Fondazione CR Mirandola presenta il documento programmatico: nel 2026, 1,7 milioni di euro

Linee guida e azioni per il futuro dell’Area Nord, anche sulla sanità in collaborazione con l’Azienda USL di Modena

Mirandola, 4 dicembre 2025 – Nella splendida cornice del Salone principale di Palazzo Vischi ieri, mercoledì 3 dicembre, la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola ha presentato agli stakeholder il Documento Programmatico Previsionale 2026 (DPA). Il documento rappresenta la parte progettuale ed esecutiva del Documento Programmatico Triennale 2025-2026-2027, riprendendone gli obiettivi e le strategie in funzione delle risorse finanziarie, organizzative e umane a disposizione. Per il 2026 sono confermati 1.700.000 euro, previsti nel piano triennale, per lo svolgimento dell’attività istituzionale ed erogativa a sostegno del territorio di riferimento.

“Il DPA 2026ha dichiarato il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola Francesco Vincenziha quale funzione principale la formulazione delle linee guida operative per l’esercizio di riferimento, al fine di perseguire gli obiettivi contenuti nella programmazione pluriennale, declinandoli anche in termini di azioni esecutive. Nel Documento Programmatico Previsionale vengono definiti gli ambiti di intervento e i temi da affrontare nel corso dell’anno, le risorse disponibili, gli strumenti idonei per perseguire gli obiettivi programmatici e le azioni specifiche da intraprendere, tenendo conto anche delle progettazioni già in corso di realizzazione. La Fondazione continuerà, come di consueto, a sostenere le attività progettuali degli Enti pubblici e privati. A questo impegno si affiancherà una gestione da operating foundation per progetti di particolare valenza per il territorio, con uno sguardo rivolto non solo al presente, ma anche al futuro dell’Area Nord di Modena”.

“Per raggiungere gli obiettivi reddituali previsti nel DPA 2026ha sottolineato il Segretario generale Cosimo Quartaoccorrerà una gestione finanziaria orientata alla continuità e alla prudenza, che bilanci l’obiettivo di preservare il valore reale del patrimonio con quello di assicurare stabilità ai risultati economici e sostenibilità nel tempo delle erogazioni istituzionali, mantenendo elevata la flessibilità operativa necessaria per affrontare un contesto finanziario potenzialmente più instabile”.

Nel corso della serata sono stati presentati alcuni progetti che hanno visto la collaborazione tra la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola e l’Azienda USL di Modena, a sostegno dell’Ospedale Santa Maria Bianca e più in generale della sanità del territorio.

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Il retinografo

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I letti per l’Ortopedia

Strumentazioni tecnologiche fondamentali per la diagnostica, come il retinografo e il software di cardio-TC, e per l’assistenza ai pazienti, come i letti per l’Ortopedia e per l’Area Diurna, ma anche iniziative per il supporto ai professionisti, con il bando per il sostegno all’affitto, e il progetto “Tempo di crescere” dedicato al benessere dei bambini e al contrasto della povertà educativa.
Durante l’incontro sono intervenuti la Direttrice Sanitaria dell’Azienda USL di Modena Romana Bacchi, il Direttore Amministrativo Luca Petraglia, la Direttrice del Distretto di Mirandola Annamaria Ferraresi e diversi professionisti dei reparti e dei servizi oggetto delle donazioni.
La dottoressa Stefania Matteoni, Direttrice dell’Unità operativa di Oftalmologia dell’Ausl di Modena, ha illustrato l’importanza del retinografo, tecnologia in dotazione alla Casa della Comunità di Mirandola Norina Galavotti: lo strumento viene utilizzato per l’esecuzione di un esame, il fondo oculare, per la diagnosi e il follow-up della retinopatia diabetica, patologia che può insorgere nei pazienti con diabete di tipo 1 e 2, che necessitano di controlli periodici. Grazie allo strumento di ultima generazione donato dalla Fondazione, viene effettuata in modo non invasivo e in poco tempo una “fotografia” dell’occhio, utile anche per individuare precocemente eventuali complicanze della patologia. Il personale dell’Oftalmologia, adeguatamente formato, esegue l’acquisizione delle immagini, che vengono visionate e refertate dal medico in un secondo momento. La scelta di posizionare lo strumento presso la Casa della Comunità di Mirandola ha l’obiettivo di garantire una vicinanza della cura per le persone residenti nell’area nord della provincia. Inizialmente dedicato ai pazienti assistiti dal Servizio diabetologico di Mirandola, recentemente il servizio è stato esteso anche ai pazienti con diabete in assistenza integrata con i Medici di medicina generale, per un totale di 130 esami effettuati dal marzo 2025 a oggi. Dopo un’adeguata valutazione e messa a punto del percorso, si sta lavorando per incrementare l’attività del 2026, con l’obiettivo di arrivare ad eseguire circa un centinaio di esami al mese.

