzare le sue posate per mangiare.
I sintomi più comuni sono il dolore alle orecchie e la alla zona parotidea all’altezza della mandibola. Le parotidi si gonfiano dando l’impressione che le orecchie siano più grandi, da qui il nome “orecchioni”, si ha difficoltà a masticare e deglutire e potrebbero comparire febbre, mal di testa e mal di pancia. La parotite può provocare complicanze a diversi organi come i testicoli (orchite) con conseguente possibile sterilità, il pancreas e il sistema nervoso centrale (meningoencefalite).
Il virus è altamente contagioso e può diffondersi facilmente in ambienti chiusi come scuole o famiglie.
La varicella è una malattia molto contagiosa causata dal virus “varicella-zoster”, che può colpire adulti e bambini, e si manifesta con la comparsa di macchioline rosa sulla pelle che si trasformano rapidamente in vescicole e poi in croste.
Specialmente negli adulti può provocare anche altri sintomi come febbre e malessere.
Può essere trasmesso attraverso le goccioline respiratorie o tramite il liquido delle vescicole, per contatto diretto o per diffusione nell’aria. Ciò può accadere da circa 2 giorni prima della comparsa delle vescicole fino a che queste non sono diventate croste.
Tra le rare complicazioni neurologiche, la più comune è l’infiammazione del cervelletto che provoca disturbi dell’equilibrio, ma di solito scompare senza lasciare danni. La varicella può essere invece particolarmente grave se colpisce i neonati (se la malattia compare nella mamma da 5 giorni prima a 2 giorni dopo il parto) e le persone con importanti disturbi del sistema immunitario. Anche negli adolescenti e negli adulti la varicella presenta più spesso complicazioni importanti.
Dopo la guarigione, infatti, il virus rimane latente nell’organismo e si può riattivare a distanza di anni o decenni quando il sistema immunitario si indebolisce (anziani, persone immunodepresse) con l’Herpes Zoster (cosiddetto “fuoco di Sant’Antonio”) che si manifesta con vescicole e croste si-mili a quelle della varicella, ma tipicamente localizzate lungo il percorso di un nervo (per lo più del to-race e della testa).
Varicella in gravidanza
Se contratta durante la gravidanza, la varicella può rappresentare un grande rischio per il feto.
È importante che ogni donna in età fertile sappia se è protetta da questa malattia; la protezione si può acquisire o perché si ha avuto la malattia o tramite la vaccinazione.
Per sapere se si ha avuto la varicella è necessario un semplice esame del sangue: se la donna non risulta protetta, è fortemente consigliata la vaccinazione, che rappresenta l’unica misura di prevenzione.
La vaccinazione è controindicata durante la gravidanza. Le donne in età fertile dovrebbero vaccinarsi almeno un mese prima di un eventuale concepimento.
Le vaccinazioni per adulti e bambini
Il ciclo vaccinale trivalente contro morbillo, parotite e rosolia per gli adulti mai vaccinati in precedenza prevede la somministrazione di due dosi per via sottocutanea a distanza di almeno 4 settimane l’una dall’altra.
In caso di ciclo vaccinale primario già completato e Rubeo test negativo è possibile effettuare una dose booster di vaccino MPR.
Il vaccino è ben tollerato e nella quasi totalità dei casi non provoca reazioni.
I possibili lievi disturbi conseguenti la vaccinazione possono essere: febbre, irritazione cutanea, ingrossamento dei linfonodi sul collo. Molto più raramente è possibile la comparsa di dolori alle articolazioni a distanza di 1-3 settimane dalla vaccinazione e ancora più raro è il calo delle piastrine (trombocitopenia) nei due mesi successivi.
Tutti questi possibili disturbi sono comunque transitori.
Le reazioni allergiche gravi sono eccezionali come per tutti gli altri vaccini.
Durante la vaccinazione contro MPR, se necessario, può anche essere somministrato il vaccino contro la varicella (MPRV).
Come prenotare la vaccinazione
Le persone maggiorenni residenti e assistite da un medico di medicina generale in provincia di Modena mai vaccinate in precedenza che hanno effettuato un test sierologico risultato negativo per morbillo, parotite, rosolia e/o varicella possono prenotare la vaccinazione trivalente e/o la vaccinazione contro la varicella (MPR o MPRV) tramite uno dei consueti canali di prenotazione disponibili alla pagina dedicata
Con la Legge n. 119/2017 le vaccinazioni contro il morbillo, rosolia e parotite epidemica sono state rese obbligatorie per i nuovi nati al 13°mese di vita e intorno ai 5 – 6 anni di età.
Per i nati dal 1 gennaio 2017 la vaccinazione contro la varicella è obbligatoria e viene offerta gratuitamente insieme alla vaccinazione contro morbillo, parotite, rosolia e meningite ACWY al 13° mese di età e in occasione del richiamo dei 5/6 anni.
La vaccinazione contro la varicella viene raccomandata e offerta gratuitamente anche agli adolescenti che non hanno ancora contratto la malattia, in occasione della vaccinazione contro papillomavirus (HPV) degli 11 anni, in occasione delle vaccinazioni contro difterite-tetano-pertosse-poliomielite e contro i meningococchi ABCWY dei 13 anni, o su richiesta dei genitori a qualsiasi età per i nati fino al 31 dicembre 2016.
I genitori interessati possono contattare la Pediatria di Comunità del distretto sanitario di riferimento per prenotare l’appuntamento.
Come prenotare la vaccinazione
I bambini residenti e assistiti da un pediatra di libera scelta in provincia di Modena, per i quali sia prevista l’offerta attiva e gratuita, vengono invitati direttamente dalla Pediatria di comunità del distretto di riferimento, con una lettera indirizzata ai genitori del minore e spedita per posta ordinaria.
Ulteriori informazioni sulle vaccinazioni pediatriche sono disponibili alla pagina dedicata
Link utili
- Sito della Regione Emilia-Romagna: le principali malattie prevenibili con vaccinazione
- Sito della regione Emilia-Romagna: vaccinazione per donne in età fertile e gravidanza
- Istituto superiore di sanità (ISS): sezione tematica sulla rosolia
- Istituto superiore di sanità (ISS): sezione tematica sulla parotite
- Istituto superiore di sanità (ISS): sezione tematica sulla varicella