Rolli lascia il ruolo di Direttrice delle Attività Socio-Sanitarie dell’Ausl di Modena Al suo posto il dottor Andrea Fabbo

Dopo quattro anni di lavoro, Rolli proseguirà il suo percorso professionale all’ATS di Milano

Dopo quattro anni di intenso lavoro, contraddistinto dalla programmazione dei servizi sociosanitari durante il periodo pandemico e nelle fasi di ripresa progressiva delle attività, la dottoressa Federica Rolli lascia l’Azienda USL di Modena. Rolli ha svolto il ruolo di Direttrice delle Attività Socio-Sanitarie, incarico in cui subentrerà come facente funzione il dottor Andrea Fabbo, attuale responsabile dell’Unità Operativa di Geriatria, Disturbi Cognitivi e Demenze dell’Ausl di Modena. Rolli proseguirà il suo percorso professionale come Direttore Sociosanitario dell’Agenzia della Tutela della salute della città metropolitana di Milano.

In queste settimane l’Ausl di Modena, insieme alla stessa Rolli, è stata impegnata ad assicurare la continuità al lavoro svolto in questi anni e la prosecuzione degli interventi programmati nei vari Distretti anche in collaborazione con gli ambiti sociali territoriali.

L’Azienda USL di Modena coglie l’occasione per ringraziare la dottoressa Rolli per la sua grande professionalità e il suo impegno di questi anni, in particolare sul rafforzamento e il miglioramento della rete socio-sanitaria, con l’introduzione di importanti innovazioni in tutta la provincia attuate grazie alla costante collaborazione del gruppo operativo della Direzione sociosanitaria, dei direttori di Distretto dei Direttori di Dipartimento, delle Responsabili delle Aree sociosanitarie e dei Responsabili degli uffici di piano che hanno concretamente attuato gli indirizzi delle amministrazioni Locali..

“Il nuovo ruolo che andrò a rivestire presso l’ATS di Milano rappresenta un ulteriore tassello professionale e porterò le esperienze maturate in questi anni non solo in Azienda USL di Modena, ma in altri contesti regionali e extra regionali – afferma la dottoressa Federica Rolli -. Sono stata accolta qui nel 2020 ed ho riscontrato un contesto nel quale le relazioni professionali sono improntate su basi di lealtà e collaborazione multiprofessionale e tra Enti diversi dalle amministrazioni locali, agli Enti del Terzo Settore, agli Enti gestori dei servizi sociosanitari ed alle associazioni d volontariato”

 

[21 febbraio 2024]

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