L’abuso di alcol, che può crescere fino a
diventare dipendenza, coinvolge sempre più persone nel territorio della
provincia di Modena e a questa tendenza si aggiunge ora un maggiore rischio
legato alle restrizioni per contenere la pandemia da Covid-19 e stati di ansia
e stress ad essa correlati.
Nel 2020 il
servizio Dipendenze patologiche di Azienda Usl Modena, che opera nei sette
distretti, ha seguito 834 persone con
dipendenza da alcol e abuso etilico cui si aggiungono oltre 150 nuovi arrivi, segnalati da altri servizi (commissione
patenti, servizi sociali dei comuni, forze dell’ordine) dei quali solo una
parte – circa la metà – entra nei programmi terapeutici diventando utente dei
servizi Ausl. Si conferma dunque la tendenza di lungo periodo, dato che la media delle persone seguite è di circa
900 ogni anno, mentre sui nuovi casi gli arrivi sono superiori alle attese.
Aprile, il mese dedicato alla prevenzione alcologica
Una intervista al dr. Massimo Bigarelli, coordinatore del progetto alcologico dell’Ausl di Modena.
Liberarsi dalla dipendenza dall'alcol: i Centri alcologici di Ausl Modena e le associazioni
Un video con la testimonianza del dottor Massimo Bigarelli responsabile dei Centri alcologici di Ausl Modena e il presidente di Acat Sassuolo, Associazione club alcolisti in trattamento di Sassuolo.
Secondo i dati raccolti dal sistema di sorveglianza PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), su una popolazione adulta tra 18 e 69 anni, in provincia di Modena il 71% delle persone consuma alcol anche occasionalmente e il 24% risulta essere un consumatore di alcol potenzialmente a maggior rischio per la salute, pari ad una stima di oltre 113mila persone in questa fascia d’età.
Il consumo di alcol a maggior rischio sociale e comportamentale è più diffuso nelle classi di età più giovani (58% nei ragazzi di 18-24 anni e 33% nelle ragazze della stessa età), tra gli uomini e nelle persone con un livello di istruzione medio-alto.
Per quanto riguarda l’indagine PASSI d’Argento 2016-2019 (indagine su stili di vita e fattori di rischio nella popolazione ultra 69enne) in provincia di Modena circa il 57% della popolazione consuma alcol (anche se occasionalmente) pari a poco meno di 70mila persone. Il 27% (oltre 32mila modenesi con più di 69 anni) è invece un consumatore potenzialmente a rischio per la salute in quanto consuma più di una unità alcolica al giorno. La quota provinciale di consumatori di alcol a rischio tra gli over 69 anni è dunque più alta di quella registrata a livello regionale (20%) ed è significativamente superiore a quella nazionale (17%).
L’emergenza legata all’epidemia coronavirus genera ansia e stress nella popolazione, spesso anche noia a causa della permanenza forzata nelle case: non rifugiamoci nell’alcol, pensando che possa darci momenti di svago e distrazione.
L’abuso di alcol non è mai la risposta giusta.
L'alcol può accentuare i conflitti all'interno della famiglia e provocare comportamenti pericolosi o violenti
L’indicazione è di rispettare le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), cioè di non superare le due unità alcoliche per gli uomini (sotto i 65 anni) e una per le donne. Per unità alcolica si intende una lattina di birra (330 ml), o un bicchiere di vino (125 ml) o un bicchierino di liquore (40 ml).
La persona che presenta comportamenti di abuso o dipendenza da bevande alcoliche può rivolgersi ai Centri alcologici dell'Azienda USL di Modena che operano, con equipe di professionisti (medico, psicologo, assistente sociale, infermiere, educatore), nel campo della prevenzione, diagnosi e cura dei disturbi legati al consumo e all'abuso di alcol.
La presa in carico valorizza la centralità della persona attuando, nella fase iniziale, un percorso di osservazione-diagnosi utile per proporre e attuare trattamenti terapeutico-riabilitativi personalizzati e flessibili, secondo le linee guida e i protocolli aziendali, sottoposti a periodica verifica.
Ogni situazione viene valutata singolarmente dall'equipe di professionisti per individuare e proporre trattamenti adeguati a contrastare la dipendenza e prevenirne le ricadute, e offrendo supporto psicologico.
I trattamenti di cura e riabilitazione possono prevedere in base alle necessità cliniche una gamma di possibili interventi tra cui trattamenti disassuefanti e di diagnosi e cura delle patologie correlate, interventi socio-educativi, psicoterapie individuali o familiari, inserimento in gruppi di auto-aiuto, percorsi in strutture diurne o residenziali, ricoveri ospedalieri in reparti dedicati per terapie intense, inserimenti ergoterapici, ecc...
L’iniziativa, organizzata dall’Ausl di Modena e sostenuta dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, è realizzata insieme ai Medici di Medicina Generale e ai Pediatri di Libera Scelta e alle associazioni:
> Al-ANON - Familiari di Alcolisti;
> AA - Alcolisti Anonimi;
> CAT - Club Alcologici Territoriali.
Collaborano alla campagna: A.I.O.P. (Associazione Italiana Ospedalità Privata) Emilia-Romagna.
Il nuovo SerDP di Modena, Nonantolana 1010, ha organizzato il giorno 27 maggio un evento nella propria sede sul tema alcol e giovani, con la partecipazione di utenti e operatori sanitari e cittadini su invito. L'evento si terrà dalle 17 alle 19 negli spazi aperti di Nonantolana 1010, ci saranno letture di testi in lingua madre intervallate da momenti musicali che avranno come protagonisti utenti e operatori sanitari.
Sempre in maggio, il giorno 12, il Distretto sanitario di Mirandola ha organizzato una giornata di sensibilizzazione sull'inquinamento ambientale provocato dal fumo di sigaretta. Alcuni studenti dell'istituto superiore Galileli di Mirandola parteciperanno ad una camminata in cui raccoglieranno mozziconi di sigaretta nel tragitto dalla scuola alla piazza della città. I ragazzi saranno accompagnati dai referenti dell'Azienda USl di Modena per la promozione della salute e da un operatore del Ceas (Centro di educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile) 'La Raganella' di Mirandola. Al termine del percorso il responsabile del programma alcologico e dei centri antifumo di Ausl Modena Massimo Bigarelli terrà un intervento sui danni correlati al fumo di sigaretta.