Settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale

Dall’8 al 14 marzo iniziative di sensibilizzazione per prevenire ipertensione e rischi cardiovascolari. I dati del consumo di sale nella provincia di Modena

La
quindicesima edizione della Settimana mondiale per la riduzione

del consumo di Sale è promossa da WASH (World
Action on Salt & Health)
– organizzazione mondiale
che ha l’obiettivo di migliorare la salute delle popolazioni
attraverso la riduzione di sale nell’alimentazione – e ricorre
quest’anno tra l’8 e il 14 marzo. Alla campagna di
sensibilizzazione aderisce la Società italiana di nutrizione umana
(Sinu) e anche l’Azienda Usl di Modena si impegna ogni anno a
promuovere a livello locale l’importanza di ridurre il sale
nell’alimentazione.

L’Organizzazione
Mondiale della Sanità raccomanda non
più di
5 grammi di sale al giorno: negli ultimi dieci anni il consumo
giornaliero in Italia è diminuito del 12% ma rimane superiore ai
valori raccomandati e corrisponde a 9,5 grammi negli uomini e 7,2
grammi negli uomini.

Il consumo di sale in provincia di Modena

Il consumo di sale nell’alimentazione quotidiana è stato indagato anche dall’Azienda Usl di Modena nell’ambito dell’indagine nazionale PASSI 2016-2019 (Progressi delle Azienda Sanitarie per la Salute in Italia) relativa alle persone con età tra 18 e 69 anni. Nel territorio della provincia di Modena il 66% degli intervistati ha dichiarato di prestare attenzione o di ridurre la quantità di sale assunta, rispetto al 63% della media regionale. L’attenzione alla quantità di sale consumata è più diffusa tra le persone tra 50 e 69 anni e tra queste emerge un’attenzione spiccata da parte di donne,  cittadini italiani, persone in eccesso ponderale (eccessivo accumulo di grasso corporeo) e  con ipertensione arteriosa. 

Il 21% degli intervistati, pari a oltre 97mila persone, ha riferito di aver avuto una diagnosi di ipertensione arteriosa da un medico, percentuale leggermente superiore a quella regionale (19%). La percentuale provinciale di adulti con ipertensione arteriosa è più elevata tra le persone con età tra 50 e 69 anni e tra queste emerge la popolazione di sesso maschile, con bassa istruzione, con molte difficoltà economiche, con cittadinanza italiana e in eccesso ponderale.

La relazione causale tra consumo di sale, ipertensione e rischio cardiovascolare è ampiamente riconosciuta. Moltissimi studi, come riporta SINU, hanno dimostrato che la riduzione del consumo di sale, anche solo moderata, porta ad una riduzione della pressione arteriosa e, di conseguenza, aiuta a prevenire l’ictus cerebrale, l’infarto e lo scompenso cardiaco. Moderare il consumo di sale aiuta inoltre a prevenire il tumore dello stomaco, l’osteoporosi, alcune patologie renali.

Immagine Washok


Per approfondire

Promozione
della salute Azienda Usl Modena. Alimentazione e salute

http://www.ausl.mo.it/alimentazione-e-salute

Servizio igiene degli alimenti e nutrizione
http://www.ausl.mo.it/dsp/sian

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