Altra strumentazione tecnologica innovativa che la Fondazione ha donato al Santa Maria Bianca è il software di cardio-TC, presentato dal dottor Carlo Ratti, Direttore della Cardiologia di Mirandola, e dalla dottoressa Francesca Nasi, Direttore della Radiologia. Il software per l’esecuzione dell’angio-TC coronarica è estremamente utile nella pratica clinica quotidiana, perché consente la diagnosi non invasiva della patologia coronarica, che rappresenta la prima causa di mortalità e morbilità in Italia. L’esame viene principalmente eseguito per escludere la presenza di malattie coronariche in pazienti a rischio che necessitano di un approfondimento in seguito ad indagini non conclusive (in particolare la prova da sforzo). Tra gli altri ambiti di utilizzo, la rivalutazione di pazienti già rivascolarizzati con by-pass o con angioplastica per il follow-up in casi selezionati dopo uno o due anni dalla procedura; l’esclusione di malattie coronariche in pazienti con cardiopatia dilatativa o dolori toracici atipici o nei pazienti con problematiche di varia natura che non sono in grado di completare un test provocativo (da sforzo); quando si sospetta un’anomalia delle arterie coronariche, di origine o di decorso, patologie difficili da riconoscere tempestivamente, in quanto asintomatiche, ma comunque potenzialmente responsabili di casi di morte improvvisa nei giovani sportivi.

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La cardio Tomografia Computerizzata

Il software Cardio-TC inoltre può essere utilizzato nell’emergenza-urgenza in pazienti con bassa probabilità di coronaropatia e quando la troponina cardiaca e l’ECG sono normali o non conclusivi, che si recano in Pronto soccorso con dolore toracico acuto non traumatico, per escludere simultaneamente tre condizioni potenzialmente pericolose (protocollo “triple rule out”) ossia la sindrome coronarica acuta, la dissecazione aortica e l’embolia polmonare.
Tra le strumentazioni donate anche tre nuovi lettini elettrici a uso ambulatoriale, strumento fondamentale per garantire sicurezza, comfort e qualità nelle prestazioni cliniche offerte negli ambulatori di Ortopedia e dell’Area Diurna. Il dottor Calogero Alfonso, Direttore dell’Ortopedia e Traumatologia di Mirandola, ha illustrato l’attività dei due ambulatori di ortopedia, che registrano complessivamente circa 700 pazienti al mese, per lo più con patologie ortopediche e traumatologiche e conseguenti disabilità motorie.

Come ha spiegato il dottor Alessio Bellelli, endocrinologo dell’Unità Operativa di Endocrinologia dell’Ausl di Modena diretta dal dottor Gianpaolo Papi, nell’ambulatorio di endocrinologia, con un flusso medio di 350 persone al mese, il lettino viene utilizzato durante le visite specialistiche endocrinologiche, ecografie del collo e per le procedure di biopsie con ago sottile su noduli di tiroide, paratiroide e linfonodi del collo che richiedono un appoggio idoneo e regolabile per garantire precisione diagnostica. L’utilizzo dei lettini nell’Area Diurna è stato invece oggetto dell’intervento della dottoressa Elisa Ferrari, coordinatrice dell’Area Diurna Polispecialistica: l’ambulatorio di prericovero chirurgico accoglie circa 250 pazienti al mese che necessitano di prelievi, visite chirurgiche, ortopediche, otorinolaringoiatriche, fisiatriche pre-operatorie; inoltre, ospita un percorso dedicato ai pazienti con disabilità candidati a interventi odontoiatrici in anestesia generale.

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Nel corso della serata Annalucia Scala, responsabile amministrativo del Distretto e dell’Ospedale di Mirandola, ha presentato i primi risultati del bando per il sostegno abitativo promosso da Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, Comune di Mirandola e Unione Comuni Modenesi Area Nord, che prevede l’erogazione di un contributo pari a tre mensilità del canone di locazione, fino ad un massimo di 1.650 euro, per coprire parte delle spese abitative sostenute da personale assunto o convenzionato dopo il 1° gennaio 2024, in possesso di regolare contratto di affitto nel territorio del Distretto di Mirandola. Finora sono state 10 le domande presentate da professionisti quali medici, OSS, infermieri e tecnici, di cui 9 accolte e una in fase di istruttoria.
Infine la dottoressa Bettina Barbieri, Direttrice del Servizio di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ha parlato del progetto “Tempo di crescere”, promosso da Unione Comuni Modenesi Area Nord e Comune di Mirandola in collaborazione con AUSL, scuole e diverse realtà del territorio, con l’obiettivo di offrire nuove opportunità di crescita e inclusione ai bambini dell’Area Nord, dove i minori con disabilità certificata sono 584, con un incremento del 126% negli ultimi 10 anni.

Crescono le disabilità intellettive, i disturbi del linguaggio e del comportamento, spesso correlate a fragilità sociali ed educative, da qui la necessità di un’azione preventiva condivisa.

“La collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandolaspiega Romana Bacchi, Direttrice Sanitaria dell’Azienda USL di Modenarappresenta un esempio concreto di quanto la sinergia tra istituzioni e comunità possa tradursi in un miglioramento reale dei servizi sanitari. Desidero esprimere gratitudine per una generosità che da decenni supporta la sanità di questa area della provincia, permettendoci di potenziare le tecnologie, rafforzare i percorsi di cura e valorizzare il lavoro dei nostri professionisti. Grazie a questo sostegno continuativo, siamo in grado di offrire ai cittadini risposte sempre più tempestive, qualificate e vicine ai loro bisogni”.

 

[4 dicembre 2025]

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