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Violenza contro le donne

Cos’è la violenza contro le donne?

“È una violazione dei diritti umani e una discriminazione contro le donne, comprendente tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà sia nella vita pubblica che nella vita privata.” [Art. 3 della Convenzione di Istanbul del 2011 ratificata dall’ Italia nel 2013].
È un problema che riguarda la “salute pubblica”, come ricorda l’OMS, si tratta di un fenomeno che caratterizza tutte le società e nel nostro paese riguarda una donna su tre (il 31,5% dati Istat 2014). Il maltrattamento molto frequentemente è ad opera del partner o dell’ex partner.

 

Riconoscere la violenza contro le donne per poter chiedere aiuto

La violenza contro le donne determina importanti conseguenze, sia a livello individuale che sociale ed ha un rilevante impatto di tipo sanitario, per chi la subisce, sia a livello fisico che psicologico. L’Azienda USL di Modena che ha il compito di proteggere, migliorare, tutelare la salute delle persone attraverso l’erogazione di prestazioni e servizi. Intende essere di aiuto e di supporto alle donne che vivono situazioni di violenza attraverso la messa in campo di diverse attività, che in particolare coinvolgono i Consultori familiari (screening per la violenza in gravidanza, supporto psicologico, ecc), ma anche i Pronto soccorsi, con percorsi prioritari di accoglienza ed accompagnamento dedicati alle vittime di violenza. Con la consapevolezza che la violenza viene agita in modo prevalente dagli uomini nei confronti delle donne, l’Azienda USL intende inoltre offrire agli autori l’opportunità di un percorso di accompagnamento verso il cambiamento, la cessazione della violenza e l’assunzione della responsabilità verso i comportamenti agiti.

Ci possono essere diverse tipologie di violenza:

VIOLENZA FISICA: qualsiasi atto volto a far male o a spaventare. Non solo aggressione fisica che causi ferite che richiedono l’intervento medico d’urgenza, ma anche il contatto fisico che mira a creare un vero e proprio clima di terrore (es: spingere, afferrare, storcere le braccia, schiaffeggiare, mordere, pizzicare, prendere a calci, tirare i capelli, prendere per il collo).
 
VIOLENZA PSICOLOGICA: comprende le minacce, i ricatti alla donna o ai suoi figli, le umiliazioni pubbliche o private, i continui insulti, il controllo e le imposizioni delle scelte, la ridicolizzazione.
 
VIOLENZA SESSUALE: ogni forma di coinvolgimento in attività sessuali imposte. Può avvenire all’ interno di un rapporto di coppia, attraverso l’imposizione alla donna di rapporti sessuali indesiderati e può avere diversi aspetti: la costrizione al rapporto può realizzarsi con il ricorso all’uso della forza o con ricatti psicologici.
Questo tipo di violenza comprende anche il mettere in ridicolo i comportamenti sessuali della donna e le sue reazioni, il fare pressioni per l’utilizzo o la produzione di materiale pornografico, la costrizione a rapporti con altre persone.
 
VIOLENZA ECONOMICA: riguarda tutto ciò che direttamente o indirettamente costringe o contribuisce a mantenere una donna in una situazione di dipendenza, anche attraverso i ricatti, quando non ha i mezzi economici sufficienti per sé e per i propri figli.
 
STALKING: si caratterizza per essere una vera e propria forma di persecuzione che si protrae nel tempo, fa sentire la vittima controllata e in uno stato di tensione e di pericolo costante.
In genere avviene al termine di una relazione o nei casi in cui non si sia ricambiati nei sentimenti.
Si manifesta con telefonate a qualsiasi ora del giorno e della notte, pedinamenti, intrusioni nella vita lavorativa e in quella privata, insulti ecc.
 
VIOLENZA ASSISTITA: è un termine utilizzato per riferirsi soprattutto ai minori che assistono alla violenza.
Riguarda quelle situazioni in cui bambini/e o adolescenti assistono ad un episodio di violenza fisica, verbale, psicologica o sessuale compiute su persone di riferimento o comunque significative, siano esse adulte che minori. 

 

Cosa fa l’Azienda USL di Modena per contrastare la violenza?

Nelle Unità di Pronto Soccorso presenti nei diversi ospedali, l’Azienda USL è impegnata da anni nello svolgimento di efficaci percorsi di “triage” nei riguardi donne che vi si recano per ricevere assistenza per problematiche legate alla violenza domestica.
Il Pronto Soccorso rappresenta il contesto sanitario che incontra più frequentemente il maggior numero di donne vittime di violenza e al suo interno sono presenti professionisti formati nel riconoscere anche la violenza non esplicitata e sono in grado di accompagnare la persona a identificarlo e comunicarlo, fornendo anche informazioni utili sui servizi/associazioni del territorio che possono aiutarle ad uscire da situazioni di violenza.
È risaputo che molte donne fanno fatica a parlare di ciò che hanno subito per vergogna, per timore di non essere credute. I professionisti sono stati formati per saper gestire una relazione accogliente ed empatica con le donne che hanno subito maltrattamenti.

Nei Consultori Familiari operano equipe multiprofessionali costituite da medici, ostetriche e psicologhe. Nell’ambito della loro attività le psicologhe si occupano anche della presa in carico delle donne che richiedono l’attivazione di un percorso di supporto per uscire da situazioni di violenza in raccordo con la rete territoriale provinciale. I professionisti degli Spazi Giovani dei Consultori Familiari, insieme ad altre istituzioni/associazioni territoriali, svolgono anche molteplici attività di prevenzione della violenza, attraverso la realizzazione di percorsi di informazione/formazione/ sensibilizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado, sull’ importanza di adeguate relazioni affettive tra i bambini/e, ragazzi/e, sulla necessaria parità tra i generi.

Purtroppo la violenza è molto frequente anche in gravidanza (11,8% Istat 2014) e incide profondamente sullo stato di salute e sul benessere della futura madre e del nascituro. Dal 2016 presso i Consultori Familiari aziendali viene realizzato uno screening da parte del ginecologo e dell’ostetrica che hanno in carico la donna. Questa attività è facilitata dalla relazione di fiducia che si instaura durante il percorso nascita e consiste nella somministrazione di alcune domande ad ogni trimestre di gravidanza e nel post parto, non alla presenza del compagno.
All’interno del Consultorio Familiare ha sede anche il Centro LDV - Liberiamoci dalla violenza, Centro di accompagnamento al cambiamento per uomini.

 

Numeri utili della rete territoriale

 

Approfondimenti

  1. Centro LDV - Liberiamoci dalla violenza
  2. Le attività del Comitato unico di Garanzia dell'Ausl
  3. Le donne lo devono sapere: agevolazioni per le vittime di violenza
  4. Violenza contro le donne: alcuni stimoli per pensare
 

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Ultimo aggiornamento: 04 Settembre 2023