Come disdire o spostare una prenotazione

La disdetta nei tempi previsti, sotto descritti, è un gesto di rispetto nei confronti degli altri e consente di migliorare l’efficienza del sistema a vantaggio di tutti: in questo modo, infatti, la prestazione sanitaria viene resa disponibile per un altro utente, contribuendo al contenimento dei tempi di attesa.

Come disdire o spostare un appuntamento

E’ possibile disdire o spostare un appuntamento a in vari modi:

Tempistiche per disdire o cambiare una prenotazione

E’ necessario disdire o cambiare la prenotazione con un anticipo di almeno 2 giorni lavorativi pieni dalla data fissata per l’appuntamento, escludendo il giorno dell’appuntamento stesso.

I 2 giorni lavorativi tra la data della disdetta e la data di appuntamento non devono comprendere domeniche o festività nazionali: se uno o entrambi i giorni sono festivi il termine per disdire deve essere anticipato.

Si ricorda che la data entro cui disdire o cambiare l’appuntamento è sempre indicata nel foglio di prenotazione ed è calcolata sottraendo 3 giorni dalla data di appuntamento (DATA X), quindi DATA X-3.
Se uno dei due giorni precedenti l’appuntamento è una domenica o un festivo il calcolo applicato è DATA X-4.
I sabati e le festività patronali vanno conteggiate poiché sono giornate lavorative.

Il termine ultimo per disdire può coincidere con un giorno festivo purché tra quel giorno e quello dell’appuntamento siano intercorsi due giorni non festivi, cioè 2 giorni in cui sia data massima garanzia a chi ha necessità di riprenotare la prestazione disdetta. Se il termine per disdire coincide, appunto, con una giornata festiva, chi vuole rinunciare alla propria prenotazione (o desidera cambiarla) può farlo tramite i canali informatici o telefonici disponibili di seguito indicati.

Sanzione per mancata o tardiva disdetta di una prenotazione

Per chi non disdice una prenotazione o non modifica la data della prenotazione nei tempi indicati dalla legge, è previsto il pagamento della sanzione, cioè il pagamento dell’importo del ticket più le spese di notifica (fino a un importo massimo per ricetta pari a 36,15 euro).
La sanzione viene applicata alle mancate o tardive disdette di ogni appuntamento (indipendentemente dal numero di ricette) e deve essere pari all’importo del ticket per la prestazione stessa prevista per la fascia di reddito più bassa (indipendentemente dalla fascia di reddito dichiarata), fino ad un massimo di 36,15, ad eccezione della chirurgia ambulatoriale che prevede un tetto massimo di 46,15 euro.

La sanzione viene applicata a tutte le persone, comprese coloro che hanno diritto all’esenzione del pagamento del ticket, sia per reddito che per patologia o invalidità.

Come giustificare la mancata disdetta per motivi imprevedibili, oggettivi e documentabili

Si può giustificare la mancata disdetta solo per motivi imprevedibili, oggettivi e documentabili (es. lutto, incidente, motivi di salute, ecc.); tutte le informazioni sono disponibili alla pagina dedicata

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