Tra i sintomi precoci che devono fare interrompere immediatamente qualsiasi tipo di attività al lavoratore ci sono cute calda e arrossata, sete intensa, vomito, dolori muscolari, vertigini e nausea
Lavorare d’estate sotto il sole rovente espone al pericolo dei colpi di calore, soprattutto in queste giornate da temperature record. La recente ordinanza della Regione Emilia-Romagna, in vigore fino al prossimo 15 settembre, vieta il lavoro dalle 12.30 alle 16 nei cantieri edili e affini, in agricoltura, nel florovivaismo e nei piazzali della logistica, nei giorni e nelle aree in cui le mappe nazionali online del rischio segnalano un livello ‘Alto’.
A livello sanitario, sia la Regione che l’Azienda USL di Modena per la nostra provincia, invitano da anni a conoscere le misure di prevenzione ed i sintomi precoci, in particolare per i lavoratori impiegati nei settori più a rischio, cioè edilizia e agricoltura.
In queste giornate estremamente calde, l’Ausl rilancia le indicazioni più importanti rivolte sia ai datori di lavoro che agli stessi lavoratori, mettendo a disposizione sul suo sito infografiche regionali dedicate, che sono un vero e proprio vademecum per affrontare al meglio l’attività lavorativa.

Luigi Roccatto, Direttore servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di lavoro Area sud – Ausl Modena
Al contempo, i Servizi Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL) dell’Ausl di Modena sono costantemente attivi nel monitorare le possibili situazioni a rischio nei vari ambienti di lavoro. In particolare, le segnalazioni più frequenti riguardano gli ambienti indoor che presentano criticità nei sistemi di ventilazione e raffrescamento.
In generale, i sintomi precoci che devono spingere i lavoratori a interrompere immediatamente la propria attività sono: cute calda e arrossata, sete intensa, sensazione di debolezza, dolori muscolari e crampi, nausea e vomito, vertigini, convulsioni, stato confusionale.
I consigli per i datori di lavoro:
• Individuare e formare un responsabile per la sorveglianza delle condizioni meteoclimatiche
• Formare, in collaborazione con un medico, i lavoratori sul rischio e sulle misure di prevenzione
• Evitare il più possibile le lavorazioni durante le ore di maggior caldo
• Organizzare le lavorazioni limitando per quanto possibile l’esposizione diretta al sole, utilizzando, ad esempio, tettoie mobili
• Evitare che si lavori a capo scoperto e a torso nudo
• Per gli indumenti di lavoro privilegiare abiti leggeri traspiranti, di colore chiaro e copricapo a falda larga
• Predisporre aree confortevoli per le pause, in particolare per i pasti
• Rendere sempre disponibile acqua fresca per bere e rinfrescarsi
• Prevedere la rotazione dei lavoratori, in particolare per mansioni gravose
• In caso di fornitura pasti, modifica il menù privilegiando frutta e verdura
I consigli per i lavoratori:
• Adoperare un copricapo: mai lavorare a capo scoperto
• Indossare abiti leggeri e traspiranti: mai lavorare a torso nudo
• Fare le pause previste, riposando in luoghi freschi o comunque al riparo dal sole
• Bere frequentemente acqua fresca e fare pasti leggeri
• Evitare di rimanere isolato durante l’attività lavorativa
• In caso di malessere sospendere il lavoro, avvertire i colleghi e spostarsi in un luogo fresco
• Imparare a conoscere i sintomi da esposizione al calore
[7 luglio 2025]