Tik Tok, un video per raccontare il fenomeno e i rischi per gli adolescenti

Nel filmato la Direttrice della Psicologia Clinica dell’Azienda USL di Modena Giorgia Pifferi elenca le caratteristiche del social network che sta spopolando tra i giovanissimi

È il fenomeno del momento con circa 3 milioni di utenti soltanto in Italia, soprattutto adolescenti. Per questo motivo anche l’Azienda USL di Modena è molto attenta questa applicazione che, se da una parte può rappresentare un’occasione di svago, dall’altra può provocare una sorta di dipendenza nei giovani, specialmente in questa fase di isolamento da Covid. I rischi, infatti, possono essere tantissimi: tra questi l’esposizione a potenziali predatori sessuali e cyber bulli, con una scarsa – se non nulla – protezione della privacy degli adolescenti. Per spiegare luci e ombre di Tik Tok, l’Ausl ha realizzato un video diffuso su tutti i canali social dell’azienda sanitaria.

Nel filmato è la Direttrice della Psicologia Clinica dell’Azienda USL di Modena, Giorgia Pifferi, a raccontare i tratti peculiari del social network e quali sono le insidie che possono travolgere i giovanissimi. In particolare tenuto conto che, seppure l’età minima di utilizzo sia di 13 anni, è molto semplice ovviare alle impostazioni inserendo una diversa data di nascita, aprendo così l’ingresso nel suo mondo anche a ragazzi molto più giovani.

 

“Parliamo di un social network che ormai è diffusissimo tra gli adolescenti, compresi quelli modenesi – dichiara Giorgia Pifferi, Direttrice della Psicologia Clinica dell’Azienda USL di Modena -. Uno degli elementi fondamentali che caratterizza Tik Tok è che fa divertire, in più è facilissimo creare interazioni con centinaia e centinaia di coetanei. Tra i pericoli, se non se ne fa un uso equilibrato e controllato dalle famiglie, c’è il rischio di un’esposizione sbagliata del proprio fisico e della propria intimità. Altro elemento di preoccupazione è la presenza delle cosiddette ‘challenge’, vere e proprie sfide tra i ragazzi che portano determinati comportamenti all’estremo, mettendo a rischio l’incolumità psico-fisica dei giovani. Direi dunque questo: la vera ‘challenge’ spetta agli adulti educanti. Conoscere e far conoscere ai propri figli anche le insidie che questa app così apprezzata nasconde, per aiutarli a farne un uso equilibrato e consapevole”.

Nato soltanto cinque anni fa in Cina, il social network Tik Tok è attualmente l’applicazione per smartphone più scaricata al mondo. Il fulcro centrale della app, nonché il motivo che spinge così tanti ragazzi ad usarla, è principalmente la musica: l’utente, chiamato tiktoker, in maniera estremamente facile, ha la possibilità di creare e caricare da solo video musicali brevi e accattivanti (della durata massima di 60 secondi), nei quali si possono poi aggiungere filtri ed effetti. In particolare, i ragazzi possono creare balletti e karaoke visivi – senza interruzioni pubblicitarie – in cui gesticolano, recitano, creano dei brevi sketch con l’obiettivo di creare interazioni coi propri coetanei e guadagnare in popolarità social.

Giorgia Pifferi 1000

 

[15 aprile 2021]

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