La consegna ieri sera, al Gran Galà Amo, da parte di Fabrizio Artioli, agli operatori del Servizio 118 e a tutti coloro che lavorano nella sanità
Professionisti sanitari protagonisti, ieri sera, del Gran Galà dell’Amo di Carpi, l’Associazione Malati Oncologici che da anni collabora e sostiene l’Azienda USL in numerose progettualità, dentro e fuori dall’Ospedale Ramazzini, non solo con donazioni ma con una presenza attiva negli ambienti sanitari. Il Premio Donata Testi, storico riconoscimento consegnato ogni anno a chi si distingue per l’aiuto agli altri, specie i più fragili, e per il coraggio e la passione dimostrati nella propria attività, è stato infatti assegnato al Servizio emergenza territoriale 118 e, insieme a loro, a tutto il personale sanitario.
A riceverlo, con stupore e accompagnati da un grande e sentito applauso da parte tutti gli invitati alla serata, sono stati il Direttore del PS Sossio Serra, di Fabio Mora, Coordinatore 118 e di Luca Gherardi, Autista soccorritore e responsabile dei progetti Scuola e Defibrillatori (DAE).
Lo ha consegnato loro Fabrizio Artioli, già Direttore dell’Oncologia di Carpi e membro di Amo, con una specifica motivazione: “Gli operatori sanitari – è scritto nella motivazione – stanno vivendo oggi un momento di grande difficoltà, carenza di organici, turni stressanti, impegni gravosi. A tutto questo si aggiungono episodi di aggressione verbali e fisiche su chi sta cercando di fare del proprio meglio per curare le persone. Ma loro ci sono e danno risposte ai cittadini. A volte non è tutto come vorremmo, ma quel lavoro merita rispetto”.
Sossio Serra, Direttore del PS di Carpi; Fabio Mora; Luca Gherardi e Fabrizio Artioli
Un riconoscimento che giunge a un settore, quello dell’emergenza-urgenza, che vive una situazione di difficile reperimento di personale, medico e infermieristico, tanto che l’Azienda si è impegnata, insieme alle amministrazioni locali e al volontariato, in un importante lavoro di analisi dei dati di attività e dei nuovi bisogni dei cittadini, con l’obiettivo di arrivare a configurare un sistema che resti efficiente su tutto il territorio provinciale e generi il maggior valore in termini di utilizzo delle risorse di personale e mezzi.
Sul tema della violenza contro il personale sanitario, tutto il Dipartimento di emergenza-urgenza si è particolarmente speso affinché si lavorasse anche a livello culturale per ridurre il livello di aggressività e conflittualità: da una parte gli operatori modenesi sono stati tra i creatori – e poi tra i soggetti protagonisti – della campagna regionale “Più cura per chi cura”, che nasce proprio dal lavoro congiunto delle tre Aziende sanitarie modenesi; dall’altra, proprio a Carpi hanno preso il via nuovi incontri presso i circoli ricreativi cittadini che hanno l’obiettivo di diffondere la conoscenza del sistema di gestione delle emergenze e delle urgenze e ricostruire stima e fiducia tra personale, volontari e cittadini.
“Sono orgoglioso di questo riconoscimento ma soprattutto sono orgoglioso dei nostri professionisti”, osserva Mattia Altini, DG Ausl che era presente alla serata, accanto alla Direttrice del Distretto di Carpi Stefania Ascari e a numerosi medici e infermieri del Ramazzini.
“Io che provengo da un Istituto oncologico qui mi sento a casa. So cosa fa l’Amo per gli ospedali e per la nostra oncologia, l’Azienda USL non potrà mai sdebitarsi, grazie a tutti i volontari che ogni giorno si spendono insieme ai nostri professionisti per migliorare il nostro sistema sanitario pubblico e grazie per questo bellissimo premio. Dobbiamo impegnarci insieme per utilizzare al meglio le risorse che abbiamo a disposizione, io dico ‘metterle a valore’, ma dobbiamo anche avere il massimo rispetto per ciascun professionista che lavora nel nostro SSN (aggiungerei anche ciascun volontario), affinché nelle nostre comunità si riducano al minimo gli episodi di violenza. Questo sarebbe un grande obiettivo da raggiungere e so che le associazioni come Amo lo sostengono insieme a noi”.
[14 giugno 2025]