Zanzare tigre, zanzare comuni e pappataci possono trasmettere malattie anche gravi. Proteggi te stesso e i tuoi familiari: contrasta la diffusione di questi insetti, con alcune semplici azioni.
È pienamente operativo fino all’autunno – 7 giorni su 7 e h24 – il sistema di intervento in emergenza del Servizio Igiene e Sanità Pubblica (SIP) dell’Azienda USL di Modena, che in stretta collaborazione con i Comuni del territorio interviene per prevenire le infezioni delle malattie trasmesse dalla zanzara tigre. La procedura coinvolge, oltre alle amministrazioni locali, il personale sanitario, il laboratorio di riferimento regionale presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, e il Dipartimento di Sanità Pubblica. Negli ultimi anni i casi sospetti o confermati hanno riguardato esclusivamente persone rientrate da viaggi all’estero in Paesi dove queste malattie sono presenti allo stato endemico.
Per i viaggiatori internazionali che si recano in zone dove le arbovirosi sono altamente diffuse, centro-sud America, sud-est asiatico e continente africano, è importante ricordare che l’unica prevenzione possibile è rappresentata dalla protezione dalle punture degli insetti indossando vestiti coprenti di colore chiaro, utilizzando repellenti e soggiornando in ambienti protetti da zanzariere. Al rientro dal viaggio, in caso di insorgenza di febbre, vomito, diarrea, manifestazioni cutanee, è importante rivolgersi al proprio medico facendo presente il soggiorno in zone a rischio.
All’inizio dell’anno il Servizio igiene pubblica contatta i Comuni (specialmente quelli di pianura e pedemontani) per invitarli, tra le altre cose, a comunicare un nominativo contattabile dal SIP in presenza di un solo caso sospetto e ad attivare un rapporto di collaborazione con una ditta specializzata in disinfestazioni per il trattamento delle caditoie pubbliche con antilarvali e per effettuare eventualmente interventi in emergenza.
Il professionista sanitario che riscontra in un paziente i sintomi riconducibili ad una delle tre patologie trasmissibili dalla zanzara tigre procede a:
- avvisare immediatamente il Servizio igiene pubblica (entro 12 ore)
- prelevare un campione di sangue che viene inviato immediatamente al laboratorio regionale di riferimento a Bologna
I professionisti del Servizio igiene pubblica, a seguito di tale comunicazione, provvedono a:
- contattare il caso sospetto per effettuare un’indagine epidemiologica verificando disturbi, eventuali viaggi all’estero, luogo di residenza e possibili contatti.
- fornire al caso sospetto alcune indicazioni comportamentali che evitino la trasmissione della malattia e dispone la misura dell’isolamento fiduciario.
- contattare il referente del Comune di residenza e di altri eventuali Comuni dove la persona, per esempio, lavora o è domiciliato.
- avvisare la Regione Emilia-Romagna
Il Comune:
- identifica l’area di intervento (generalmente strade e abitazioni comprese in un raggio di 100 metri dal domicilio o dal luogo di lavoro del caso sospetto).
- contatta la ditta di disinfestazione per l’immediata esecuzione dell’intervento previsto dal Piano regionale.
- predispone un’ordinanza urgente che fornisce i presupposti giuridici per gli interventi di disinfestazione da effettuare anche presso le aree private.
Lo scopo è quello di bonificare l’area individuata abbattendo tutte le zanzare tigre potenzialmente vettrici delle infezioni. L’intervento prevede l’uso di adulticidi alle prime luci dell’alba, per tre giorni consecutivi. Inoltre, viene avviato l’accesso nelle aree private da parte del personale della ditta di disinfestazione per la rimozione dei focolai (sottovasi, teloni, ecc.), il trattamento con larvicidi nei focolai non rimovibili (es. tombini, ecc.) e l’applicazione di adulticidi mediante pompe a spalla.
Se il referto di laboratorio del caso sospetto conferma l’infezione, il Servizio Igiene Pubblica informa il Comune sulla necessità di proseguire gli interventi previsti dal Piano regionale, già iniziati anche dopo segnalazione di caso sospetto. Se il referto esclude, invece, la diagnosi, il SIP avvisa il Comune sulla possibilità di interrompere gli interventi da parte della ditta di disinfestazione.
Lo stesso Servizio Igiene Pubblica mantiene i contatti col paziente anche relativamente alla necessità di isolamento: se il caso è confermato dura 7 giorni dall’inizio dei sintomi da Chikungunya o Dengue; si sale a 14 giorni se si tratta di infezione da Zika virus. È previsto un follow up a distanza di 30 giorni.
Consulta il Piano Regionale di Sorveglianza e Controllo delle Arbovirosi 2025, adottato con Delibera di Giunta Regionale n. 518 del 7 aprile 2025.
Contatti:
Per ulteriori informazioni è possibile contattare:
- il Servizio Igiene Pubblica – Profilassi delle malattie infettive competente per territorio, telefonicamente o tramite e-mail scrivendo all’indirizzo infoinfettive@ausl.mo.it (in questo caso è necessario specificare nome, cognome, numero di telefono e comune di residenza)
- il Servizio Sanitario Regionale dell’Emilia-Romagna, telefonando al numero verde gratuito 800 033 033, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 17.30; e il sabato dalle ore 8.30 alle 13.30
Notizie in evidenza
Chikungunya, tre nuovi casi in provincia
Sono donne: due a Carpi e una a Concordia. Tutte le persone sono in buone condizioni di salute. Salgono a sei i casi complessivi ad oggi
Due nuovi casi di Chikungunya a Carpi, la coppia è in buone condizioni di salute
Si tratta dei genitori del primo caso confermato ieri, sempre a Carpi. Da domani partirà un’attività informativa su sintomi e malattia presso l’area di residenza da parte degli operatori del Servizio di Igiene Pubblica dell’Ausl di Modena
Caso di Chikungunya a Carpi, la persona è in buone condizioni di salute
Come previsto dal Piano regionale delle Arbovirosi, il servizio di Igiene Pubblica dell’Ausl ha immediatamente contattato i Comuni di residenza e lavoro che hanno già avviato gli interventi di disinfestazione straordinaria
West Nile, monitoraggio no-stop su tutto il territorio, dodici trappole in provincia per ‘scovare...
I dispositivi sono collocati ogni quindici giorni fino ad ottobre in aree verdi con ristagni d’acqua. La raccolta dei campioni di zanzare serve a prevenire potenziali situazioni di rischio
West Nile e altre arbovirosi trasmesse da zanzare, le donazioni di sangue proseguono regolarmente: n...
Attivo su tutto il territorio il Piano regionale 2025. Durante il periodo di sorveglianza tutte le donazioni vengono testate
West Nile, primo caso in provincia, paziente ricoverata al Policlinico
È stato registrato ieri, mercoledì 2 luglio, in provincia di Modena, il primo caso del 2025 di West Nile in Emilia-Romagna. Si tratta di una donna di 75 anni, residente nel Comune di Modena, attualmente ricoverata in condizioni cliniche stabili nel reparto di Malattie Infettive del Policlinico